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  1. #1
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    Predefinito Lezione fondamentale per chi vuole individuare il vero nemico.

    Ritengo più che mai opportuno riportare queste pagine, sperando vengano lette accuratamente, affinchè ciascuno di noi possa avere chiare una volta per tutte le nozioni basilari per poter individuare il vero nemico.
    Per capire cosa stia accadendo e perchè non possano risultare serie nè minimamente credibili tutte le cose che ci vengono sfornate continuamente dai nostri politici, dai media e da tutti i talk-show.
    E soprattutto perchè, una volta acquisiti questi concetti fondamentali, li si divulghi il più possibile.
    Possono, insieme alla crisi stessa, essere a mio avviso le armi per combattere uniti, avendo ben inquadrato il il bersaglio.
    Buona lettura.
    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

  2. #2
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    Predefinito Re: Lezione fondamentale per chi vuole individuare il vero nemico.

    La Politica con la P maiuscola è quella che l’Europa ha eliminato. Per Politica con la P maiuscola s’intendela capacità dei governi di prendere iniziative discrezionali; a questacapacità, i governi europei hanno rinunciato. E non è nemmeno esatto dire chehanno ceduto questo potere (la sovranità) all’entità Europa. No: l’hanno cedutaa dei testi, a dei regolamenti. Di valore costituzionale, visto che i nostripolitici hanno inserito quei testi nella Costituzione nazionale: patto distabilità, rientro dal debito, l’assurda norma di non superare il 3% di deficitannuo (numero arbitrario) che oggi procura una multa al Belgio (sicché un Paesein crisi viene per giunta costretto a cacciare altri quattrini e immobilizzarliinvece di usarli). Non possono far altro che obbedirli.

    L’origine di questa patologia democratica: fin dal dopoguerra la ComunitàEuropea è stata costruita apposta per «neutralizzare» la politica, consideratadai banchieri americani che avevano in mano il piano Marshall (Lazard,essenzialmente) la causa delle continue guerre europee. Essi incaricarono illoro delegato, da nessun popolo votato, Jean Monnet, di distribuire gli aiutidel piano Marshall solo a condizione di rinunce alla sovranità. Ma a lungo,questa azione è proceduta , appoggiata da delegati dei vari Paesi selezionatifra gli «europeisti», ossia al corrente del disegno massonico.

    L’accelerazione fatale è avvenuta almomento della creazione della moneta unica: per farvi entrare la Germaniariunificata (perché era quello lo scopo dell’euro: incatenare il gigante) sisono accettate le sue condizioni. E le condizioni tedesche sono consistiteappunto nella «neutralizzazione costituzionale» delle possibilità di unapolitica congiunturale, ossia di atti di governo sovrani in caso di congiunturedi crisi. Il suo modello è stato accettato da Francia, Spagna, Italia etutti gli altri. Ciò che avvieneoggi, non ne è che la conseguenza inevitabile.

    L’Europa unita è stata voluta così: per impedire che qualcuno fosse un giornotentato di afferrare i comandi, la cabina è stata concepita senza comandi: lemanopole per dare potenza ai motori sono azionate da un altro ente, la BancaCentrale Europea – unica Banca Centrale della storia che è stata privatacostituzionalmente del potere di prestatore di ultima istanza.

    Ci restano gli strumenti di misura sul cruscotto: così possiamo contemplare,paralizzati dal terrore, l’orizzonte artificiale che ci segnala che stiamomorendo: vediamo che nei primi tre mesi del 2013 si sono verificati 3500fallimenti, con un aumento del 12% rispetto allo stesso trimestre dell’annoprima, e altre 23 mila imprese negli stessi tre mesi hanno avviato procedurad’insolvenza o liquidazione volontaria; insomma il motore dell’economia (speciedel Nord e Nord Est) sta implodendo per mancanza di credito, tassazioneeccessiva (per rientrare nel Patto di Stabilità) e insomma non riceve piùcarburante. Il segnalatore di calo del Pil si corregge di continuo, mostrandouna caduta sempre più verticale: meno 1,3 sul Pil per il 2013 dice il governo,no meno 1,5 dice l’Ocse, e alla fine l’Ocse si fissa: meno 1,8, quasi meno 2,forse alla fine – visto come questo strumento è regolarmente troppo ottimista –meno 2,5. Caduta libera.
    Ultima modifica di ventunsettembre; 02-06-13 alle 01:31
    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

  3. #3
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    Predefinito Re: Lezione fondamentale per chi vuole individuare il vero nemico.


