Originariamente Scritto da
Ivan
Mail antisemita a Pacifici, scatta la revoca
dei domiciliari per un creatore del sito nazi
Sotto accusa «Stormfront», il blog che inneggiava all'odio razzista bloccato dalla Procura tre mesi fa
L'indagine di Polizia Postale e Digos
ROMA - Ha violato il divieto di comunicare attraverso il web. Per questo motivo, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica, Luca Tescaroli, il Gip Castaldo ha disposto la revoca del regime degli arresti domiciliari e, contestualmente, la custodia cautelare in carcere per Mirko Viola. Il giovane era coinvolto nell’indagine sul sito neonazista «Stormfront», poi oscurato all’esito delle indagini della Digos di Roma e della Polizia Postale: era stato condannato in primo grado lo scorso giugno alla pena di due anni e otto mesi di reclusione, per aver promosso e diretto un movimento di estrema destra, finalizzato all’incitamento, alla discriminazione ed alla violenza per motivi razziali ed etnici.
TEMPESTA SU INTERNET - Alla base della decisione dell’autorità giudiziaria, ci sono alcune e-mail inviate da Viola alla società datrice di lavoro. L’8 aprile scorso poi, l'uomo, con modalità ancora in corso di accertamento da parte della Polizia, nello stesso giorno in cui veniva emessa la condanna a suo carico, aveva anche spedito una cartolina al Presidente della Comunità ebraica Pacifici, con una citazione delle «Elegie» di Properzio testo scritta in latino, con il quale si sottolineava la superiorità delle leggi «indotte dal sangue» rispetto a quelle applicate dalla giustizia.
ODIO NEONAZI - Con Viola, ad aprile scorso, erano stati condannati per gli stessi reati altri tre componenti del gruppo, ritenuti responsabili di aver organizzato e poi strutturato il gruppo sul territorio, alimentando i contatti ed il proselitismo attraverso il web. I creatori della sezione italiana del sito internet neonazista Stormfront sono stati condannati in primo grado per incitamento all'odio razziale.
LA PENA PIU' SEVERA - La pena più severa è stata pronunciata nei confronti di Daniele Scarpino, 24 anni, ideologo del gruppo, condannato a 3 anni. Altri due, Diego Masi e Luca Ciampaglia, invece sono stati condannati a 2 anni e 6 mesi mentre Mirko Viola aveva ricevuto una sentenza di 2 anni ed 8 mesi. Ultimo tassello, gli arresti domiciliari scattati per Viola, eseguiti dagli agenti delle Digos di Roma e Milano e dalla Polizia Postale: il giovane è stato poi trasferito presso la casa circondariale di San Vittore. Nel corso della perquisizione eseguita presso l'abitazione milanese dove Viola si trovava già agli arresti domiciliari, è stato rinvenuto e sequestrato materiale informatico.
Redazione Roma Online
15 giugno 2013 | 16:29