Italia a mano armata

[Leviathan]

tralasciando le solite schiocchezze sui finanziamenti ai partiti (che purtroppo in italia non sono aboliti neanche sta volta, anzi la triplice mondezza la governo li ha triplicati) non sono minimamente preoccupato su l'afflusso di armi.

Più che altro serve una legge che autorizzi la legittima difesa, perchè in pratica, non è ammessa in Italia.

[Mike]

Più che altro serve una legge che autorizzi la legittima difesa, perchè in pratica, non è ammessa in Italia.

Esatto! A dire il vero ci sarebbe già: la difesa è da considerarsi legittima solo se è il rapinatore a sparare per primo, in quel caso tu (se non ti ammazza) sei abbastanza sicuro di poter reagire sparando a tua volta.
In ogni altro caso (per esempio se ti minaccia con un coltello) è considerato eccesso di legittima difesa, quando non omicidio colposo con le varie aggravanti. Per finire devi anche chiedere scusa al rapinatore (se rimane vivo) o alla famiglia, e risarcirli. Anche questa è Itaglia, grazie ai radical chic che siedono in parlamento.

[Mauri61]

Del periodo trascorso indossando la divisa - sono passati ben 30 anni, ahimè - ricordo bene gli insegnamenti impartiti dagli istruttori, i quali già a quei tempi ci ossessionavano con "comandamenti" quali: "non dovete reagire, tenete i nervi saldi e soprattutto ricordatevi che quando un colpo è partito non è che lo possiate rimettere nel caricatore, quindi pensateci bene prima di rovinarvi la vita".

Di conseguenza, pur essendo armato (detenzione autorizzata in casa) so benissimo a cosa andrei incontro, nella malaugurata ipotesi di trovarmi costretto ad adoperare l'arma.

Ma aggiungo che, oltre alle pur validissime direttive di cui ho scritto sopra, ricordo anche cosa dicevano i più smaliziati; ovvero il classico (e quanto mai attualissimo) "meglio un cattivo processo che un buon funerale".

E se mi dovesse capitare di trovarmi in una situazione come quella che ha descritto Mike, e ne avessi la possibilità, svuoterei il caricatore dell'arma piuttosto che mettermi a novanta gradi di fronte a chi non è di sicuro stato obbligato da un medico a cercare di entrare in casa a fare del male.

Che in pecorina ci si mettano pure quelli che sanno cianciare di " vita come bene più prezioso dei soldi", fingendo di scordare - da ipocriti deficienti quali sono - che sempre più spesso le cosiddette rapine terminano con pestaggi violenti dei poveracci sorpresi in casa, violenze carnali ed altre schifezze.
E che l'unica vita cui questi idioti matricolati tengono è sempre quella dei delinquenti.

[Halberdier]

Le armi sono strumenti, se usate male sono molto pericolose. Il numero di disperati sta crescendo, se hanno un'arma fanno un casino.
La maggior parte dei dotti che qui parlano non hanno mai visto cosa fanno le armi, meglio così, auguro loro di non vederlo mai...

Su un essere umano non l'ho ancora visto. La potenza di un proiettile però l'ho verificata personalmente contro oggetti inanimati.
In effetti, nonostante sappia perfettamente che attorno a me ci sono chissà quante armi da fuoco e munizioni, ho avuto a che fare molto più spesso con quello che può fare un incidente stradale. Auguro pure io a te di non vederlo mai.

[Marcello1986]

Del periodo trascorso indossando la divisa - sono passati ben 30 anni, ahimè - ricordo bene gli insegnamenti impartiti dagli istruttori, i quali già a quei tempi ci ossessionavano con "comandamenti" quali: "non dovete reagire, tenete i nervi saldi e soprattutto ricordatevi che quando un colpo è partito non è che lo possiate rimettere nel caricatore, quindi pensateci bene prima di rovinarvi la vita".

Di conseguenza, pur essendo armato (detenzione autorizzata in casa) so benissimo a cosa andrei incontro, nella malaugurata ipotesi di trovarmi costretto ad adoperare l'arma.

Ma aggiungo che, oltre alle pur validissime direttive di cui ho scritto sopra, ricordo anche cosa dicevano i più smaliziati; ovvero il classico (e quanto mai attualissimo) "meglio un cattivo processo che un buon funerale".

