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  1. #561
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    Predefinito Re: Il vero volto del femminismo

    Continuano ad arrivare notizie di diminuzione dei posti di lavoro femminili.
    Non c'è da stupirsi, anzi ci sarebbe da stupirsi del contrario.
    Questo in buona parte è il risultato del femminismo e dei movimenti Me Too.
    Difficile assumere una donna, pensando di non avere in pratica alcuna possibilità di difesa nel caso quella si sogni di fare accuse di averla in qualche forma molestata. che l'accusa sia vera o meno.
    Bisognerà rimediare con un legge che IMPONGA le assunzioni non per merito o necessità, ma per parità di genere.
    Complimenti davvero.
    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

  2. #562
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    Predefinito Re: Il vero volto del femminismo

    Aggressioni sessuali a Milano, a Capodanno.
    Le femministe nostrane tacciono.
    Boldrini dove sei?
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  3. #563
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    Predefinito Re: Il vero volto del femminismo

    Se parlano le sinistre lo fanno solo per accusare di razzismo chi chiede misure e giustizia.

  4. #564
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    Predefinito Re: Il vero volto del femminismo

    Che gli alpini delle adunate non siano altro che dei buffoni è risaputo, non per nulla erano il corpo Padano per eccellenza, ma le donne di oggi stanno veramente rompendo un po' troppo i cojons!

  5. #565
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    Predefinito Re: Il vero volto del femminismo

    Due parole sui femminicidi.
    Crimini terribili da condannare.
    Sono anziano.
    Parlando con gente della mia età o simile, sento dire che sono in aumento, che una volta erano in numero minore e ci si chiede il motivo.
    Io non posso dare risposte ma constato un fatto.
    Se si fa caso alle nazionalità di origine degli assassini e si escludono quelli che un tempo non vivevano qui, i numeri non mi paiono più in aumento.
    Ma io, si sa, sono in inguaribile razzista, quindi le motivazioni sono sicuramente altre.
    Tipo le emulazioni per la troppa pubblicità data dai media o la facilità con la quale oggi si salta da un cavallo ad un altro, anche per aver scelto il primo con troppa leggerezza, come oggi usa.

  6. #566
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    Predefinito Re: Il vero volto del femminismo

    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
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  7. #567
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    Predefinito Re: Il vero volto del femminismo

    Casi di incomprensione “culturale”
    Maurizio Blondet 5 Settembre 2023



    L’infermiera romana uccisa coltellate dall’ex amante marocchino viveva con la madre ultranovantenne non autosufficiente di cui si prendeva cura, e i suoi due figli, il più grande appena maggiorenne, che quasi certamente dipendevano da lei – Cosa sarà di queste vite adesso, non so. l’omicidio ha colpito più che una persona ed ha provocato una distruzione sociale più devastante.



    LA poveretta si presentava, negli inevitabili social, come ”donna liberata” e praticante, secondo la cultura di massa egemone nell’Italia ridotta queste bassure, del “sesso facile”. Convinta che questo costume sia universalmente condiviso nel mondo, s’è data ai rapporti carnali col marocchino più giovane; ignara che nel magrebh non esiste sesso “facile”; il sesso è raro e difficile, un evento centrale della vita altamente sconvolgente, e nel maschio “sesso” è indistinguibile da “possesso”. Possesso della donna alla cui carne si è unito; ed è inimmaginabile lo spregio rabbioso per la donna che – cosa nemmeno in quelle culture – dà la sua vulva a questo e a quello; la categoria di “traditrice “ e “puttana” non basta a descriverlo, perché vi si uniscono inestricabilmente l’idea di impurità, spazzatura sporcizia, totale perdita di valore; non più “qualcuno” ma qualcosa che non solo è diritto, è persino dovere eliminare.

    Ora, dato che la Totolo enumera che 7 femminicidi su 8 sono stati commessi da magrebini nell’ultimo mese, parrebbe urgente avvertire le “donne liberate” italiote e ignoranti di etnologia, dei rischi mortali che corrono dandola a nordafricani per i quali “sesso facile” non esiste. Che nelle foto social

    si presentassero, invece che bramose di sesso, co con un foulard sui capelli Ma da chi queste donne sarebbero disposte a cogliere l’avvertimento? DA quale “autorità”, ora che tuute le autorità sono state svalutate e drise? Sono parole al vento in un paese dove già le dodicenni vengono stuprate in gruppo da sedicenni, e dove i sedicenni a Napoli sono muniti di pistola e uccidono per nulla. Aspettiamo il prossimo femminicidio.

