Un Re a New York (1957)

[Cattivo]

« Tra le più comuni seccature della vita moderna vanno annoverate le rivoluzioni.... »


A causa di una rivoluzione nel suo Paese, Re Igor Shahdov (Charlie Chaplin), sovrano di uno Stato europeo, è costretto a partire per l'esilio. Arriva a New York quasi senza soldi e senza più i suoi titoli, rubati dal suo stesso Primo Ministro. Egli cerca di contattare la Commissione per l'energia atomica, per le sue idee sull'utilizzo utopistico del nucleare.
Ad una cena, ripreso in diretta in televisione senza saperlo rivela di aver avuto qualche esperienza in teatro. Alla fine è assunto per girare degli spot televisivi, ma non gli piace l'idea, che tuttavia accetta per guadagnare un po' di soldi.
Invitato a parlare in una scuola di idee progressiste, conosce Rupert Macabee, direttore del giornale scolastico e bambino di dieci anni coi genitori comunisti. Shahdov viene successivamente sospettato come comunista e dovrà affrontare alcune udienze di Joseph McCarthy. Egli viene assolto da tutte le accuse e decide di seguire la sua Regina in esilio a Parigi per una riconciliazione. I genitori di Rupert vengono incarcerati e le autorità costringono il figlio a rivelare i nomi degli amici dei genitori.
Con gravi sensi di colpa, Igor Shahdov aiuta e consola il piccolo Rupert, denunciando il trattamento che hanno subito i suoi genitori e dicendogli che la "paura anti-comunista" è un mucchio di sciocchezze, ed infine lo invita in Europa coi suoi genitori.

[Segesto II]

C'e' molto di autobiografico, per chi non lo sapesse lui fu costretto a ritornare in europa perche' presunto comunista. Negli stati uniti il film fu' censurato fino agli anni 70 se non ricordo male. Guardabile, nulla a confronto coi suoi capolavori. Sono un fan di Chaplin, ho letto la sua autobiografia e biografia piu' importante