When history comes to you enforced by law, only one thing is certain: IT'S A LIE!
"Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme." (Charles Bukowsky)
beh... però la piscina per gli internati c'era... ed era pure una gran bella piscina... col trampolino e tutto il resto... e c'era pure il bordello per gli internati... e il teatro... e le partite di calcio... e i matrimoni... e gli edifici di culto... e gli ospedali... ma che cazzo di campo di sterminio era???
Ultima modifica di Triangolo nero; 22-04-15 alle 22:39
When history comes to you enforced by law, only one thing is certain: IT'S A LIE!
"Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme." (Charles Bukowsky)
Pressac è figura che non metterei nello stesso calderone di un Vidal - Naquet.
Ha avuto sicuramente riflessi assai positivi sulla storiografia generale olocaustica in toto.
Comunque non mi interessa né di chi è amico Faurisson né di chi è amico Van Pelt.
Mi interessa chi è amico della verità.
Non che un ebreo od un nazista (Faurisson non lo è, è un vecchio radical-socialista) non possano dirla, beninteso.
Preferisco di no.
100 persone parlano di gasazione tramite Zyklon B di centinaia di migliaia di persone. E' verosimile ? Di per se la semplice narrazione del famoso "nucleo centrale" non è sufficiente. Su questo punto avete perfettamente ragione.
Quindi si procede a stabilire se i testimoni potevano verosimilmente aver assistito al fatto o meno. Lo si fa controllando i loro racconti ed analizzando particolari descrittivi per stabilire se tali particolari collocano esattamente la loro presenza in quel luogo e in quel periodo. Ovviamente se si capisce che il testimone non può essere stato in quel luogo in quel periodo la sua testimonianza deve essere rigettata.
Per comprenderlo attualmente storici e negazionisti stanno utilizzando due criteri differenti :
1) Metodo negazionista. Si riportano e si analizzano soltanto i punti di una testimonianza che non sono confermati dai documenti o che ritenuti tecnicamente o fisicamente impossibili. Gli elementi che invece trovano un riscontro sono ignorati e non rientrano nell'analisi. Gli incroci con le altre testimonianze vengono riportati solo quando distruggono l'attendibilità del testimone. Il negazionista rigetta certamente la testimonianza perchè quello è il suo scopo. Altrimenti di norma ignora la testimonianza stessa. Archetipo: Mattogno.
2) Metodo storiografico. Si riportano e si analizzano sia gli elementi confermati da altre testimonianze o documenti, sia gli elementi non confermati. Si presenta un bilancio di questi punti e si giunge una conclusione motivandola. Lo storico accoglie certamente la testimonianza sulla base di tale ragionamento perchè quello è il suo scopo. Altrimenti di norma ignora la testimonianza stessa. Archetipo: Pressac.
Gia da qui si evince che il metodo storiografico è più onesto di quello negazionista. Lo storico infatti riporta di norma tutti i punti. Sia quelli controversi si quelli credibili. Il negazionista invece di solito riporta solo quelli controversi. Va però riconosciuto che questo distinguo è più o meno evidente in base alla disponibilità del singolo storico nel riportare tutti gli elementi. In questo senso dal mio punto di vista Pressac è un vero campione. Diverso è il discorso per i negazionisti. Per loro l'omissione degli elementi scomodi è una costante.
In sostanza il metodo storiografico e quello negazionista sono complementari.
Il negazionista vuole smontare una tesi e quindi seleziona le testimonianze controverse per dimostrare che la tesi è fallace.
Lo storico vuole costruire una tesi e seleziona quindi le testimonianze attendibili che confermano la sua tesi.
Qui si pone però un problema. Per smontare la tesi il negazionista deve dimostrare che tutte le testimonianze sono inattendibili.
Lo storico invece se riesce a dimostrare che anche un solo testimone è attendibile ha già dimostrato la sua tesi.
Da qui si comprende la "smania denigratoria" di Mattogno & CO
- Solo gli imbecilli non hanno dubbi!
- Ne sei sicuro ?
- Non ho alcun dubbio !
già... Faurisson è un liberale vecchio stampo, non certo un "nazista"... e Rassinier - membro della resistenza francese - contro i "nazi" ci ha pure combattuto ed è stato decorato più volte (oltre ad essere stato internato nei KL)..... cazzo Miles, ma non te ne sei ancora accorto??? chi nega la shoah è un "nazista"... gli ebrei ragionano così... o la pensi come loro sullo sterminio oppure sei un "nazista" o un "filonazista".... tutto il resto non conta... il mondo - nella loro testa - è suddiviso in due categorie di persone: ebrei e shammashim (ovvero i loro leccasputi) e "nazisti" che li vogliono sterminare.... loro sono fatti così e non cambiano, dovresti saperlo.
Ultima modifica di Triangolo nero; 22-04-15 alle 22:45
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"Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l'anima in fiamme." (Charles Bukowsky)
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