E se mi dovesse capitare di trovarmi in una situazione come quella che ha descritto Mike, e ne avessi la possibilità, svuoterei il caricatore dell'arma piuttosto che mettermi a novanta gradi di fronte a chi non è di sicuro stato obbligato da un medico a cercare di entrare in casa a fare del male.

Che in pecorina ci si mettano pure quelli che sanno cianciare di " vita come bene più prezioso dei soldi", fingendo di scordare - da ipocriti deficienti quali sono - che sempre più spesso le cosiddette rapine terminano con pestaggi violenti dei poveracci sorpresi in casa, violenze carnali ed altre schifezze.
E che l'unica vita cui questi idioti matricolati tengono è sempre quella dei delinquenti.

Che non è il mio caso, perché non avrei nessun problema a sparare contro malintenzionati che varcano il mio domicilio, e non me ne frega assolutamente nulla di salvaguardare la vita dei delinquenti, constatavo semplicemente che in Italia circolano troppe armi e i risultati sono sotto gli occhi di tutti...ogni giorno qualcuno utilizza un'arma rivolgendola contro la moglie, i figli, il datore di lavoro ecc. Almeno rendere più severa la normativa. Il discorso sugli immigrati è secondario o almeno non centrale rispetto alla fattispecie e non può giustificare in nessun caso questa corsa agli armamenti. Non c'è nessuna invasione, qualcuno ci specula e la gente corre a comprare armi. Piuttosto meglio rivedere la normativa disciplinante l'immigrazione per limitare radicalmente l'ingresso degli extracomunitari.

Infine un appunto sulla c.d. legittima difesa domiciliare. Il legislatore del 2006 ha novellato la previgente disciplina estendendo l'operatività della scriminante, il problema nasce quando quelle norme devono essere interpretate dai giudici e questo spiega le differenti pronunce in materia. Le leggi ci sono ma non sono applicate in maniera corretta, visto che troppe volte si è eccessivamente garantisti nei confronti dei soggetti che si introducono nelle abitazioni altrui per rapinare o commettere altri reati.

[Marcello1986]

Nel calibro civile si chiama beretta 98fs, solo per dire che il comunistoide ignorante che ha scritto l'articolo neanche sa di cosa stia parlando.

Io invece farei una normativa molto più restrittiva sulla prescrizione degli psicofarmaci, ormai li prescrivono come fossero mentine al minimo disturbo e li danno anche ai bambini (vedi Ritalin per ADHD, disturbo inventato) e gli effetti devastanti si vedono... mai nessun giornalista che dica quanti di quelli che sono impazziti ed hanno ammazzato qualcuno (con armi o senza) fosse in effetti in "cura" con psicofarmaci, e chissà perchè... a pensar male si fa peccato, ma...

Su questo sono d'accordo: c'è un consumo spropositato di psicofarmaci, ma la colpa è anche dei medici.

[Mauri61]

Che non è il mio caso, perché non avrei nessun problema a sparare contro malintenzionati che varcano il mio domicilio, e non me ne frega assolutamente nulla di salvaguardare la vita dei delinquenti, constatavo semplicemente che in Italia circolano troppe armi e i risultati sono sotto gli occhi di tutti

Non mi riferivo di certo a te, bensì ai vari cazzari che puntualmente frignano ogni volta che a rimetterci le penne sia il balordo di turno..

[Mike]

Tanto per gradire:

Torino, barista reagisce alla rapina
Ucciso a colpi di pistola

I proiettili calibro 22 sparati a distanza ravvicinata lo hanno raggiunto al petto e alla schiena. I malviventi sono fuggiti

....Dalla prima ricostruzione dei carabinieri, Bruno avrebbe affrontato i malviventi, due banditi a volto coperto, impedendo loro di entrare nel locale. È lì che è la avvenuta la sparatoria: i rapinatori hanno fatto fuoco sette volte, tre proiettili hanno raggiunto il barista alla schiena e all'addome. Per lui non c'è stato nulla da fare. Giovanni Bruno aveva già subito una rapina nei mesi scorsi.

Torino, barista reagisce alla rapina Ucciso a colpi di pistola - Corriere.it

A mano armata ci sono più che altro i malviventi, e di sicuro quelle armi non sono regolarmente denunciate e accompagnate da relativo porto.