E ed è il concorso in cui molte ragazze hanno fatto il Bunga Bunga!!!, e l' anno scorso tra le concorrenti c'era Chiara Danese....
Ma sti cazzi!!!
"La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile" (Corrado Alvaro)
finalmente un 3D che parla di belrusconi!
Il politically correct è la distruzione del pensiero mediante la distruzione dei suoi archetipi.
L'uomo-eroe, la donna piena di grazia, Dio, il bello.
Vieta il disprezzo del male per impedire il bene.
Rende l'uomo falso, obliquo, codardo.
Domande & risposte
15/05/2013 - la rai dice no
Perché Miss Italia non va in onda?
a cura di maria corbi roma
Miss Italia si «separa» dalla Rai. E non consensualmente. Perché la prima rete pubblica ha deciso di fare a meno delle Miss nonostante i dati di ascolto?
Prima di tutto per i costi troppo alti. Ma non solo. Il direttore di Rai Uno Giancarlo Leone ha spiegato che non è il principale problema perché la trasmissione si faccia, ma è un «elemento ulteriore che si aggiunge a una valutazione editoriale che è alla base di tutto». Leone è deciso a cambiare l’immagine della rete. A iniziare da quella delle donne, come chiaramente indicato l’anno scorso dalla presidente Annamaria Tarantola. E Patrizia Mirigliani risponde che Miss Italia è una manifestazione «che ha sempre protetto le ragazze e valorizzato l’immagine femminile».
Se la Rai non ci ripensa, dove sarà trasmessa miss Italia?
Sono in corso trattative con Sky e Mediaset. Ma Patrizia Mirigliani ha chiarito ieri in una conferenza stampa che, comunque vada, Miss Italia continua, visto che esisteva prima della televisione. E continuano dunque le selezioni nelle piazze di tutt’Italia per trovare le miss.
Ci sarà una causa su questa contesa Miren-Rai?
Ancora non si sa, quel che è certo è che la Miren ritiene di essere stata informata tardivamente dalla Rai. Giancarlo Leone dice invece di essere stato chiarissimo con Lucio Presta, consulente della Miren. Sul caso sono intervenute anche associazioni dei consumatori.
La questione Miss Italia-Rai ha anche avuto ricadute politiche?
Sì. C’è una interrogazione parlamentare del Pd, a firma della senatrice Silvana Amati, al ministro per lo Sviluppo economico (l’azionista di riferimento della Rai) sul perché l’azienda di viale Mazzini abbia deciso di cancellare la messa in onda delle serate finali del concorso di bellezza. La senatrice chiede che sia resa «più trasparente e comprensibile l’intera vicenda», evitando che broadcaster concorrenti ne traggano vantaggio. Secondo la senatrice Miss Italia è una manifestazione popolare «che ha raccontato la storia del costume di questo Paese» dal dopoguerra ad oggi, e il concorso è arrivato ad essere «un fenomeno televisivo e un evento al passo con Internet e i social network». In più, specie negli ultimi anni, «la sua grande popolarità è stata un importante veicolo per campagne di comunicazione sociale, quali quella contro l’anoressia, a sostegno delle donne invalide del lavoro» e anche contro l’abbandono degli animali domestici e il randagismo.
Quando è nata Miss Italia?
Miss Italia ha 74 anni. Il concorso nasce come «5.000 lire per un sorriso» nel 1939 da un’idea di Dino Villani per sponsorizzare una marca di dentifricio. Si tratta di un concorso fotografico. Dopo la guerra il concorso riprende e adotta il nome attuale di Miss Italia. Enzo Mirigliani, scomparso nel 2011, lo gestisce dal 1959. Oggi è sua figlia Patrizia la «patron».
Da quanti anni viene trasmesso dalla Rai?
Nel 1950 va in onda per la prima volta alla Radio. Nel 1979 il concorso, che si tiene alla Bussola di Viareggio, approda in tv sul canale «Tele Alto Milanese», di proprietà di Silvio Berlusconi. Dal 1982 le miss sono sul neonato network nazionale Canale 5 che trasmise il concorso fino al 1987, registrato. A partire dal 1988, il concorso è stato trasmesso in diretta televisiva su Rai 1 fino all’anno scorso. Moltissime le edizioni in diretta da Salsomaggiore. Negli ultimi due anni da Montecatini Terme.
E le giurie?
Tra i giurati moltissimi grandi nomi: Totò, Giorgio De Chirico, Giovanni Guareschi, Luchino Visconti, Vittorio De Sica, Gina Lollobrigida, Alberto Lattuada, Marcello Mastroianni, Ugo Tognazzi, Lina Wertmüller, Dino Risi, Alberto Sordi, Claudia Cardinale, Sophia Loren, Raimondo Vianello, Mike Bongiorno e Pippo Baudo.
Quante Miss Italia hanno fatto poi carriera?
Per molte concorrenti, non solo reginette, si sono aperte le porte del mondo dello spettacolo: Silvana Pampanini, Silvana Mangano, Gina Lollobrigida, Sophia Loren, Lucia Bosè, Simona Ventura, Anna Falchi, Martina Colombari, Christiane Filangieri, Anna Valle, Francesca Chillemi, Miriam Leone.
Cosa è stato fatto negli anni per rendere l’immagine delle Miss più moderna?