    Che significa una cosa: riduzione di gettito fiscale, appesantiti da altrimilioni di disoccupati da mantenere con le provvidenze sociali ormai a secco, erientro nella «procedura per deficit eccessivo» da cui siamo appena usciti, aquanto dice il governo Jena, invitandoci ad esultare. «Basta non sforare il 3%per avere nuovi margini di spesa», ci dice il patetico governo: naturalmenteperò «non nel 2013, dove i margini sono stati mangiati dal pagamento del debitocommerciale, quanto nel 2014. Qui c’è un obiettivo di un deficit all’1,8%. Ladifferenza col 2,9 massimo ammesso, è ciò che si può recuperare. Sono i famosi7-12 miliardi, a seconda delle fonti». Ovviamente, la promessa di un deficitdell’1,8% nel 2014 sarà impossibile; ma per allora l’avremo dimenticata. Saremotutti morti.

    Il fatto è che né la Jena né alcun altropuò cambiare alcunché: ha scoperto che non c’è alcuna manopola. E l’autopilotache conduce obbedisce ad un piano fissato 50 anni fa dalle massonerieinternazionali, e bloccato per sempredalla volontà tedesca, che noi abbiamo iscritto nella Costituzione. Tuttoquel che può fare il governo è diffondere speranza fra noi morituri: l’Europaci ha promosso, adesso ci darà più flessibilità; aspettiamo a settembre, leelezioni tedesche, vedete la Merkel si sta già ammorbidendo...

    Non è vero. Le condizioni che la Germania ha posto non erano negoziabiliall’inizio, e non lo saranno in futuro: nemmeno se la Merkel perde le elezioni,nemmeno coi socialisti al governo. Anche loro sono senza comandi, e per di piùci guadagnano. A Bruxelles hanno risposto all’ottimismo della Jena chiarendo:l’uscita dalla punizione per deficit eccessivo «non è un giudizio frutto diflessibilità extra. Abbiamo solo applicato il Patto di Stabilità». Ossia ancorauna volta, il meccanismo automatico – quello che ci obbliga, in pienadepressione-deflazione, a sottrarre ogni anno un 50 miliardi di euro alletasche e all’economia italiane, nello sforzo impossibile di riportare il nostrodebito pubblico dal 132% attuale al 60 per cento: come vuole la Germania e come abbiamo scolpito nel bronzocostituzionale. E da Bruxelles sono arrivate a Roma le raccomandazioni cheaccompagnano l’uscita dalla procedura di deficit eccessivo. «Veri diktat chelegheranno le mani al governo», commenta il sito Wall Street Italia.Ma non è una novità: abbiamo ceduto il potere sovrano al meccanismo automatico,il quale è sorvegliato – non gestito, nemmeno loro possono – da massoncelli diterza categoria come i Barroso, i Rehn, gli Oettinger, i Tajani.

    S’intende che hanno persino ragione a suggerirci cose che i nostri governi nonvogliono fare: riduzione delle spese pubbliche invece che aumento dellatassazione, per esempio. Oltre al nodo scorsoio europeo, infatti, restiamo conle nostre immani e incurabili magagne domestiche i nostri vizi interniirrimediabili, perché non c’è alcuna volontà politica di rimediarli.
    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

  4. #4
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    Predefinito Re: Lezione fondamentale per chi vuole individuare il vero nemico.

    L’Unione Europea ha tolto alla politica, con la scusa che si abbandonava a spese pubbliche allegre, ognipossibilità di creazione monetaria. Ciò è stato ottenuto con la creazione dellaBanca Centrale Europea, che tutti (anche i nostri politici) hanno voluto conmeccanismo automatico: ossia totalmente sconnessa dalle politiche di bilancio efiscali degli Stati membri. I fondatori eurocratici, con tutto il loroliberismo, anno considerato il denaro qualcosa di così sospetto, da doveressere posto sotto severa sorveglianza da parte di un ente su cui gli stati nonavevano il diritto nemmeno di criticare. E con l’unico mandato di combatterel’inflazione.

    In periodo di deflazione il meccanismo automatico innestato è solamentedeleterio. La neutralizzazione della politica e della sovranità monetaria,scolpita in Costituzione, ha posto tutti gli ingredienti per la GrandeDepressione in atto, che è più grande ancora di quella del ’29-39, e che cisiamo tolti i mezzi per contrastare.

