Originariamente Scritto da
Candido
ricordo molto bene quello splendide ragazze dell'est per cui ogni volta che avevano le mesturazioni era un mezzo dramma, si sentiva l'odore, dovevano usare i metodi delle nostre nonne con dei pannetti da lavare ogni volta oppure era impossibile depilarsi (in ogni caso avevano la pelle chiara ed erano bionde, c'era poco da tagliare), per non parlare dei collant di cui andavano matte, un mio compagno di corso porto' un baule pieno di collant e mutandine (non so come fece a passare la dogana perchè la mia macchina resto' due ore in dogana, i sedili vennero smontati e rimontati, sarà stato un habitué delle dogane e dava qualcosa ai doganieri).
persino la carta dei giornali e dei libri era come la carta igienica, si rompeva quasi solo a guardarla
La mia accompagnatrice mi prego' di andare in un negozio per stranieri dove si pagava solo in valuta per comprarle dei collant e un reggiseno da pagare in marchi dell'ovest mi voleva dare i marchi che aveva pazientemente cambiato da qualcuno in nero, io andai in questo negozio, feci la spesa di cio' che lei chiese piu' qualche altro oggetto e le feci un bel pacco regalo
Una domenica in cui avevamo la giornata libera la mia guida Claudia mi propose di andare a visitare una cittadina medievale a una ventina di chilometri da Weimar (Arnstadt) con la mia auto, che non toccavo mai perchè ogni volta mi fermavano a qualche posto di blocco col mitra puntato e ogni volta mi annoiavo a dover mostrare tutti i documenti e poi mi dicevo che magari se facevo qualche passo falso il mitra lo potevano pure usare.
Comunque quella domenica andammo: dopo soli 10 chilometri, inseguimento di una pattuglia sull'autostrada (un autostrada a lastroni dove la velocità massima era 80 altrimenti spaccavi le gomme) e poi un sacco di domande finchè non mostravo il passaporto col famigerato visto del generale Milch, e li' scatto sugli attenti dei VOPOS, invece la povera guida venne trattata da prostituta "come ti permetti di accompagnarti a questo individuo straniero? E' cosi' che sei stata educata?" poi volarono le parole di "troia" e io a dire ai poliziotti "guardate che non è la mia amante, è solo la capogruppo del mio corso che è tenuta ad accompagnarmi durante le escursioni e questa escursione l'ho decisa io e non lei quindi lei è stata obbligata a venire, non ha deciso lei"
Alla fine i poliziotti scrissero un rapporto contro la ragazza (che non ebbe gravi conseguenze perchè presi tutta la responsabilità) ma lei piangeva "lo vedi? anche per fare 20 chilometri con uno straniero, pensano subito che vogliamo scappare al di là del muro!" era una situazione triste, un sentimento represso di rabbia e di impotenza, io potevo uscire da quella gabbia quando volevo, mentre lei mai e si pensava per sempre, invece un paio d'anni dopo il muro crollo', forse fu quello il motivo che non ci fece andare oltre e non avere una relazione che sarebbe stata piena di difficoltà, Claudia era una ragazza che meritava una storia vera ,seria, non una passatina di un mese e con me sarebbe stato difficilissmo.
Comunque quel giorno misi mano al portafogli e ai marchi dell'ovest e passammo un bellissimo pomeriggio con un pranzo che lei raramente si poteva permettere a base di carne con salsette di funghi che solo loro sanno fare e che non ho mai piu' mangiato cosi' buone, qualche birra e poi il gelato che chiamare gelato è improrio, era piu' un frullato di latte e panna montata con qualche pezzettino di fragole striminzite.
Insomma alla fine della giornata la vidi sorridere e ricordo che mi disse "dopo la laurea (era laureanda in architettura) vado a Berlino Est a lavorare in un negozio per stranieri, almeno li' i collant e e pannolini li trovo, spero proprio che abbia cambiato idea e che sia diventata un' architetto affermata, lo meritava.
Non l'ho mai piu' ritrovata, aveva un cognome molto banale in Germania.