Per chi votereste alle elezioni presidenziali del 2013 nella Repubblica Islamica d'Iran? Ho inserito solo i partiti con determinati orientamenti politici estraniando i candidati indipendenti. Chi non si ritrova in questi quattro partiti voti quei partiti esiliati all'estero ben sapendo però che non avranno nessun risultato elettorale effettivo nel Paese.
Società Islamica degli Ingegneri: Partito conservatore islamista moderato e nazionalista. Il partito nacque nel 1988 alla fine della guerra Iran-Iraq con l'obiettivo di incentivare la tecnologia, l'industria e la tecnica al servizio del popolo iraniano islamico volendo attuare una terziarizzazione di ampi settori dell'economia nazionale.
Fronte della Stabilità della Rivoluzione Islamica: L'organizzazione politica che tiene effettivamente in pugno l'Iran, islamista e ultra-conservatore, composta dai fondamentalisti musulmani che crearono la Repubblica Islamica nel 1979.
Associazione dei Chierici Combattenti: Anche questo partito nato alla fine degli anni '80 è un fronte politico islamista ma moderato (il più di tutti), riformista e si dichiara centrista.
Partito Islamico del Lavoro: Partito nazionalista populista e riformista sorto nel 1996, principale organizzazione che si è sostituita ai sindacati (scomparsi) per i diritti dei lavoratori in tutto l'Iran.
Ed ecco i principali partiti politici iraniani all'estero:
Popolo dei Mujahedin d'Iran: Partito marxista-islamico rivoluzionario, nonostante il suo passato anti-capitalista oggi si dichiara democratico e secolare e lotta per un Iran laico e progressista ma con venature ancora fortemente comuniste che sono unite alla religione islamica. Venne fondato nel 1965 in Francia in lotta contro Reza Palhavi e successivamente contro il regime teocratico.
Fronte Nazionale: Il maggior partito occidentalista iraniano, a questo partito apparteneva Mossadeq, venature socialdemocratiche, secolare e nazional-liberale.
Partito Costituzionalista d'Iran: Partito monarchico costituzionalista che vorrebbe un referendum istituzionale per decidere se restaurare la monarchia o confermare una repubblica democratica, di orientamento liberal-democratico, è uno dei partiti ritenuti più nocivi dal governo teocratico.