Sembra che la politica economica del paese dipenda dall'IMU , e questo la dice lunga sul grado di distacco e alienazione dai problemi che caratterizza la classe politica.
Ma andiamo per ordine , e partiamo da distante.
Tributo è una somma che il cittadino deve pagare allo stato in cambio dei servizi che lo stato stesso fornisce ai cittadini.
I tributi si dividono in imposte e tasse.
Le imposte finanziano i servizi indivisibili , cioè collettivi (giustizia , difesa , ordine pubblico ecc.)
Le tasse quelli divisibili , cioè fruibili disgiuntamente (le tasse scolastiche le paga chi frequenta la scuola ecc. )
NB : in realtà la distinzione è teorica , difatti le tasse scolastiche credo paghino meno del 5% del costo della scuola , il resto si finanzia con imposte.
Ma andiamo avanti.
Un'imposta colpisce la ricchezza là dove si forma.
Quindi perchè ci sia una imposta , è necessario ci sia la creazione di ricchezza , cioè un reddito o una plusvalenza.
I redditi , come noto , sono 4 : salario e stipendio (reddito da lavoro manuale ed intellettuale) ; rendita (reddito di beni irriproducibili o solo parzialmente riproducibili , tipo terreni e fabbricati) ; interesse (reddito di un capitale mobile) ; profitto (reddito che deriva dall'attività di combinazione dei fattori produttivi , fattore naturale , capitale , lavoro).
Plusvalenza è l'incremento di valore che un bene ha in in scambio , oppure , e fra un pò arriviamo all'IMU , dall'incremento di valore di un capitale.
Lo stato , mediante il fisco , è sempre alla ricerca di nuovi cespiti , cioè situazioni di formazione di ricchezza.
Quindi non poteva non accorgersi di un fatto evidente , e cioè che i beni immobili ,terreni e fabbricati , col tempo erano soggetti a rivalutazione in conseguenza del fenomeno della rendita (vedi meccanismo della rendita "Ricardiana " per i terreni ) , nonchè dell'inflazione.
Pertanto , in virtù di questi processi , un terreno o un fabbricato oggi valgono 10 , fra 5 anni 20 , fra 30 100 e così via.....
Quindi questi beni generano da soli una plusvalenza.
Lo stato , decenni fa , istituì una imposta , che si chiamava INVIM (Imposta sull'incremento del valore immobiliare).
Essa si pagava al momento di una compravendita , cioè quando la plusvalenza si materializzava e si rendeva liquida.
Cioè , se io avevo comprato un terreno o una casa 20 anni fa pagando 100 , e ora lo rivendevo a 500 , l'INVIM colpiva la plusvalenza (400) , con un meccanismo progressivo , nel senso che maggiore era stato l'incremento e più veloce nel tempo , maggiore era l'imposta.Il tutto mediante un algoritmo abbastanza semplice.
Ma ad un certo punto , più o meno una ventina di anni fa , lo stato e il fisco , come si sa sempre a corto di denaro , dissero : " ma per quale motivo l'incremento di valore degli immobili si deve tassare solo quando si realizza veramente con la compravendita ?..."
Tassiamolo anno dopo anno , e su tutti gli immobili , anche se non vengono venduti.
Venne così creata una nuova imposta , prima chiamata ISI , poi ICI (imposta comunale sugli immobili).
Essa sostituiva sia l'INVIM precedente , che altre imposte sugli immobili locali (vedi ILOR ) ecc.
Dunque , si può storcere il naso sul fatto che lo stato abbia deciso di tassare gli incrementi immobiliari sempre e non solo quando si "monetizzavano" , però penso sia innegabile che era evidente che c'era una "creazione di ricchezza" nell'aumento di valore , e quindi la sua tassazione non era scorretta ......
Ma andiamo avanti.
Per motivi di carattere sociale , il governo Prodi eliminò l'ICI sulle prime case di valore catastale basso...
Il governo Berlusconi del 2008 , la eliminò anche sulle case di lusso....
Il governo "tecnico" ripristinò l'imposta , chiamandola IMU....
E così siamo arrivati ai giorni nostri.
Cercherò , per concludere il discorso , di sintetizzare al massimo.
Io ho detto prima che l'ICI aveva una giustificazione , obtorto collo ma così è , nel fatto che c'è stata per decenni una rivalutazione continua degli immobili.
Bene , si da però il caso che dal 2008 , cioè da 5 anni , non solo non ci sia più rivalutazione , ma che il prezzo di case , negozi , capannoni sia in diminuzione.
Quindi non solo non ci sia più la creazione di ricchezza ,ma ci sia una distruzione della stessa.
Quindi , l'IMU non solo non si dovrebbe più pagare , ma i cittadini avrebbero diritto ad un credito di imposta , calcolato sulla minusvalenza patrimoniale , da portare in sconto a futuri , peraltro poco probabili a breve , nuovi incrementi.
Cioè si dovrebbe applicare all'IMU la normativa in atto sulle plusvalenze e minusvalenze azionarie.
Concludo.
Qualcuno mi potrebbe dire : ma come si fa a calcolare la diminuzione di valore degli immobili ?
Si fa , si fa...la scorsa settimana , a "Ballarò " c'era una giornalista Turca (dicesi Turca) , che spiegava come nel suo paese e, che sicuramente non è terzo mondo , ma neanche la Danimarca , esista un meccanismo di perequazione dell'imposta.
Se , con tutto il rispetto alla Sublime Porta , lo fanno loro , perchè non sarebbe possibile farlo qui ?