    SAlutiamolo, con la Chiesa di BErgoglio, come un “segno dei tempi” beenefico. Un piccolo èrezzo da pagare per “l’accoglienza” e la” “non discriminazione”.

    https://www.maurizioblondet.it/casai...one-culturale/
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  8. #568
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    Predefinito Re: Il vero volto del femminismo

    Dell’uso del femminicidio per i “loro” scopi
    Maurizio Blondet 23 Novembre 2023

    La questione ora inizia ad essere più chiara ed unire i puntini sta diventando un gioco da ragazzi per chi ha capito l’agenda che stanno seguendo e come agiscono.
    (Leonardo Santi)

    LA UE coglie la palla al balzo per imporre la sua dittatura gender:

    Al dibattito in plenaria, previsto in preparazione alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne del 25 novembre, [coincidenza…ndt.] Parlamento e Commissione Ue uniti per includere il reato di stupro per assenza di consenso nella nuova legislazione europea. Ma diversi Stati membri, tra cui Germania e Francia, si oppongono

    FEMMINICIDIO, SATANISMO E UOMO ANDROGINO
    Di Marcello Pamio

    Le forze contro l’umanità si stanno dando estremamente da fare.
    La ragazza uccisa è la classica occasione ghiotta per la Propaganda. I Media infatti, essendo lo strumento principe al servizio del Maligno, sfruttano la cronaca nera per manipolare le coscienze. Quante persone muoiono ogni santo giorno per violenza? Usiamo per favore il cervello, se c’è rimasto ancora qualche briciola nella scatola cranica!
    Il Mondo Nuovo necessita dell’Uomo Nuovo: un essere amorfo, plasmabile a proprio piacimento e per questo deve essere digitalizzato, privato della propria identità sessuale (androgino), senza radici storiche e totalmente privo di cultura: lo schiavo ideale. Un essere unisessuale che non cerca il piacere in un sano rapporto di coppia, ma in un pornografico isolamento virtuale.
    Per questo processo di deumanizzazione (finalizzato all’estinzione della nostra specie umana), è necessario puntare sui giovani.
    Una “società fluida” è infatti perfetta per i criminali delle élite sataniste.
    Quello a cui stiamo assistendo è funzionale ai loro sporchi intenti…
    Da una parte c’è la criminalizzazione del maschio bianco etero, in quanto geneticamente predisposto alla violenza contro le femmine (cagata questa colossale, ma utile). Ecco perché il maschio bianco etero deve essere “educato” fin da piccino, e indottrinato ad una visione possibilmente “fluida” della vita. Scusanti perfette per “entrare” nelle scuole con “programmi educativi di genderizzazione”.
    Lo spiega bene l’ashkenazita miliardaria Elly Schlein del PD: “Va sradicata questa tossica cultura patriarcale. Bisogna partire prima che si radichi nelle teste dei maschi”. Avete capito?
    Per farlo è semplice, basta entrare nelle Scuole di ogni ordine e grado e lavare il cervello ai giovani…



    Lei si chiamava Rossella Nappini, 52 anni, infermiera.
    Aveva avuto una relazione con un immigrato marocchino, Adil Harrati, con cui aveva deciso di chiudere, ma lui non l’aveva accettato. È il 4 settembre 2023, pomeriggio, lui l’aspetta nell’androne di casa. Appena la vede arrivare inizia ad accoltellarla con una furia implacabile, 20 coltellate, la maggior parte al busto, poi scappa. Muore così Rossella, sola, tra atroci sofferenze. Il corpo viene trovato da alcuni studenti, quando arriva l’Ambulanza è già troppo tardi. La bestia viene vista allontanarsi da alcuni testimoni, è arrestato circa 10 ore dopo dai Carabinieri e trasferito a Regina Coeli.

    Anche in questo caso, silenzio della stampa di regime in mano ai nemici del popolo italiano, nessuna indignazione delle femministe, nessuna protesta in piazza. Perché Rossella fa parte di quelle tantissime donne uccise da immigrati, quindi è vietato parlarne.

    https://www.maurizioblondet.it/dellu...-i-loro-scopi/
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  9. #569
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    Predefinito Re: Il vero volto del femminismo

    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
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  10. #570
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    Predefinito Re: Il vero volto del femminismo

    SCUOLA/ “Educazione alle relazioni”, una trappola degna di Orwell e 1984

    Pubblicazione: 23.11.2023 - Pierluigi Castagneto
    L'ennesimo progetto di "educazione alle relazioni" a scuola è solo un cavallo di Troia dell'ideologia dominante. Perché il Governo si presta?

    Quando la scuola funge da cinghia di trasmissione dell’ideologia dominante, combina solo guai. Oggi con la vicenda dei femminicidi, ieri con la patria, la razza e la lotta di classe. Per non dimenticare Gentile e Gramsci che volevano la scuola come la fucina di modelli antropologici da diffondere nella società, lontanissimi dalla cultura popolare, contadino-cattolica, dell’Italia otto-novecentesca. Il caso della tragica morte di Giulia Cecchettin non ne è esente. Il ministro Valditara, assieme ai colleghi Roccella e Sangiuliano, ha presentato ieri per le superiori un nuovo progetto chiamato “educazione alle relazioni” sviluppata, pare, su 30 ore in orario extrascolastico e l’istituzione di uno psicologo di zona. Un approccio che ricorda Orwell di 1984, secondo cui lo Stato (gli studiosi lo definiscono etico) è autorizzato a intervenire nella dimensione interiore, e per educare i cittadini usa la scuola.

