I link di cosa scusami? Ti ho detto che il procedimento penale a suo carico è aperto ma che non mi risulta essere stato rinviato a giudizio....di cosa dovrei linkarti? Il fatto dei 18 mesi di indagini preliminari è una cosa di semplice CPP, quindi se i fatti sono di Marzo\Febbraio 2012 siamo eventualmente in dirittura di arrivo per l'eventuale chiusura delle indagini...e rinvio a giudizio od archiviazione se necessario.
Da quanto leggo però la cosa potrebbe essere confluito nell'indagine che lo vede con Mora già alla sbarra...e quindi fra 9 giorni vedremo la sentenza. Se vuoi i link di questo eccoli
Processo Ruby bis, il 19 luglio la sentenza per Fede, Mora e Minetti - Il Sole 24 ORE
"La disperazione più grave che possa impadronirsi di una società è il dubbio che vivere onestamente sia inutile" (Corrado Alvaro)
ma siamo tutti così sicuri che ai festini Fede non trombava mai?
lo rimpiangerete, Renzi, KOGLIONI
questo non possiamo saperlo .. l'unica notizia certa è che lui fosse quello incaricato dal Sovrano di passare lo straccio e spegnere la luce quando il bunga bunga finiva e le orgettine se ne tornvano a casina loro accompagnate dal Ragionier Spinelli per la consegna delle valigie con il cash per le ragazze ... sai erano aiutini per far loro terminare gli studi .. il papi ci tiene che le bambine abbiano il loro bravo pezzo di carta .. fosse anche solo quello di igienista dentale ma qualche titolo per quando la bellezza sfiorirà ...
dai tontolino non cambiare discorso!
il tuo socio ha postato un articolo dove si parlava della presunta evasione fiscale per affermare la disonetà di Fede .. articolo che risale al 2012 per cui gli ho chiesto quali fossero le novità al riguardo delle quali, dalla tua risposta, mi sembrava tu sapessi qualcosa invece ora cambi discorso perchè non sai un cazzo di niente!
Originariamente Scritto da fiume sand creek
ROMA - Voleva depositare su un conto svizzero due milioni e mezzo in contanti. Ma i funzionari di banca avrebbero rifiutato di accettare l'operazione, non avendo garanzie sulla provenienza dei soldi. Una vicenda che appare senza precedenti e sulla quale hanno avviato verifiche l'Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza. Protagonista è il direttore del Tg4 Emilio Fede, già indagato per favoreggiamento della prostituzione per le feste organizzate nelle residenze dell'ex capo del governo Silvio Berlusconi e per concorso in bancarotta fraudolenta dalla magistratura milanese con l'agente dello spettacolo Lele Mora, tuttora detenuto proprio per l'inchiesta sul fallimento della sua società «Lm management» che per anni ha gestito l'immagine di numerosi personaggi dello spettacolo. E, si è scoperto poi, serviva a reclutare le ragazze da portare ad Arcore e a Villa Certosa.La segnalazione è arrivata in Italia alla fine dello scorso gennaio. A chiedere l'intervento delle autorità di controllo è stato un dipendente della banca che evidenzia un episodio risalente alla fine di dicembre, circa tre mesi fa. Nella denuncia racconta che Emilio Fede, accompagnato in macchina da un'altra persona, si è presentato presso la filiale dell'istituto di credito di Lugano con la valigetta piena di contanti, ma che è dovuto rientrare in Italia perché i responsabili della banca non hanno ritenuto opportuno accettare la somma. Una decisione presa, presumibilmente, tenendo conto dei problemi avuti in precedenza con i magistrati italiani e della necessità di fornire spiegazioni.
Nonostante le autorità svizzere abbiano sempre assicurato la massima collaborazione in ambito giudiziario, gli istituti di credito preferiscono mantenere alto il livello di riservatezza per proteggere i propri clienti. Dunque è possibile che dopo il clamore mediatico suscitato dalle vicende che hanno coinvolto Fede nei mesi scorsi abbiano deciso di respingere le sue richieste. Pur di fronte a un investimento molto alto.
La scorsa estate, dopo una richiesta di rogatoria sollecitata dai pubblici ministeri lombardi Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci era stato infatti interrogato il funzionario della Bsi di Lugano Patrick Albisetti, l'uomo che si era occupato di gestire i depositi di Mora e le richieste di contanti dello stesso Fede.
In quell'indagine il giornalista è stato accusato di aver trattenuto per sé un milione e duecentomila euro dei 2 milioni e ottocentomila che Berlusconi avrebbe fatto avere a Mora attraverso il suo tesoriere Giuseppe Spinelli. Una «cresta» che il direttore del telegiornale di Rete4 ha sempre cercato di negare, sia pur con scarso successo di essere creduto.
Albisetti aveva rivelato che nell'aprile 2010 Fede si presentò in banca e chiese di prelevare 500 mila euro, ma gliene furono consegnati soltanto 300 mila e fu costretto ad aprire un conto dove depositare gli altri 200 mila che lui avrebbe poi provveduto a ritirare dopo qualche settimana.
