Le recenti dichiarazioni di Beppe Grillo sull'Euro hanno riacceso il dibattito sull'Unione Europea. L'avvento dell'Euro doveva essere solo un passaggio che doveva ed ha favorito l'unione economica. Ma dopo più di 10 anni da questo passaggio non si sono fatti altri passi decisivi in avanti lasciando spazio a quanti hanno visto la venuta dell'Euro come un favoritismo nei riguardi di qualche lobby. Mi riferisco ai necessari cambiamenti istituzionali a favore di una maggiore ed effettiva integrazione europea sotto il profilo istituzionale, politico, sociale non solo sotto quello economico. Creare una moneta unica senza una vera unione politica potrebbe risolversi in un boomerang di fronte a questioni non gestibili con l'attuale assetto istituzionale. L'Unione Europea manca di un vero potere esecutivo, le decisioni spesso appaiono lontane dalla gente e di dubbia motivazione. Questo non vuol dire però arrendersi ed anzi rimango fortemente credente in un futuro europeo che però dovrà anche vedere l'UE in cui siano diretamente rappresentate le regioni e costituita da Stati a loro volta rappresentanti delle comunità locali. Proprio quest'ultimo aspetto resta fondamentale almeno per il blog a cui faccio riferimento e che invito alla lettura per approfondire i temi toccati in questo breve messaggio: Comunità In Fermento | Comuni in movimento?
Un cordiale saluto alle lettrici ed ai lettori.
Joseph Gary