Stefano Delle Chiaie.

[Leone]

Verissimo, hai ragione. Delle Chiaie peraltro sosteneva di voler indirizzare il Cile in una logica antiamericana, antisionista e filorussa.
Fallito questo esperimento, se ne andava dal Cile.
Questo a dimostrazione del fatto che con le lenti deformanti ideologiche non si capisce nulla.

Tre anni dopo, circa, approdava in Bolivia dove riuscì nel suo scopo.
Non a caso Tejada fu rovesciato dagli americani che scatenarono una campagna di diffamazione sostenendo che il regime boliviano favorisse il narcotraffico.
Sarebbe da aprire un topic sul rapporto tra camerati e America Latina: dall'immediato dopoguerra, quando molti combattenti RSI (per limitarmi all'Italia) decisero di cercare nuove avventure, agli anni degli esili forzati tra Bolivia, Paraguay, Argentina, Venezuela si è formata una comunità (forse inconsapevole) non trascurabile.

[Giò]

Ricordiamoci anche dei rapporti fra Stroessner e Delle Chiaie.
Stroessner protesse molti camerati e rifugiati politici.

[soldato]

Tre anni dopo, circa, approdava in Bolivia dove riuscì nel suo scopo.
Non a caso Tejada fu rovesciato dagli americani che scatenarono una campagna di diffamazione sostenendo che il regime boliviano favorisse il narcotraffico.
Sarebbe da aprire un topic sul rapporto tra camerati e America Latina: dall'immediato dopoguerra, quando molti combattenti RSI (per limitarmi all'Italia) decisero di cercare nuove avventure, agli anni degli esili forzati tra Bolivia, Paraguay, Argentina, Venezuela si è formata una comunità (forse inconsapevole) non trascurabile.

Esattamente.

[Leone]

Preferisco Freda, ma non si può negare che anche Delle Chiaie sia stato un punto di riferimento importante per la destra radicale.

Anche se Freda forse, fino a fine anni '80 / primi anni '90, ricopriva un certo ruolo solo in Veneto.

Ricordiamoci anche dei rapporti fra Stroessner e Delle Chiaie.
Stroessner protesse molti camerati e rifugiati politici.

Tra cui C. Graziani.

[Prinz Eugen]

Anche se Freda forse, fino a fine anni '80 / primi anni '90, ricopriva un certo ruolo solo in Veneto.

Come editore di Ar direi di no.

[Leone]

Come editore di Ar direi di no.

Può essere chi mi sbagli ma, al di là del ruolo che le edizioni di Ar hanno sempre avuto, credo che come 'leader', fino all'esperienza del Fronte Nazionale, non sia stato presente come, o allo stesso modo di, Graziani, Delle Chiaie e altri.

[Prinz Eugen]

Può essere chi mi sbagli ma, al di là del ruolo che le edizioni di Ar hanno sempre avuto, credo che come 'leader', fino all'esperienza del Fronte Nazionale, non sia stato presente come, o allo stesso modo di, Graziani, Delle Chiaie e altri.

Giò ha parlato di punto di riferimento, non di leader.

E l'onda lunga delle tesi della Disintegrazione la vediamo ancora oggi, con quella proposta strattonata fuori tempo massimo e fuori contesto come legittimazione nobile dei riflessi ideologici spontanei degli odierni risentiti.