    Ma poniamo a noi stessi e rivolgiamo ai ministri proponenti alcune domande.

    Quali sono le buone relazioni, quale la buona affettività? Non c’è una risposta univoca, perché apparteniamo a una società plurale. A parte il rispetto del codice civile e soprattutto di quello penale, è universalmente noto che non esiste un criterio unico, per cui l’ambito interpersonale è frutto della visione umana e culturale, che si acquisisce in famiglia (o nell’ambito educativo di origine) e che poi diviene patrimonio etico-morale della coscienza di ciascuno. Per questo solo la famiglia è legittimata a far scegliere i valori di riferimento, non lo Stato, non la scuola.

    Poi c’è da chiedersi a quale cultura sarebbe necessario riferirsi nelle lezioni del progetto ministeriale. Un approccio moderato e laico, si potrebbe rispondere. In molte scuole, sull’onda di altri gravi fatti di cronaca, si stanno già realizzando corsi (spesso in orario scolastico con esperti di varia natura) sull’affettività e sono ispirati al politicamente corretto, che, come è noto, è inclusivo e non discriminante. Lungo la penisola risuonano così parole come “amore è amore”, “due madri sono meglio di una”, e non vengono dimenticate, né la cultura gender, né quella LGBTQ. La proliferazione delle “carriere alias” in tantissimi istituti statali è la dimostrazione che sia l’educazione sessuale, sia il progetto ministeriale sulle relazioni verrebbero ispirati a precisi modelli culturali liberal-progressisti. In fondo non dobbiamo lottare tutti contro il “patriarcato”, il neologismo di questi giorni che anima le piazze, anzi i social, come la “rivoluzione” dettava legge nel ’68?

    Qual è allora il compito della scuola? Forse è banale dirlo e in molti, nei talk show alla moda, al ministero dell’Istruzione e del Merito o in Parlamento sembrano affetti da disturbi della memoria. Non c’è scoop: in classe si studia. Si studia per formarsi un giudizio critico, una sorta di bagaglio personale fatto di conoscenze, competenze e criteri etico-morali che orientino nella vita adulta e diano una preparazione per il futuro. Demiurgo di questo percorso è il docente, il prof o la prof, come dicono oggi gli studenti, che mentre insegna, educa.

    Sono ancora la maggior parte coloro che sanno trasmettere saperi più alti rispetto alla mera informazione. Hanno la possibilità e l’autorevolezza, una volta conquistata, di formare i loro alunni, di aiutarli a essere uomini e donne equilibrati e consapevoli. Se ad esempio parlano di Renzo e Lucia, del loro amore impossibile in un tempo di signorotti arroganti e violenti, oppure del modello di famiglia sbagliato che racconta la dolorosa vicenda di Gertrude, faranno il loro mestiere proponendo criteri e valori ai loro giovani allievi ed esercitando allo stesso tempo la libertà di insegnamento costituzionalmente riconosciuta.

    La lista è infinita e solo per citare alcuni esempi della letteratura (anche molte discipline possono essere coinvolte), potremmo, a partire dalla Beatrice dantesca (con tutti gli esempi contenuti nella Commedia) passare per le figure femminili di Boccaccio, sino alle eroine del Romanticismo, per approdare a Madame Bovary di Flaubert, ad Anna Karenina di Tolstoj o ad Augusta, la salda moglie di Zeno Cosini, il protagonista del capolavoro di Svevo.

    Considerare la scuola come l’ospedale della società, come si è fatto negli ultimi trent’anni, sembra estremamente negativo. Con questa logica abbiamo avuto l’educazione alla salute, all’alimentazione, alla legalità, alle dipendenze (di tutti i tipi, dalle sostanze ai social) e poi centinaia di progetti curati da una pluralità di soggetti, spesso poco adatti a operare nell’ambiente scolastico. Accade un grosso incidente automobilistico? Se ne occupi la scuola con l’educazione stradale. Le stragi del sabato sera? Se ne discuta a scuola. Alcolismo, bullismo, cittadinanza, riciclo dei rifiuti e quant’altro, se ne deve interessare la scuola, che però non ha i mezzi, le risorse umane, le competenze. Addirittura ieri, come ha titolato un quotidiano, la scuola deve dare il senso. Invece l’esperienza insegna che quando l’istruzione deborda dai propri compiti, va spesso incontro a fallimenti. E per finire chiediamoci: se non diminuiranno i femminicidi, sarà poi colpa della scuola?

    https://www.ilsussidiario.net/news/s...-1984/2622417/
    Ultima modifica di Eridano; 23-11-23 alle 19:58

 

 
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