    Ci siamo cancellati dalla memoria il fatto che è del tutto naturale e legittimoche sia lo Stato ad usare il denaro come leva per l’attività economica, persovvenire ai bisogni di certi gruppi sociali, per metterne altri a contribuzionedel bene comune. La «monetizzazione» oggi demonizzata, è sempre stata laprerogativa che definisce lo Stato in quanto tale. Onnipresente nella storia,quest’atto fondamentale di creazione monetaria è stato utilizzato regolarmentein periodi come quello che attraversiamo. Quando il credito si prosciuga e lebanche si ritirano dall’economia perché strapiene di «sofferenze», innescandoil circolo vizioso che porta alla sparizione della liquidità e dunque alcollasso delle imprese sane, solo lo Stato può «navigare controcorrente»approntando linee difensive contro l’avvitamento del ciclo.

    La sua Banca Centrale può accordare prestiti senza limiti alle entitàfinanziarie che subiscono la svalutazione dei loro investimenti e il ritiromassiccio di capitali. Ad un altro livello, la banca centrale compra gli«attivi a rischio» che il mercato non vuole più, detenuti da banche e imprese.Ciò per evitare la «deflazione da debito», il Male Assoluto. L’uso della Banca Centraledella sua liquidità creata previene la svendita generalizzata degli attivi, deititoli e degli altri valori in mano ad operatori senza liquidità; svendite cheprovocherebbero la spirale ribassista spinta, se non contrastata, allavolatilizzazione di ogni investimento, finanziario e reale, – ciò che appuntosta avvenendo in Italia.

    La Banca Centrale, infine, può mettere a disposizione del governo sovrano lesomme per rilanciare la domanda aggregata, ossia per innescare la crescita e laripresa economica; così a poco a poco la moneta creata dal nulla e «vuota» siriempie di ricchezza reale prodotta dal lavoro e dalle imprese. Questa era lanozione diffusa e comune che governava gli stati e i governi, prima che sisottoponessero al meccanismo automatico.

    Oggi, i politici si sentono dire che non possono permettersi di spendere uneuro in più, e i massoncelli di terzo livello che si sono annidati al verticedell’eurocrazia, sono lì ad imporre a tutti – a chi lo merita e a chi no – gliautomatismi costituzionalizzati. La BCE ha limitato i suoi interventi al minimoprescritto, mentre le economie di sempre più Paesi europei deperivano e igoverni venivano più strettamente ammanettati.

    Ultima modifica di ventunsettembre; 02-06-13 alle 01:38
    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

  5. #5
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    Predefinito Re: Lezione fondamentale per chi vuole individuare il vero nemico.

    S’è dimenticato che una BancaCentrale non è limitata da nulla nella sua facoltà di creare denaro, quando ungoverno si può trovare a corto di fondi e non in grado di salvare la suaeconomia. È essenziale ricordare come funziona – funzionava – il monopoliodella creazione di moneta e come può e deve essere messo al serviziodell’interesse generale, rilanciare l’economia e l’occupazione. Mancando ciò,l’azione dello Stato è inefficace, e si genera la povertà in mezzo all’abbondanza,che noi vediamo salire attorno a noi. Lo Stato deve (poteva) mettere adisposizione l’insieme delle sue possibilità, compresa la creazione monetaria,al servizio della società nazionale; nessuna realtà concreta giustifical’obbligo di mantenere i deficit dell’anno entro il 3%. Il deficit non deveconoscere alcuno ostacolo ed alcun limite, che non sia l’adempimento dellaragion d’essere stessa dello Stato, ossia il ritorno al pieno impiego(degli impiegabili, non dei fancazzisti).

    Questa dottrina è oggi cancellata e condannata alla memoria del passato. Oggi,l’Economist può rallegrarsi dei risultati mostruosi della dottrinavigente sull’Europa: si rallegra che in Spagna il costo del lavoro è calato del7%, che la bilancia dei pagamenti spagnoli è passata da un deficit del 10% nel 2007 a un lieve attivoprevisto per il 2013; naturalmente al prezzo di un tasso di disoccupazioneastronomico, specie dei giovani, che pare un prezzo degno di esser pagato. Semai l’Economist raccomanda un’altra stretta di vite sul deficitpubblico: fra il 2009 e il 2013 è passato dall’11% al 7% del Pil. Non bastaancora; tirate ancora la cinghia, spagnoli, fate la fame, lavorate per 400 euromensili. E solo allora i «mercati» torneranno a prestarvi i soldi. Che imercati siano prosciugati in questa fase, e che i soldi debba crearli la BCE, èovviamente fuori dal pensiero.

