Ultima modifica di brunik; 12-06-13 alle 15:20
lo rimpiangerete, Renzi, KOGLIONI
questo è un articolo del nostro terrorista islamico che contiene molti concetti ben noti ai nostri forumisti di destra
Le banche sono la nostra rovina, vogliamo la banca islamica! | Giornalismo
I suicidi sono in continuo aumento, dovuto anche alla mancanza di lavoro, alla continua soffocazione nei debiti, e nella impossibilità di calmare i desideri.
La colpa di tutto ciò è il nostro sistema bancario occidentale.
Ricordiamoci che il conto corrente non esiste, visto che chi è responsabile del tuo conto in banca gli è stata vietata l’usura. La banca è obbligata a garantire la restituzione del capitale come se fosse un contratto di deposito, in qui tu depositi i soldi, e poi gli riprenderli nel momento del bisogno senza alcun interesse.
SAREBBE MEGLIO MANIFESTARE CONTRO L’INTERESSE E CONTRO IL SISTEMA BANCARIO, VISTO CHE AL GIORNO D’OGGI MOLTI SONO I CASI DI SUICIDIO, PER COLPA DEL DEBITO CON CUI LA BANCA SFRUTTA I SUOI CLIENTI.
Ultima modifica di brunik; 12-06-13 alle 15:31
lo rimpiangerete, Renzi, KOGLIONI
il cosiddetto terrorista islamico arestato perchè su google maps ha esplorato la stazione di brescia farà gli esami di maturità in carcere
Anas El Abboubi, il 21enne arrestato mercoledì a Vobarno con l'accusa di addestramento al terrorismo internazionale e che aveva pure individuato gli obiettivi, ha trascorso la prima notte nel carcere di Canton Mombello e si è avvalso della facolta di non rispondere davanti al Gip Cesare Bonamartini, che giovedì mattina ha svolto l'interrogatorio di garanzia. Nessuna dichiarazione quindi dal ragazzo, difeso dall'avvocato Nicola Mannatrizio, nonostante le pesantissime accuse. Dalla cella il 21enne, che per ora resta in carcere, ha chiesto di poter sostenere gli esami di maturità: ecco perché è stata avanzata un'istanza alla commissione di esame perché la stessa possa accedere a Canton Mombello e permettere al ragazzo di dare l'esame.
El Abboubi non risponde al Gip ma vuole il diploma - Valsabbia - Giornale di Brescia
lo rimpiangerete, Renzi, KOGLIONI
Un'insospettabile vita parallela condotta in via Primo Maggio a Vobarno. E' qui che il 21enne marocchino, Anas El Abboubi, alias ’Anas Abdu Shakur’, nato in Marocco e arrestato questa mattina all’alba dalla Digos di Brescia, viveva con la famiglia ed è qui che il ragazzo ha creato la "filiale" italiana del movimento Sharia4 avvalendosi tra l'altro del proprio blog Sharia4Italy.
Sotto choc l'intero paese nel venire a conoscenza della doppia vita del ragazzo. Increduli i vicini di casa che mai, in questi anni, hanno sospettato del marocchino
OCIO AMICI CHE SE APRITE UN BLOG XENOFOBO LA DIGOS VI CONSIDERA CAPI DI CELLUL,E TERRORISTICHE, IN QUETO CASO DEL FAMOSO MOVIMENTO TERRORISTA SHARIA4, UNA ORGANIZZAZIONE TERRORISTA SEGRETA FINO A IERI IGNOTA PERFINO A GOOGLE
Ultima modifica di brunik; 13-06-13 alle 21:33
lo rimpiangerete, Renzi, KOGLIONI
Questa è la testimonianza del padre del cosiddetto terrorista arrrestato alle 4 di mattina dai fratellli bresciani perchè faceva il cazzone xenofobo su internet
«Se mio figlio Anas è un terrorista, che paghi» - Valsabbia - Giornale di Brescia
Se davvero hanno le prove che mio figlio voleva fare atti di terrorismo qui in Italia è giusto che paghi. Se però così non è, come spero e come sono convinto che sia, la giustizia italiana mi deve delle spiegazioni».Karim El Abboubi è il papà di Anas, il 21enne vobarnese prelevato mercoledì scorso alle 4 e mezza del mattino da casa sua, arrestato dalla Digos con l’accusa di terrorismo internazionale.
Lo incontriamo in una delle sale del Centro culturale islamico di Vobarno. Karim è in Italia da 28 anni, prima di lui in Valsabbia aveva lavorato suo padre. È un fedele osservante dei dettami dell’Islam, parla correttamente l’italiano, ha sempre lavorato sodo per mantenere la sua famiglia come autotrasportatore ed è grato all’Italia, che gli ha offerto l'opportunità di costruire un futuro per i suoi cari. Una riconoscenza che però in questi giorni vacilla: «Quando sono venuti di notte a prendersi mio figlio per portarselo via perché era pericoloso mi hanno detto che lo tenevano sotto osservazione da quasi un anno. Perché non me l’hanno detto prima? Perché me l’hanno tenuto nascosto? Perché non mi hanno dato la possibilità di fare il padre?».
Il parallelo per farci capire il suo dramma viene facile: «Cosa direbbe un padre italiano se improvvisamente i carabinieri gli capitassero in casa dicendogli che portano via suo figlio di vent’anni dopo averlo spiato per un anno, mentre un po’ alla volta diventava uno spacciatore di cocaina? Penso che si arrabbierebbe, vi pare?». E poi ancora: «Se la loro è stata un’azione preventiva, perché l’hanno lasciato diventare un terrorista? Sempre che sia vero, visto che nel farlo non è mai uscito dal computer. E perché non l'hanno fermato prima? Forse intendevano fagli fare da esca per qualche pesce più grosso? Si rendono conto che è un ragazzo e che me l’hanno sbattuto come un mostro in prima pagina?».
Scuote la testa Karim. E ci parla di quella che è sempre stata la sua più grande paura: «Possibile che proprio a me doveva capitare una cosa del genere. A me che, dopo l’11 settembre, per la paura di essere coinvolto in vicende che riguardano il terrorismo, mi sono tagliato la barba, ho sempre evitato foto o video durante le nostre feste e anche qui in associazione ho chiesto che il mio nome non apparisse negli elenchi di chi contribuisce a pagare le spese - ci dice -. Non si sa mai: metti che da queste parti passi per caso uno che poi viene accusato di terrorismo. Se sei in un elenco o in una foto insieme a lui rischi di passare dei guai seri».
Gli amici dell’associazione annuiscono, conoscono questa sua fissa. «Noi, e anche Karim, siamo grati a chi sta svolgendo le indagini, sappiamo che stanno facendo il loro lavoro e abbiamo fiducia nella Magistratura che si occuperà di questo caso - ci dice il portavoce Youbi, con il presidente Abdeluafi che annuisce ad ogni frase -. Per noi si tratta di fatti sconvolgenti, che speriamo possano presto essere ridimensionati. Ad ogni modo sia chiaro che condanniamo nel modo più assoluto atti violenti di qualsiasi genere e in qualsiasi momento».
Ubaldo Vallini
lo rimpiangerete, Renzi, KOGLIONI
il cosiddetto capo della cellula terrorista è questo cazzone che si veste da rapper e che parla con pesante accento bresciano
Quando Anas raccontò il suo disagio a Mtv - Valsabbia - Giornale di Brescia
lo rimpiangerete, Renzi, KOGLIONI