Quel deposito era stato denominato «Succo d'agave» e quando i pubblici ministeri gli chiesero spiegazioni su quel deposito Fede fornì una versione poco comprensibile: «Io non avrei voluto aprirlo perché per me avere un conto all'estero era un rischio e un fastidio». Qualcuno lo aveva obbligato? Ora ci sono questi altri soldi comparsi in Svizzera. Dopo aver ricevuto la segnalazione sono stati avviati i controlli sugli spostamenti del giornalista per verificare che fosse proprio lui ad aver chiesto di effettuare l'operazione, ma soprattutto per scoprire l'origine del denaro. Da chi li ha avuti? E ne ha denunciato il possesso al fisco? Chi c'era con lui in quell'auto nel viaggio da Milano a Lugano? A questi interrogativi dovranno rispondere gli investigatori delle Fiamme Gialle che poi, in caso di mancata dichiarazione, dovranno inoltrare gli atti alla magistratura per i reati di evasione fiscale e tentata esportazione di capitali all'estero visto che la somma supera la soglia consentita per la semplice segnalazione amministrativa.
In passato Emilio Fede aveva sostenuto che ad occuparsi del suo conto era una sua amante cubana che era stata incaricata di prelevare la somma e portarla in Italia. Una versione ritenuta «non credibile» dai magistrati.
Fiorenza Sarzanini
fsarzanini@corriere.it
Fonte: Fede, la Svizzera respinge 2,5 milioni di euro - Corriere.it
L'onestà di Emilio Fido è un faro che illumina le menti dei berluscocosi.
Ultima modifica di Amalie; 10-07-13 alle 21:54
“Nel contratto con Mediaset iniziato il primo giugno c’è autista, casa, ufficio e ventimila euro netti al mese ma neppure un euro di buonuscita dopo 24 anni. E devo fare un programma. Un contratto dignitoso, mi avrebbero dovuto dare molto di più dopo quello che ho dato all’azienda”.Lo dice Emilio Fede, ex direttore del Tg4, a La Zanzara su Radio24. “Ventimila euro al mese sono niente per quello che ho fatto – dice ancora Fede – mica sono stato lì a rubare. Non è che navigo nell’oro, non ho un appartamento di lusso. Non trasformiamo ventimila euro in un fondo ricchezza. Non significa essere ricchi e poi un po’ di soldi li passo a mia moglie e a mia figlia. Non è un contratto sontuoso”. Ma sono una bella cifra, dicono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo. “Ma non ditemi che sono la ricchezza – risponde Fede – io ho lavorato per sessant’anni fino a 81 anni, e nell’ultimo periodo senza prendere un giorno di ferie”. “Le prostitute? E’ un lavoro che va legalizzato, di sicuro guadagnano più di me”.In relazione al movimento politico che vuole creare, dichiara: “Voglio fare un movimento, non un partito. E quando vedo che tutti fanno le liste e i politici si ripresentano senza aver risolto le cose allora ho pensato: adesso faccio qualcosa anch’io. E mi piacerebbe avere in lista Roberto Saviano, sì proprio lui. L’ho sempre criticato ma è uno che vale. Lo vorrei con me”. “Cosa farei? Legalizzerei la prostituzione, bisogna tornare alle case chiuse, per evitare lo squallore di quello che si vede in giro. Bisogna che le prostitute paghino le tasse, di sicuro guadagnano più di me”. “E poi farei una grande battaglia contro l’accanimento terapeutico”. Poi Emilio Fede parla di Lele Mora, coinvolto con lui nel processo Ruby: “Sono contento che sia uscito dal carcere anche se con me non si è comportato molto bene. Ho visto che la dieta imposta gli ha fatto bene, è diventato un bel ragazzo. Io mi vorrei riconciliare ma non posso chiamarlo perchè siamo coimputati. Lo chiamerei subito se potessi. Le cose che ha detto me le spiegherà, ma io l’ho già perdonato. Gli mando un abbraccio: “Gabriele, tu lo sai che siamo amici“.
Fonte: Emilio Fede: una prostituta guadagna più di me | DavideMaggio.it
A questo punto la domanda sorge spontanea:
rattasi di affermazione basata su ipotesi arbitrarie o su diretta conoscenza dell'argomento esposto?
un aspirante suicida a 80 anni farebbe comunque solo relativamente pena. come hanno detto altri prima e meglio di me, sulla coscienza devono pesare i giovani che hanno più futuro che passato e ciononostante non trovano buone ragioni per vivere.
d'altro canto vogliamo pur dire che chiunque di noi avesse messo in atto la metà delle storture che fede ha al suo attivo, si sarebbe tolto la vita da tempo?
con noi intendo le persone oneste, cioè tutti i qui presenti.
Ultima modifica di v!olet; 10-07-13 alle 22:15
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