E' stato isolato il DNA della forma medievale del Mycobacterium leprae, il microrganismo della lebbra. La sequenza ha rivelato che il patogeno è cambiato poco negli ultimi mille anni. La lebbra è stata molto comune nel Mediterraneo e in Europa almeno fino al XVI secolo. Oggi si registrano circa 225 mila casi di lebbra all'anno, malgrado la disponibilità dei farmaci.
Poiché la lebbra lascia segni indelebili sulle ossa, è stato abbastanza semplice individuare nei cimiteri medievali di Danimarca, Regno Unito e Svezia gli scheletri di cinque malati, vissuti tra il X e il XIV secolo. Quello che ha sorpreso i ricercatori, scrive Science, è l'abbondanza di DNA del microbatterio conservato negli scheletri, forse grazie alle sue caratteristiche biologiche. E' stato quindi possibile determinare la sequenza e confrontarla con quella estratta da pazienti in vita, provenienti da tutto il mondo.
Si è scoperto che la lebbra diffusa nelle Americhe viene dall'Europa e che quella medievale europea somiglia a quella di oggi in Medio Oriente. Questo fa supporre che la lebbra non è scomparsa dall'Europa per una perdita di virulenza, ma per altri motivi, forse per il miglioramento delle condizioni di vita o per la comparsa di altre malattie, come la peste e la tubercolosi.