Il voto dei progetto di legge di cui all'oggetto del thread avrà la consueta durata di 48 ore - dalle 08:20 del 10 giugno 2013 alle 08:20 del 12 giugno 2013.
-----------------------
Proposta di legge: Linee guida in materia di orti comunali urbani
Articolo 1 - Oggetto e finalità
Per orto urbano si intende un appezzamento di terreno di proprietà comunale, dato
in concessione per un periodo di durata triennale, a soggetti appartenenti alle diverse categorie indicate nell’art. 2, a fronte del pagamento di un canone a titolo di concorso nelle
spese di gestione, affinché sia utilizzato per la sola coltivazione di ortaggi, fiori e piccoli frutti ad uso del concessionario nel rispetto delle regole poste con il presente atto.
Attraverso questa iniziativa ci si propone di:
1) creare percorsi di cittadinanza attiva come occasioni di aggregazione sociale
che favoriscano i rapporti interpersonali, la conoscenza e la valorizzazione
dell’ambiente urbano;
2) sensibilizzare i cittadini, singoli o aggregati in gruppi o associazioni, nonché le
famiglie, le realtà associative presenti sul territorio e le istituzioni pubbliche,
in particolare quelle scolastiche, sull’esigenza di salvaguardare e riqualificare
il territorio comunale attraverso processi di autogestione del patrimonio
comunale;
3) stimolare e accrescere il senso di appartenenza alla comunità;
4) promuovere l’attività fisica;
5) favorire una risposta adeguata all’esigenza di un’alimentazione sana e sicura;
6) recuperare spazi pubblici con finalità sociali e di miglioramento anche estetico
del paesaggio urbano;
7) dare a tali aree valore preminente di luoghi urbani “verdi” di qualità contro il
degrado, il consumo di territorio e per la tutela dell’ambiente.
Articolo 2 – Requisiti per la concessione
Per poter presentare domanda di concessione di un orto urbano occorre essere in possesso
dei requisiti specificati nei successivi commi suddivisi per categorie.
Categoria A: Orti per anziani
- essere residenti;
- aver compiuto 65 al momento della presentazione della
domanda;
- non avere la proprietà, il possesso o la disponibilità di altri “appezzamenti di terreno
coltivabile” e non essere imprenditore agricolo titolare di
partita I.V.A.;
- essere in grado di coltivare personalmente l’orto.
Categoria B: Orti per famiglie
- essere residenti;
- non avere la proprietà, il possesso o la disponibilità di altri “appezzamenti di terreno
coltivabile” e non essere imprenditore agricolo titolare di
partita I.V.A.;
Per ciascun nucleo familiare è possibile presentare una sola domanda di concessione. Ove
risultino presentate più domande da parte del medesimo nucleo familiare, ne verrà presa
comunque in considerazione solo una a scelta dell’interessato.
Per nucleo familiare si intende quello risultante dalla certificazione anagrafica.
Categoria C: Orti per le scuole
- scuola di ogni ordine e grado con sede nel sul territorio comunale.
Categoria D: Orti per Associazioni
- status soggettivo di associazione (riconosciuta o non riconosciuta), fondazione,
cooperativa sociale, organizzazione di volontariato, Onlus;
- quota prevalente di associati residenti nel comune di ubicazione dell’orto.
Nel caso in cui la concessione dell’orto sia richiesta per la realizzazione di attività
terapeutiche e riabilitative, la domanda potrà essere presentata anche da strutture sanitarie
e/o assistenziali aventi sede nel territorio comunale.
Articolo 3 – Procedure, durata e disciplina della concessione
La concessione degli orti pubblici è effettuata in base all’esito di graduatorie realizzate tramite appositi regolamenti emanati dalle Amministrazioni locali.
Affinché la concessione sia produttiva di effetti giuridici occorre che il
concessionario accetti con dichiarazione espressa e sottoscritta tutte le regole e condizioni poste a disciplina della concessione stessa.
Le graduatorie rimarranno valide sino ad esaurimento dei potenziali aventi diritto e
saranno utilizzate per la concessione di lotti disponibili a seguito di eventuali rinunce dei
concessionari.
La concessione ha una durata complessiva di tre anni.