    E la Grecia? Secondo l’Economist, «ha fatto meglio del previsto, ma haancora molto da fare». È riuscita, la Grecia, ad arrivare ad un eccedenteprimario (prima dei pagamenti degli interessi) o quasi, ci arriverà nel 2014.Per il 2015, gli ideologi ottimismi prevedono addirittura «un ritorno allacrescita», alimentato secondo loro da un gran rilancio del turismo – come semilioni di turisti avessero voglia di passare le vacanze circondati da affamati– e dall’arrivo di nuovi fondi europei (dunque non è proprio un risanamentonaturale) e dalla vendita di monopoli pubblici (i compratori fanno la fila, inGrecia). D’accordo, ciò ha richiesto l’arretramento di un quarto del Pil(-25%), una disoccupazione al 27%, la distruzione di un milione di posti dilavoro (su una popolazione di 11 milioni) nel settore privato... ma che volete.La cura deve continuare.

    E nessuno che abbia il coraggio di dire quanto questa presentazione dei«risultati» dell’europeismo sia rivoltante
    : il crollo del costo del lavorogreco è il crollo dei salari e del potere d’acquisto delle famiglie, degliesseri umani, aggravato per giunta dall’enorme disoccupazione (quella giovaniletocca il 64%). La UE adotta uno spaventoso esperimento di regressione sociale,non dissimile da quello del comunismo staliniano contro i coltivatori direttiin Ucraina negli anni ’30 – al soloscopo di mantenere la Grecia nell’euro. I Paesi «aiutati» sono trattati con lastessa violenza spietata con cui i «fondi avvoltoio» trattano le impresedissestate che comprano per un boccone di pane.

    La UE è divenuto un progetto mostruoso e inumano , un cancro che corrodel’Europa: la cultura che ha prodotto i più pensatori della Politica, da Platonead Aristotile, da Machiavelli a Carl Schmitt, è oggi in mano a un meccanismoneutralizzatore della politica, controllato da massoncelli di terza fila.
    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

  6. #6
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    Predefinito Re: Lezione fondamentale per chi vuole individuare il vero nemico.


    In Italia, si spiano speranzosi le supposte «aperture» tedesche
    . È vero che Schaeuble ha cominciato adire che se si adottasse il modello di welfare americano (ossia la cancellazione dello Statosociale), in Europa «ci sarebbe la rivoluzione non domani, ma oggi»: senza però negare che la cancellazionedello Stato sociale resta nei progetti di «riforma» tedeschi per l’Europa.Qualche nervosismo su possibili rivolte popolari per le folli e del tuttoinutili austerità imposta dalla neutralizzazionetedesca del politico, nonostante tutto, serpeggia. D’improvviso, si attribuiscono a Berlino delle preoccupazioni perl’enorme quantità di giovani disoccupati. Il nostro ministro del Lavoro,Enrico Giovannini, fa finta di credere che una svolta è alle porte: «Dobbiamosalvare una intera generazione di giovani spaventati. Abbiamo la gioventùmeglio istruita della storia, e la stiamo lasciando con le mani in mano...».Parole sante. Ma i fatti? La Merkel hainvitato i ministri europeisti a chiacchierare della disoccupazione giovanile aBerlino, il 3 giugno: la solita riunione europea seguita da annunci. E poi? Ahsì: «La Germania ha intrapreso iniziative per contrastare la disoccupazione nelblocco monetario», ci dicono le agenzie, «stringendo accordi bilaterali conSpagna e Portogallo».

    Questo si chiamava, quando la Politicaaveva la P maiuscola, Divide et Impera. Berlino rompe il fronte,naturalmente lasciando ostentatamente fuori l’itaglia: «Ingovernabile comeRomania e Bulgaria» (Oettinger), e «il consolidamento del bilancio devecontinuare»: per noi soli, mentre laFrancia ha avuto – servile – un allungamento di due anni per rientrarenell’assurdo 3%. È chiaro che perBerlino l’avversario è la Padania: il solo Paese concorrente davvero, che ha lemanifatture e le industrie. Cilasceranno andare fuori dall’euro quando avremo strangolato l’ultimaindustrietta esportatrice nostra.

