Genovese ucciso in Siria
"Già indagato" per terrorismo
Il giovane è Giuliano Delnevo, 23 anni: da cinque anni si era covertito assumendo il nome di Ibrahim. Dopo aver abitato in Castelletto con il padre si era trasferito in Centro storico con la madre, ma da alcuni mesi era sparito. La Procura: era stato indagato per reclutamento ai fini di terrorismo, con altre persone "non genovesi". In Siria sarebbe entrato nel 2012. Sconcerto nella comunità islamica: "L'abbiamo visto ad alcuni incontri, ma non sapevamo nulla di questa sua decisione".
di DONATELLA ALFONSO e BRUNO PERSANO
Un ragazzo genovese di 23 anni, Giuliano Delnevo, è morto durante i combattimenti in Siria tra le truppe fedeli ad Assad e la guerriglia sunnita, alla quale il giovane, convertitosi all'Islam, si sarebbe unito nei mesi scorsi. Secondo la notizia, riportata sull'edizione di oggi de Il Giornale, l'identità del giovane è stata confermata dal passaporto italiano trovato nelle sue tasche.
La Procura di Genova, che ha aperto un fascicolo dopo avere ricevuto un'informativa dalla Digos sulla vicenda, ha reso noto che il giovane era stato già indagato per reclutamento ai fini di terrorismo. Oltre a Delnevo, per lo stesso reato e quindi nello stesso fascicolo aperto dalla Procura Distrettuale di Genova "ci sono altri soggetti non genovesi". Lo ha confermato il procuratore distrettuale di Genova Di Lecce.
Secondo quanto appreso, il fascicolo, affidato al sostituto procuratore Silvio Franz, è aperto da tempo e le indagini sull'attività ipotizzata come reato vanno avanti da mesi.
Giuliano, che aveva 23 anni e che dopo la conversione all'Islam aveva assunto il nome di Ibrahim, fino a un paio d'anni fa viveva con il padre in corso Paganini, nel quartiere di Castelletto, nel centro di Genova. Poi si era spostato a casa della madre, in piazza San Bernardo, nel Centro Storico. La sua conversione all'Islam risale al 2008; tra gli inquilini del palazzo di Castelletto ancora si ricorda la sua trasformazione esterna, prima negli abiti e poi con il farsi crescere la barba tradizionale degli islamici più ortodossi.
In San Bernardo, uno dei centri della movida genovese, Giuliano/Ibrahim era stato visto fino a qualche mese fa, come nella sala di preghiera di vico Amandorla, che il giovane frequentava.
Secondo quanto appreso da fonti istituzionali, Giuliano-Ibrahim era andato in Siria verso la fine del 2012 anche se contatti, e forse un suo reclutamento, era avvenuto in Italia a metà 2012. Gli inquirenti stanno lavorando per capire se Ibrahim Delnevo sia stato addestrato in Italia.
Sconcerto nella comunità islamica genovese, dove non mancano gli italiani di tutte le età che hanno scelto di abbracciare il Corano. "Non veniva a pregare nel nostro centro, ma ricordo di averlo visto a qualche nostro incontro, perchè era vestito come un Sufi" ha detto Salah Hussein, l'imam: l'abito dei Sufi è infatti una lunga tunica bianca e il kizil bas, il copricapo a cono. Quello degli islamici europei che vanno a combattere in Asia, ha aggiunto l-imam, non è certo un fenomeno diffuso, neppure qui in Liguria, è una scelta forte, che fanno in pochi. Tanto più è difficile da fare nel caso della Siria, dove c'è molta confusione, non si capisce bene dove stia la verità e sembra che ci sia del marcio da entrambe le parti. Il mio augurio è che finisca al più presto questa guerra che ha già fatto tante vittime innocenti".
"Penso di averlo visto sei-sette mesi fa per l'ultima volta: mi aveva parlato di una sua missione umanitaria in Turchia. Ma a nessuno aveva mai parlato di pensare di andare a combattere" racconta Alfredo Maiolese, a lungo portavoce della comunità, che si dice "molto scosso" per la notizia.
Secondo quanto appreso Giuliano-Ibrahim si era convertito quattro anni fa e solo di recente avrebbe maturato la decisione di combattere. Tra le foto postate di recente sulla sua pagina Facebook - dove come immagine del profilo c'è il logo del Kavkaz Center, un'agenzia di informazione fondamentalista cecena - appare la foto di Abd Allah Yusuf al-Azzam, il fondamentalista al quale si ispirò Osama bin Laden e al quale al Qaeda ha intitolato alcuni suoi gruppi militanti.
(18 giugno 2013) © Riproduzione riservata
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