Formigoni contro la Lega: "Mi ricandido" | Milano la Repubblica.it

Formigoni contro la Lega: "Mi ricandido"

Il progetto di legge del Carroccio accende il dibattito politico e trova imprevedibili "alleati"
di Andrea Montanari

Il nuovo stop della Lega alla ricandidatura di Roberto Formigoni diventa un caso politico. Dopo l’assegnazione alla commissione Affari istituzionali del progetto di legge elettorale del gruppo del Carroccio in Regione che introduce il «no alla candidatura di chi ha già ricoperto la carica per due mandati», ieri, è arrivata la reazione del governatore. Con una nota del Pirellone ha precisato: «Premesso che sto svolgendo il mio terzo mandato e intendo presentarmi ai cittadini il prossimo marzo per un quarto mandato, e premesso che nessuna legge in Italia può essere retroattiva, la proposta in questione, ove mai fosse trasformata in legge, avrebbe valore dopo due mandati successivi al quarto, semmai avessi intenzione di ricandidarmi».

Tesi smentita da Giuseppe Adamoli (Pd) che fino al 31 luglio ha presieduto la commissione speciale sulla riforma dello Statuto, che precisa: «Non nel caso del comma presentato dalla Lega, che non prevede la retroattività, ma stabilisce semplicemente proprio per il futuro che non potrà candidarsi chi ha fatto due mandati, come Formigoni. Per ricandidarlo sarebbe necessaria una norma transitoria, come sostengono i più autorevoli esperti. C’è un problema squisitamente politico. Curiosamente questo progetto di legge fermo da un anno è l’unico che era rimasto giacente in commissione Statuto perché il centrodestra mi aveva chiesto di non discuterlo. Ora si capisce perché».

E da via Bellerio sottolineano che si capirà in autunno. Spiega il ministro dell’Agricoltura del Carroccio Luca Zaia: «Umberto Bossi è stato chiaro. Alla prossima tornata elettorale non staremo a chiedere una regione, ma la quota che ci spetta in base ai nostri numeri». Il presidente del consiglio regionale, Giorgio De Capitani, _anch’egli del Carroccio, conferma che il testo era noto dal luglio 2008, ma poi aggiunge: «Certo a leggerlo oggi dopo le parole del premier che aveva proclamato Formigoni governatore a vita suona un po’ come una sfida».

Nel centrodestra, parla l’Udc Luigi Baruffi: «È un fatto grave che dimostra che la compattezza della maggioranza in materia elettorale non c’è». Nel centrosinistra, invece, il Pd sfida la Lega. «Se avrà il coraggio di non ritirare quel progetto di legge — annuncia il segretario regionale Maurizio Martina — siamo pronti a votarlo. Dimostrino che non è tatticismo». Il capogruppo del Pd in Comune Piefrancesco Majorino va oltre: «Non perdiamo più tempo. Scegliamo subito il candidato per le Regionali con le primarie del 25 ottobre». Carlo Porcari chiosa: «È il momento di vedere le carte».
(12 agosto 2009)