Salve a tutti,
penso sia meglio chiarire innanzitutto il mio pensiero, così se vescovo silvano riterrà necessario cancella la discussione e non se ne parli più. Io sono agnostico, al più deista, nel senso che "spero" possa esistere un Ente Supremo o qualcosa di simile, un qualche tipo di coscienza, se non esistenza, dopo la morte, ecc., ma non credo ciecamente per dogmi e di sicuro non a quello di nicea o alle, be' userei una parolaccia, ma avete capito cosa intendo, sull'infallibilità papale et similia.
D'altro canto però riconosco l'enorme valore politico della religione, qui in questa terra e nel nostro tempo, non in un confuso al di là del quale nessuno sa nulla.
Ora, cosa ne pensate voi Ortodossi tradizionali dello stato attuale miserando, e ormai tale da 600 anni, del patriarcato ortodosso di Costantinopoli? E cosa ne pensereste se si riuscisse a ripristinare, non dirò l'antico impero bizantino sulle due sponde dell'Egeo, ma almeno un robusto ingrandimento greco con fine totale dell'esperienza turca in Europa e nell'Asia Minore, status indipendente, simil vaticano ma esteso fino alle mura teodosiane per costantinopoli sotto il controllo del patriarca; la Siria ai nestoriani, il Libano ai maroniti, l'Egitto ai copti, il nord africa o almeno la Tunisia ai donatisti. Israele rimarrebbe agli israeliti ebraici, e l'islam sarebbe scacciato da quasi tutto il bacino del Mediterraneo.
So che siete tradizionalisti, ma sapete bene quanto sia illusorio già QUESTO scenario, quindi non venite a parlare di melchitismo, che già è stato causa non ultima della separazione di queste regioni dall'impero bizantino e dalla cristianità. Ad ognuno la setta, o eresia se preferite, maggiormente in auge nel determinato territorio.