Norvegia, se 143 mila euro l'anno sono pochi
Gli operai petroliferi chiedono l'aumento.
Ognuno ha i suoi problemi. In Italia ci si suicida per l'eccessivo carico fiscale, si combatte per arrivare alla fine del mese o andare in pensione prima dei 65 anni, si aspetta a metà tra fiducia e rassegnazione l'uscita dalla recessione.
In Norvegia, invece, si sciopera perché 143 mila euro all'anno rappresentano un salario troppo basso. La protesta dei lavoratori del settore petrolifero del Paese scandinavo potrebbe sembrare fuori da ogni logica, ma così non è. Nel sistema economico di Oslo ha perfettamente senso.
PAESE SENZA CRISI. Lì la crisi non c'è, non è mai arrivata. Nel 2012 il Pil è cresciuto del 5%, non esiste debito pubblico, né tantomeno deficit.
La bilancia dei pagamenti è in positivo, e il guadagno ottenuto dal petrolio e dai suoi derivati, nell'ultimo anno, è stato di 478 miliardi di euro, poco meno di 100 mila euro a cittadino.
Il settore vale circa un quinto del Pil e continua a fornire possibilità di occupazione, e dal momento che in Norvegia protestano anche gli impiegati pubblici, quelli del servizio aeroportuale, e gli insegnanti, una richiesta d'aumento sembra il minimo.
IN SCIOPERO PER 16 GIORNI AD AGOSTO. Così, i lavoratori delle piattaforme hanno sospeso le attività per 16 giorni nel mese d'agosto, per ottenere salari migliori e la possibilità di andare in pensione anticipata, e presto potrebbero essere seguiti dagli impiegati nei servizi a terra.
L'aumento degli stipendi, in quello che è il terzo Paese esportatore di petrolio al mondo, è necessario per evitare che i lavoratori chiedano il trasferimento ed emigrino verso altri Stati concorrenti sul mercato, ma rischia anche di far perdere competitività alla Norvegia.
«Quello che sta accadendo rende il Paese meno competitivo di come era una settimana, due settimane o un mese fa in termini di investimento. È sempre un Paese attraente, ma lo diviene sempre meno», ha detto Ryan Lance, amministratore delegato delle raffinerie ConocoPhillip.
Giovedì, 30 Agosto 2012
Norvegia, se 143 mila euro l'anno sono pochi - ECONOMIA