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    Predefinito demistificazione riguardo la nascita e il finanziamento del NSDAP

    Carissimi lettori di "Socialismo Nazionale" di termometropolitico, ho tradotto dall' inglese all' italiano un articolo riguardante la nascita e le fonti finanziarie del NSDAP e di Hitler, che smonta un pò alcuni luoghi comuni. Dalla stessa autrice di un altro articolo già da me tradotto, quello sul carattere multi-etnico del nazionalsocialismo della fine.
    Buona lettura. (ingrandite lo zoom se i caratteri sono troppo piccoli)
    Ultima modifica di Avanguardia; 11-07-13 alle 19:10
    FASCISMO MESSIANICO E DISTRUTTORE. PER UN MONDIALISMO FASCISTA.

    "NELLA MIA TOMBA NON OCCORRE SCRIVERE ALCUN NOME! SE DOVRO' MORIRE, LO FARO' NEL DESERTO, IN MEZZO ALLE BATTAGLIE." Ken il Guerriero, cap. 27. fumetto.

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    Predefinito Re: demistificazione riguardo la nascita e il finanziamento al NSDAP

    Demistificazione riguardo la nascita e il finaziamento del NSDAP
    V.C. Clarke

    Cosa esattamente il NSDAP (Partito nazionale socialista dei lavoratori tedeschi) rappresentò e chi furono i suoi membri fondatori? Come e perché Adolph Hitler trasformò il partito da un modesto partito proletario espressione del mondo del lavoro in una macchina politica in grado di volare alto che ottenne l’ assoluto potere in Germania? Noi risponderemo a queste domande in questa introduzione. Ma prima, inizieremo con una disamina delle prime fasi del NSDAP e del suo processo di reclutamento. Bisogna capire come questo processo si allargò se si è propensi a capire la posizione del NSDAP su giudaismo e massoneria come pure il prevalente ordinamento sociale e politico del tempo. Naturalmente, noi riveleremo altri dei più importanti aspetti del suo primo sviluppo, il che necessità di un considerevole lavoro di disfacimento dei miti su Hitler, inclusa l’ identità di chi gli forni denaro in quel periodo.
    Triumvirato: conduzione, sviluppo, unità.
    Adolph Hitler, contrariamente a come amava dipingersi e a come lo dipingevano gli altri, non era povero – perlomeno non al punto di aver prosciugato i suoi risparmi e i suoi diritti acquisiti girovagando a Vienna. Molti storici hanno scritto che Hitler semplicemente viveva alla giornata perdendo sia tempo che denaro, ma nel fare così essi non tengono conto delle esperienze di Hitler e dell’ “educazione di vita” che più in là giocò un ruolo così importante nello sviluppo e nella direzione del Socialismo Nazionale come pure della Seconda Guerra Mondiale. Lo sviluppo e la direzione di tutte e due le cose possono essere fatte risalire dalle esperienze di Hitler in questa anni “buttati”.
    Hitler, come tanti altri ragazzi e donne tedeschi del suo tempo, cadeva dallo status di classe media in quello di “misero proletariato”. Questo fu qualcosa che il giovane Hitler rifiutò di accettare. Lui fu profondamente amareggiato dalle sue esperienze di Vienna, che aveva offerto false promesse di prosperità e speranza ai giovani con abbastanza volontà e talento. La prevalente contraddizione della Vienna di quel periodo in cui crebbe fece sorgere in lui un bruciante desiderio di cambiare queste circostanze, che è precisamente quello che fece dopo il 1933. Hitler fu così pieno di risentimento nei confronti di una società fondata sul dominio di classe quale era quella di Vienna, dell’ Austria e dell’ Europa in generale, che uno dei suoi obiettivi chiave durante tutti gli anni della pace quanto della guerra fu la costruzione di un sistema fondato sul merito. Un sistema fondato sulla condizione di nascita non era quello che gli interessava. Ciò che gli interessava era un sistema fondato sul talento, sulla lealtà, sull’ affidabilità e sulla forza d’ animo, considerevolmente nell’ affrontare le avversità e le incertezze. Hitler fu abile nel vincere le più radicate barriere di classe in due modi distinti:
    1. lui reclutava sia uomini che donne di tutte le classi sociali e di conseguenza accordava i suoi discorsi e disposizioni verso ognuno, in funzione della sua condizione sociale.
    2. lui soppiantò la valutazione sullo status economico con quello razziale.

