Di processi da motivare, il giudice
Alessandra Galli, presidente del collegio che ha confermato la condanna per frode fiscale nei confronti di Berlusconi, non ha solo quello rivelato da il Giornale: un odontoiatra che dopo aver addormentato le sue pazienti le palpeggiava. Ma altri due: un procedimento per bancarotta e un’altra violenza sessuale.
Del processo del Cavaliere, le cui motivazioni sono state depositate in 15 giorni,
la Galli non è relatore: la velocità di deposito, che ha portato dritto dritto il fascicolo in Cassazione, dipende da un’altra toga.
Ma questo è bastato per bollare il magistrato come “razzo” per il procedimento di B. e “lumaca” per quello del camice bianco pervertito e ora libero. Sui casi si aprirà probabilmente un procedimento disciplinare del Csm. Non cerca giustificazioni e non accampa scuse il magistrato figlia di
Guido Galli,
ucciso da Prima Linea nel 1980: “È successo, è andata così”.
Giovanna Trinchella