Krugman dice:
"In molti casi "riforme strutturali" è il codice per eliminare i diritti dei lavoratori e / o tagliare drasticamente le prestazioni sociali."
Vero.
"quando una frase fatta diventa parte di quello che dicono le VSP (Very Serious People) proprio perché suona "serio", è tempo di smettere di usare tale frase, per obbligare tali persone a spiegare cosa vogliono davvero dire. Nel contesto USA, “riforma del sistema di assistenza” è una frase da VSP , voglio dire, chi può essere contrario alle riforme? Ma c’è un abisso tra il tentativo di superare il pagamento dei medicinali di base – una riforma che appoggio – e, per esempio, innalzare l’età per la copertura Medicare, che sarebbe una politica terribile. Queste proposte non dovrebbero avere lo stesso nome."
Condivisibile, imo.
"Ma la cosa principale da dire sulle "riforme strutturali" in Europa è il ruolo che esse svolgono nella discussione sulle politiche macroeconomiche. Invece di riflettere sul fatto che l’Europa sta sprofondando nella depressione da cinque anni, e ha chiaramente bisogno di meno austerità e di una più aggressiva espansione monetaria, i soliti sospetti cominciano a parlare della necessità di una riforma strutturale. E la mia sensazione è che questo parlare di riforme sia diventato in pratica non tanto una richiesta di azioni specifiche, quanto una scusa per non confrontarsi con la realtà del disastro macroeconomico, e un modo per evitare di discutere circa la responsabilità della Germania e della BCE, in particolare, di contribuire a porre fine a questa catastrofe."
Personamente non trovo assolutamente nulla da ridire su queste affermazioni di Krugman, che mi sembrano assolutamente veritiere. Poi vabbè, ognuno la pensa come vuole, figurarsi se si possono convincere i liberisti... del resto nemmeno io mi farei convincere dalle loro argomentazioni.