Povia accusato
di razzismo
Il cantante su Facebook: «Cecile Kyenge ministro? L'Italia finirà ai cinesi». Scoppia la polemica
di Consuelo Michetti
Un periodo caldo per Povia che, dopo essersi espresso sulla sua bacheca Facebook a proposito del neo ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge, è stato accusato di razzismo. Dopo la dolcezza con cui si è fatto conoscere in I bambini fanno oh, Povia ha più volte dimostrato di non avere peli sulla lingua, soprattutto sui social network. Non è infatti la prima volta che il cantante milanese condivide delle riflessioni sociali e politiche forti con gli oltre 57 mila utenti della sua fanpage, scatenando un polverone di polemiche.
Era già finito nell'occhio del ciclone a causa di alcuni post ritenuti omofobi, poi cancellati, che Povia aveva però attribuito ad un profilo falso, negando qualsiasi responsabilità.
Le accuse di razzismo di qualche giorno fa arrivano invece a seguito di un intervento in cui il cantante si sarebbe detto preoccupato per la tutela degli italiani con un ministro che «si prende a cuore i problemi degli extracomunitari dandogli la precedenza», aggiungendo che: «L'Italia va gestita da italiani» e avrebbe concluso afferrmando che, di questo passo, il nostro paese potrebbe un giorno finire in mano ai cinesi.
Immediate le reazioni degli utenti Facebook che si sono scatenati contro di lui. In prima battuta Povia avrebbe risposto: «Il mio pensiero non è razzista, sono gli altri che hanno la coscienza sporca». Il post «incriminato» è stato rimosso, ma il cantante questa volta non lo ha rinnegato e anzi interviene a proposito quasi quotidianamente a suon di status per precisare come il suo spirito sia nazionalista e non razzista.
Il cantante ribadisce anche spesso che le sue siano opinioni, pensieri e analisi, ma questo sembra non servire a placare le reazioni degli utenti della sua fanpage.
Povia accusato di razzismo - VanityFair.it