    E non che Schaeuble, nei suoi accordibilaterali, abbia offerto tanto a Spagna e Portogallo. «Siamo onesti, nonc’è soluzione rapida, non c’è alcun grande piano», ha ammesso Werner Hoyer,capo della Banca Europea d’investimenti. Non c’è nulla, a parte un 6 miliardidi fondi europei messi da parte già da prima dai leader europoidi per ladisoccupazione giovanile: fondi che cominceranno ad essere sganciati dal 2014,e devono durare fino al 2020. Ma questaelemosina già è bastata perché Rajoy sia andato, scodinzolando, a leccare lamano germanica. E Hollande haesaltato le «riforme di Schroeder», ossia vorrebbe adottare la riduzionidella Hartz IV per imporle alla Francia, se avesse il coraggio di farequalunque cosa, questo spettro che fa rimpiangere Sarkò.

    Se il popolo permetterà alle banche private di controllare l’emissione della valuta, con l’inflazione, la deflazione e le corporazioni che cresceranno intorno, lo priveranno di ogni proprietà, finché i figli si sveglieranno senza casa.

  7. #7
    birra al popolo
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    Predefinito Re: Lezione fondamentale per chi vuole individuare il vero nemico.

    Se l'Unione Europea è una costruzione massonica e la Germania ha come obiettivo quello di distruggere il tessuto produttivo della Padania cosa si dovrebbe fare secondo te?
    Venirne fuori in qualche modo visto che inversioni di rotta sono improbabili?

  8. #8
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    Predefinito Re: Lezione fondamentale per chi vuole individuare il vero nemico.

    Quello che hai scritto (anche se in piccolo piccolo) caro Ventuno e' una catilinaria degna del miglior Cicero contro l'europa.
    E' un' analisi talora complessa, non sempre comprensibile ai piu', strutturata lungo un percorso temporale a cui manca la risposta finale:

    dove ci vogliono portare?

    A questa domanda risponde egregiamente la disamina fatta da Sinbad su quanto stanno pianificando per sostituire di fatto la popolazione della Padania.

    Purtroppo, abbiamo fratelli che , nonostante siano realmente indipendentisti , non vedono nell'europa quel impianto demoniaco fagocitatore di ogni tipo di liberta' e di istanze sia dei popoli che dell'individuo inteso come essere libero .

    D'altra parte abbiamo altri che tiepidamente accetterebbero di appartenere in uno stato italiano, purche' venga data loro la liberta' di trattenere le tasse sul territorio.

    La Padania purtroppo e' circondata da sud a nord, e niente e nessuno la puo' aiutare, se non la voglia di sopravvivenza del popolo, ma questo desiderio si sta sempre piu' afflosciando, corrotto da porno, droga, slot machines, violenza, paura, angoscie personali e insicurezze di classe.

    E' chiaro che solo un nord libero e confederato staccato dai lacci
    rromani -brusselliani potra', forse, avere un minimo di speranza, dato che abbiamo l'esempio di una' realta' vicina come la Svizzera che non risente che minimamente della crisi, e mantiene un medio alto livello di sicurezza e dignita di vita ai suoi cittadini.

    Qui non e' una questione di atteggiamento antitedesco, ma di consapevolezza che sono sempre stati usati per disegni incoffessabili da parte delle consorterie massoniche, ed anche oggi , pur beneficiati di un apparente benessere, vengono utilizzati come tritacarne, per poi finirci dentro, come sempre, anche loro.
    Possiamo concludere che tutto il peggio che succede in Italia e' dovuto alle elites PD ed al vaticano?
    Stupri, attentati, invasione, fallimenti, disoccupazione, emergenza sociale, denatalita',violenza verbale , suicidi, omicidi....

  9. #9
    Alleanza Ribelle
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    Predefinito Re: Lezione fondamentale per chi vuole individuare il vero nemico.

    L'Unione Europea è il giogo del nord prima dello Stato Italiano, ricordiamocelo.

  10. #10
    Lumbard
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    Predefinito Re: Lezione fondamentale per chi vuole individuare il vero nemico.

    Citazione Originariamente Scritto da RibelleInEsilio Visualizza Messaggio
    L'Unione Europea è il giogo del nord prima dello Stato Italiano, ricordiamocelo.

    prima viene lo schifo itagliano poi lo schifo europeo (che si è aggiunto dopo)

    se non ti togli dalle palle l'itaglia, non puoi fare niente nemmeno contro l'EU o il mondialismo a cui l'itaglia ci ha svenduto nel 1861 ....

 

 
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