Nel 1990 sono state abolite le «misure» per la valutazione delle ragazze; nel 1994 il concorso è stato aperto alle donne sposate e alle mamme, dopo il caso di Mirca Viola (1987), vincitrice del concorso poi squalificata perché già sposata. Nel 1996 c’è stata l’elezione della prima Miss Italia di colore, Denny Mendez. Nel 2011 sono stati introdotti i titoli di Miss Italia Sport, dedicato alle sportive, e Miss Forme Morbide. Dal 1991 è stato istituito «Miss Italia nel Mondo», che premia la ragazza più bella tra quelle residenti all’estero, figlie di emigrati. L’anno scorso il concorso si è aperto anche alle ragazze straniere che vivono in Italia da almeno un anno.
da La Stampa - Perché Miss Italia non va in onda?
E sti cazzi.
Miss Italia, Patrizia Mirigliani: ''Ma di cosa ha paura la Rai?''
«Sulla fine del rapporto tra Miss Italia e la Rai, in questo ultimo mese sono state rese molte dichiarazioni basate soltanto sui 'si dice' L'unica verità e che questo concorso ha aperto in 70 anni le porte del cinema e della tv a migliaia di ragazze, attraverso una strada tutelata e pulita. Rai1 ha comunicato ufficialmente la rinuncia a Miss Italia solo all'inizio di maggio, creando al concorso una situazione di gravissimo disagio. Di cosa ha paura? Che le donne belle siano indipendenti?».Patrizia Mirigliani non ci sta a farsi sbattere la porta in faccia, dopo il mancato inserimento nella bozza dei palinsesti autunnali della rete ammiraglia del servizio pubblico. »Da professionista e da donna, confesso, mi sarei aspettata almeno una telefonata», sottolinea, e in una conferenza stampa a Roma rilancia il suo invito a Giancarlo Leone a un incontro, »forte dell'amicizia e della collaborazione con la Rai protrattasi per 25 anni»
Mirigliani ribadisce quindi quelle che lei stessa definisce una serie di «incongruenze» nella decisione di viale Mazzini di non rinnovare il contratto tra la Rai e Miren, scaduto con l'edizione dello scorso anno. A difesa della kermesse che incorona la più bella d'Italia si schiera anche la senatrice del Pd Silvana Amati che ha annunciato un'interrogazione parlamentare al ministro dello Sviluppo Economico, Flavio Zanonato:
«Credo - ha detto - che sia giusto capire il motivo della scelta sia per l'importanza storica del concorso sia per le campagne sociali che Miss Italia ha condotto».Per quale motivo, chiede ancora Mirigliani, la scelta di interrompere miss Italia «è stata comunicata solo a Lucio Presta che non ha titolo per raccogliere una comunicazione così importante, pur essendo un interlocutore? E se viale Mazzini, come annunciato a maggio da Leone, aveva deciso, fin da gennaio, di non realizzare il programma, perchè non lo ha detto direttamente e subito a me?».
L'avvocato Carlo Rienzi, presidente del Codacons, ha riferito i contenuti di una mail da lui ricevuta ieri da Leone in cui il direttore di Rai1 sottolinea come Miss Italia «non sia coerente con i progetti di rete». »Che significa?», domanda Rienzi«E il matrimonio in diretta della Marini è invece coerente?». Leone (che ha inviato per conoscenza il testo della sua risposta anche alla presidente Rai Anna Maria Tarantola, al direttore generale Luigi Gubitosi e al responsabile degli Affari legali dell'azienda, Salvatore Lo Giudice) nella mail risponde a Rienzi precisando «due fatti non secondari: il primo rappresentato dal fatto che il direttore di Rai1 è responsabile della linea editoriale e dei conseguenti progetti (in questa veste ritiene appunto Miss Italia non coerente con i progetti di rete); il secondo è che questa comunicazione è stata data da me al sig. Presta fin dal gennaio scorso».
Leone fa quindi notare nella mail che dalla scorsa edizione «Presta è formalmente l'interlocutore Miren con Rai, non intercorrendo, tra l'altro, alcun vincolo contrattuale tra le parti». Il direttore di Rai1 aggiunge che lo stesso Presta »non soltanto ha correttamente e sollecitamente informato di ciò la signora Mirigliani, ma nei mesi successivi ha insistito, senza successo, affinché Rai1 modificasse la propria posizione in proposito». Infine, il fatto che Miss Italia «costituisca per Rai un costo importante e soltanto limitatamente coperto da ricavi commerciali, non è il principale problema perché la trasmissione si faccia, ma un elemento ulteriore che si aggiunge ad una valutazione editoriale che è alla base di tutto».
Interpellato dall'ANSA Lucio Presta conferma: «Leone mi ha informato a gennaio della sua intenzione di non mandare in onda le finali del concorso. Detto questo nei mesi successivi ci sono stati una serie di incontri da parte mia a Viale Mazzini per conto della Miren per cercare una soluzione. Il fatto, a mio giudizio, non è tanto dover insistere sulle date delle comunicazioni, quando chiedersi se era giusto o meno cancellare il concorso dai palinsesti della Rai. Io ritengo sia stato un errore. Ma non decido io». Rienzi ha annunciato che Codacons e l'Associazione utenti radiotelevisivi chiedono, in base alla legge 241/90, «di conoscere quanto la Rai ha incassato lo scorso anno con la pubblicità, le sponsorizzazioni e il televoto legato a Miss Italia».
Da Viale Mazzini fanno sapere che i costi dello scorso anno sostenuti dalla Rai per Miss Italiasono stati complessivamente di 4 milioni di euro per due puntate, a fronte dei quali sono stati pari a 1 milione e mezzo i ricavi, tra convenzione con Montecatini e pubblicità.
da Miss Italia, Patrizia Mirigliani: ''Ma di cosa ha paura la Rai?'' - Digital-Sat Magazine