Ultima modifica di Immanuel; 10-05-13 alle 23:17
I vincenti hanno sempre una soluzione ad ogni problema, i no(n)euro hanno sempre una scusa.
Hanno fatto quello che si chiedeva da anni, ovvero
fornire la scomposizione dell'indice dei prezzi al consumo per classi (socio/demo).
"True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country"
Ma a che serve?
L'indice dei prezzi è somme di alpha_i * p_i dove alpha_i è la frazione di spesa.
a sto punto l'istat potrebbe fare una simpatica applicazione in java "calcola la tua inflazione" che ti fa scegliere i pesi.
Poi comunque l'indice per famiglie di operai e impiegati esiste da tempo. Danno più peso ai fagioli in scatola e meno alle penne usb, così i nazicomunisti pauperisti sono contenti.
Serve ai sindacati e alle associazioni dei consumatori per le loro supercazzole, ovvio
Ricordo solo che quando facevo il ricercatore già se ne parlava da parecchio (fai conto che io smesso nel 2008).
Io e i miei clienti, in tanti anni di ricerche di mercato non abbiamo mai sentito l'esigenza di calcolare un indice dei prezzi per classe di reddito.
"True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country"
Ma no, solo che gli si dà troppa importanza. Voglio dire, dovrebbe essere ovvio che non solo si tratta di una media ma che è anche una media calcolata assumendo preferenze non solo omotetiche ma anche omogenee.
Non è che se provi a rimuovere l'omoteticità (coi piedi, tra l'altro) allora automaticamente l'indice dei prezzi diventa il vangelo.