Saccomanni: "Un grande patto per l'Italia. Meno tasse e più crescita, tagli alla spesa"
Il presidente Napolitano ha blindato il nome dell'economista di Bankitalia. Che dice: lo spread può scendere sotto quota 100. "Sostegno alle imprese e alle fasce più deboli della popolazione"
di ELENA POLIDORI
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Saccomanni ha già un'agenda precisa in testa. Vuole puntare sulla crescita, senza esitazioni. Vuole coinvolgere le banche, le imprese e i consumatori in un grande "patto", capace di rimuovere quel "fattore di incertezza psicologica", così lo definisce, che finora ha indotto tutti questi soggetti all'attesa col risultato che non ci sono investimenti, né prestiti, né consumi mentre la recessione continua implacabile a mordere. E' convinto che serve "uno sforzo coordinato" di tutti per "ripristinare il bene prezioso della fiducia".
Sul piano più tecnico, nella visione di questo ennesimo economista prestato alla politica, ci vuole quella che chiama "una ricomposizione della spesa", secondo una "impostazione di tipo politico", appunto, che "solo un governo può dare". E dunque, da ministro, pur senza mai venir meno ai vincoli di bilancio della Ue, vuole dare sostegno "alle imprese e alle fasce più deboli della popolazione" attraverso "una ricomposizione del bilancio pubblico".
Ancora più nel dettaglio, Saccomanni punta ad un contenimento della pressione fiscale attraverso un taglio della spesa corrente. Se riuscirà, allora sì che lo spread, il segnalatore numero uno dei malesseri nazionali potrà scendere "a quota 100 e anche meno", questo il valore ideale che il paese meriterebbe, anziché tre volte tanto come è ora. E c'è poco da "essere contenti" di questo livello, aveva detto a Washington, giusto pochi giorni fa. Saccomanni è convinto che in termini di disavanzo l'Italia di oggi, dopo la cura Monti, stia meglio di tanti altri partner. Il problema è che non cresce. Di qui la necessità di riagguantare la fiducia, con le imprese che "si riposizionano sul mercato", le banche che non hanno più paura di concedere prestiti e i consumatori che consumano.
Saccomanni: "Un grande patto per l'Italia. Meno tasse e più crescita, tagli alla spesa" - Repubblica.it
Saccomanni è un economista e guarda le cose dal punto di vista dell'economia; ma a mio modesto parere, l'ottimismo e la voglia di intraprendere che bisogna far nascere nella testa degli italiani non è solo questione di economia, ma anche di Giustizia: le cause civili devono funzionare, essere veloci e dare giustizia, garantendo i crediti di chi non viene pagato, ma facendolo in tempi rapidi e non a distanza di dieci anni.
Vogliamo che la gente investa in attività produttive, invece di tenere i soldi in banca...? Vogliamo che arrivino anche capitali dall'estero ad investire in Italia...?
Giustizia civile rapida ed efficace, e lotta all'imprenditoria criminale che uccide le aziende oneste.
Insomma, non solo Saccomanni, ma anche Cancellieri.