Massacro di Gorgo,tutto da rifare. Naim Stafa potrebbe tornare libero

[Roatta Mario]

Massacro di Gorgo, tutto da rifare
Naim Stafa potrebbe tornare libero

La Corte di Cassazione accoglie il nuovo ricorso, riparte il processo:se entro marzo 2014 non ci sarà una sentenza definitiva scadranno i termini di carcerazione preventiva

GORGO AL MONTICANO – La Corte di Cassazione accoglie il nuovo ricorso dei legali di Naim Stafa, l'ideatore dell'assalto alla dependance dove furono trucidati i coniugi Guido e Lucia Pelliciardi la notte del 21 agosto 2007, condannato all'ergastolo nei primi due gradi di giudizio. Si riparte dalla corte d'assise d'appello di Venezia con un nuovo processo minato da quella che dovrà essere una corsa contro il tempo. Se entro marzo 2014, infatti, non ci sarà una sentenza definitiva per il 39enne albanese potrebbero aprirsi le porte della cella per scadenza dei termini di carcerazione preventiva. La nuova sentenza della Suprema Corte è arrivata a tarda sera mercoledì con un doppio verdetto: respinto il ricorso di Alin Bogdaneanu, il 25enne romeno considerato il basista della banda, condannato a 18 anni di carcere.
Per lui la sentenza è così diventata definitiva. La Corte ha invece accolto il ricorso di Stafa, che per gli inquirenti è stato l'ideatore della rapina messa a segno dall'amico e connazionale Artur Lleshi, suicidatosi in carcere pochi mesi dopo il delitto. La Corte ha accolto il ricorso sulla contestazione da parte dei giudici dei primi due gradi di giudizio, dell'aggravante soggettiva della crudeltà e dei futili motivi. I giudici della Corte d'Assise d'Appello di Venezia dovranno ripartire da qui. Ma i tempi dovranno essere rapidi. Il 4 settembre prossimo infatti, scadrebbero i 6 anni di carcerazione preventiva per Stafa, prorogati a marzo in seguito alla sospensione dei termini intervenuta nel 2012 quando i legali delle difese avevano chiesto alla Cassazione di spostare il processo a Trento. Restano quindi pochi mesi per arrivare ad una sentenza definitiva, in assenza della quale Stafa potrà tornare in libertà. Uno scenario che amareggia e angoscia il figlio delle vittime Daniele Pelliciardi.
Milvana Citter

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