"Persone sepolte senza verificare che siano morte"
In manette una dottoressa che dava l'autorizzazione per la sepoltura senza certificare, con la visita necroscopica prevista dalla legge, la morte dei soggetti. Si indaga su un vero e proprio giro di certificati di morte
Redazione 3 Luglio 2013
1
PESARO E URBINO - Si limitava a firmare un documento di morte "precompilato" e dava l'autorizzazione per la sepoltura senza accertare e certificare, con una visita necroscopica, la morte del soggetto. Con questa accuse una dottoressa di Fano è stata arrestata dalla Guardia di Finanza di Pesaro che, nell'ambito dei controlli sulla spesa sanitaria pubblica, ha allargato le indagini nei confronti di alcuni medici che si occupano di "ispezione cadaverica".
Le investigazioni svolte hanno dimostrato che, in almeno due casi, la dottoressa arrestata non ha effettuato nessun riscontro sui cadaveri prima della sepoltura. Un impresario funebre, poi, forniva alla professionista la documentazione necessaria che il medico si limitava a firmare. A quel punto, il cadavere era pronto per essere tumulato senza essere stato prima ispezionato, come previsto dalla norma, e con il rischio di una diffusione di malattie infettive.
I militari del Nucleo di Polizia Tributaria stanno indagando su un vero e proprio giro di certificati di morte della specie, che interessa tutta la provincia di Pesaro e Urbino. La dottoressa arrestata, per il reato di falso ideologico in atto pubblico, rischia una pena detentiva fino a sei anni.