Dopo la carne di cavallo, quella di topo.
In Cina scoppia il terrore alimentare
Scoperto un giro di carni da 1,6 milioni di dollari: ratti e volpi trattati con gelatine e elementi chimici per sembrare montone. Nel gigante asiatico sale la pressione per la sicurezza del cibo. Le autorità fanno scattare gli arresti, ma per la popolazione non basta
Lo leggo dopo
Un allevamento cinese
MILANO - Quando è scoppiato il caso della carne di cavallo contenuta dapprima nelle lasagne pronte, poi in molti altri alimenti, si è alzato il velo sulla fragilità dei controlli sulla filiera alimentare. Ma alcuni hanno anche ironizzato sul fatto che - dopotutto - la carne di cavallo è considerata da molti pregiata. Probabilmente non pensano la stessa cosa diversi milioni di cinesi che hanno scoperto una truffa da oltre 1,6 milioni di dollari e che hanno mangiato per almeno tre anni carne di topo, magistralmente mascherata da carne di montono o simile.
Lo scandalo è esploso dopo una maxi-retata che ha coinvolto duecento agenti e ha portato a 63 arresti in due province cinesi. Secondo quanto riporta il Financial Times stamane, per almeno tre anni questo cartello criminale avrebbe mascheratto carni di topo, volpi e visoni con attenti e sofisticati strategemmi: dall'uso di gelatine alimentari ai coloranti chimici per rendere la carne passabile alla vista e pure al palato.
Nel gigante asiatico sta montando una vera e propria 'rivoluzione' nel settore alimentare. Con lo spettro di una nuova epidemia aviaria ad aleggiare di nuovo sul continente (le vendite di carne di pollo sono calate dell'80% in alcune regioni dopo l'accertamento di alcune morti), le pressioni dell'opinione pubblica sono montate. Il quotidiano londinese nota infatti il parallelismo con la crescente richiesta di interventi in campo ambientale. Non a caso, da inizio anno le autorità hanno rilasciato con frequenza comunicati che testimoniano la loro attività a riguardo - anche se non mancano le voci discordanti: secondo il professore Zheng Fengtian di Pechino "Le leggi di sicurezza alimentare ci sono, ma quello che manca è la loro applicazione".
Le fonti ufficiali parlano comunque dell'arresto di quasi mille persone dalla fine di gennaio, legati alla vendita di carni non a norma che avrebbero generato malattie se non addirittura decessi. 20mila tonnellate di prodotti a base di carne 'contraffatta' sono state sequestrate durante questa campagna nazionale.(04 maggio 2013)