La concessione dell’orto pubblico si configura come concessione a titolo temporaneo di
area pubblica ad uso orto urbano.
L’orto concesso non è cedibile, né trasmissibile a terzi a nessun titolo. In caso di malattia o impedimento fisico temporaneo non superiore a 3 mesi, il concessionario potrà farsi sostituire da una persona di sua fiducia, previa comunicazione all’ufficio competente per la gestione degli orti urbani. Alla scadenza della concessione, il concessionario dovrà rilasciare il terreno in ordine e libero da persone e cose, mentre rimarranno a beneficio del fondo i lavori, gli impianti e le colture eseguite durante il periodo della concessione, senza che si sia tenuti a
corrispondere indennità o compenso alcuno.
Articolo 4 – Regole di utilizzazione degli orti urbani.
1) rispettare i confini e le quote altimetriche del terreno concesso;
2) non svolgere attività diversa da quella della coltivazione ortofrutticola, floricola o di piccoli
frutti;
3) non avvalersi di manodopera retribuita per la coltivazione del terreno, né concedere a terzi il
terreno;
4) non utilizzare i beni ricavati dalla produzione per lo svolgimento di attività commerciali o
altre attività a finalità lucrative;
5) non consentire l’ingresso nell’orto di persone estranee, salvo che non siano accompagnate dal
concessionario;
6) mantenere l'orto assegnato in stato decoroso, non degradato, incolto e disordinato;
7) tenere pulite e in buono stato di manutenzione le parti comuni, viottoli e fossi di scolo e non
realizzare, all’interno del lotto concesso, nessun tipo di pavimentazione o modifiche dell’assetto
dell’area;
8) non danneggiare in alcun modo gli orti limitrofi;
9) usare con diligenza e senza sprechi l’acqua per l’irrigazione che viene messa a disposizione dal
Comune;
10) osservare le disposizioni per la raccolta differenziata;
11) non accendere fuochi e detenere infiammabili e bombole GPL;
12) smaltire i residui di tosatura e di potatura attraverso processi di compostaggio;
13) adottare preferibilmente i metodi di coltivazione biologica;
14) pagare nella misura ed entro i termini stabiliti il canone e la quota forfetaria dovuti alle Amministrazioni locali;
15) contribuire alla manutenzione ordinaria degli spazi comuni, liberandoli da erbacce e da
quant’altro deturpi o degradi l’ambiente e allo sgombero neve di tutte le parti comuni
(parcheggio, viabilità interna, ecc.) con particolare riguardo al tratto prospiciente il proprio
lotto;
16) mantenere un comportamento corretto e di reciproco rispetto nei confronti degli altri
concessionari al fine di una pacifica ed armoniosa convivenza;
In caso di inosservanza anche di una sola delle regole o dei divieti posti nel presente
articolo, l’inosservanza stessa sarà formalmente contestata al concessionario. In caso di
grave o reiterata inosservanza delle regole sarà avviata la procedura per la revoca della
concessione, previo accertamento della stessa in contraddittorio con l’interessato.
Articolo 5 – Canone di concessione
I concessionari sono obbligati a sostenere le spese per la gestione
(in particolare quelle relative ai consumi di acqua ed energia elettrica) e per la
manutenzione straordinaria del lotto concesso, mediante il pagamento di una quota
forfetaria annua a titolo di concorso spese fissata, su base annua, in misura pari a € 48,00.
L’importo del canone di cui al precedente comma è stato determinato in via presuntiva.
L’Amministrazione locale si riserva di adeguare detto importo, in misura comunque
uguale per tutti i concessionari, a seguito della rilevazione dell’effettivo andamento dei
costi di gestione.
Articolo 6 – Azione di controllo delle Amministrazioni locali
L’Amministrazione locale periodicamente vigilerà sulla conduzione degli orti urbani
concessi per mezzo di personale incaricato.
I concessionari devono consentire l’accesso ai funzionari dell’Amministrazione incaricati
dell’attività di vigilanza.
----------------------------------------------------------------------------------------
SCHEDA DI VOTO
favorevole al progetto di legge benjamin_linus [ ]
contrario al progetto di legge benjamin_linus [ ]
astenuto [ ]