    Guardiamo al primo punto. Hitler necessitava del più largo spettro della società tedesca che potesse ottenere, così questo comportava che lui aveva bisogno di appellarsi a uomini, donne, giovani, vecchi, benestanti, poveri, occupati e disoccupati indifferentemente. Le donne furono tra i più ferventi e devoti sostenitori di Hitler nei primi anni. Così lo furono i lavoratori a paga bassa, i piccoli imprenditori e i nobili stranieri, analogamente agli immigrati “Russi Bianchi” che sognavano il ritorno della Monarchia russa. Essi aiutarono Hitler con colloqui, connessioni con le elites e il mondo imprenditoriale e con supporto monetario, gran parte del quale finì per essere garantito sotto forma di prestiti. Hitler necessitava degli industriali così come degli operai, delle elites e degli stranieri privi del diritto di voto. Dal momento che il suo obiettivo era di migliorare le condizioni di tutti i tedeschi etnicamente intesi delle classi sociali inferiori, lui doveva convincere i tedeschi nel loro insieme, il che richiedeva una strategia di approccio interclassista. Quando lui si incontrava e parlava con conti, duchesse, e altri membri della passata nobiltà, lui si poneva nei loro confronti in maniera nobiliare. La sua etichetta, i suoi discorsi e le sue maniere si dimostrarono impeccabili in siffatta compagnia. Quando lui si incontrava o parlava con industriali, come Fritz Thyssen, adattava il suo comportamento e le sue maniere in modo da sposare le paure e le speranze della Germania industriale. Nel contempo lui era attento ad attenuare il suo linguaggio socialista in una compagnia del genere, così che gli industriali non lo avrebbero confuso per un comunista-marxista. Lui doveva convincerli che avrebbe sconfitto il comunismo marxista e sorretto la loro base di potere nell’ industria di fronte a crescenti masse di lavoratori sottopagati, disillusi, che si sentivano ingannati e sfruttati dall’ industria tedesca. Ogniqualvolta le cose andavano male economicamente, i lavoratori risentivano di tagli ai benefici e ai salari. Essi accusavano gli industriali, ma Hitler diceva che anche gli industriali stavano soffrendo: molti di loro andarono in bancarotta durante il periodo dell’ inflazione così pure durante la Grande Depressione. Le paralizzanti riparazioni di Versailles avevano costretto la maggioranza degli industriali e degli esportatori tedeschi in una posizione economica insostenibile, che si ripercuoteva sui lavoratori tedeschi. Ciò significava che Hitler doveva come minimo accennare ad un riarmamento della Germania, che stava di nascosto avvenendo in qualche modo. Dall’ altro lato, Hitler doveva promettere ai lavoratori, la sua esclusiva più larga e principale base del suo supporto in pressoché ogni aspetto negli anni di costruzione del partito, che mai avrebbe permesso allo Stato o al mondo dell’ industria di sfruttarli o di continuare a trattarli come degli automi. Noi possiamo vedere che bilanciare i desideri e le esigenze di questi 3 settori chiave di una Germania basata sulle distinzioni di ceto era lontano dall’ essere semplice. Ma Hitler lo fece, e quasi senza spargimento di sangue (in confronto alle rivoluzioni comuniste in Russia e nell’ est europeo).
    Adesso veniamo al secondo punto: Hitler doveva riportare successo tramite un’ ideologia unificante per le genti germaniche. Questo obiettivo sembra semplice in retrospettiva, poiché la Germania era una società omogenea secondo gli standard di oggi. Comunque, questo non corrispondeva alla realtà percepita in Germania allora. La Germania poteva essere stata razzialmente omogenea, ma gli antagonismi di classe erano così profondamente radicati che pochi semmai delle elites e dei nobili tedeschi erano interessati a condividere potere politico e sociale con i tedeschi delle classi basse e medie. I Junker (i signori delle proprietà terriere) trattavano i loro braccianti (servi) come cittadini di seconda o terza classe e ordinavano loro di smettere di lavorare e andarsene se essi osavano votare contro i loro datori di lavoro latifondisti. Secondo le ricerche di James e Suzanne Pool, molti degli Junkers, noti come amici di von Hindenburg, rifiutavano di smettere di vivere secondo l’ ordinamento feudale, il che alimentava il crescente scontento di massa per la monarchia. Questa situazione favoriva solo gli interessi dei repubblicani e dei massoni, entrambi ritenenti la fine della monarchia come una cosa buona. Noi discuteremo le loro motivazioni più tardi. Per adesso è sufficiente dire che le loro motivazioni erano lontane dall’ essere benevolenti. Le divisioni sociali in Germania avevano la meglio su ogni sorta di solidarietà etnica o razziale. Non senza sorpresa, uno riscontra che l’ aspirazione a unire tutti i tedeschi come compatrioti razziali era un desiderio condiviso quasi interamente tra le persone delle classi più basse e quelle medie, e anche molti tedeschi di ceto medio facevano ogni cosa che potevano per tenersi stretto il loro stile di vita borghese, anche se ciò significava tenere le classi più basse oppresse. Come si può vedere, l’ obiettivo di Hitler era tutt’ altro che semplice. Come, allora, Hitler unì i tedeschi? E in che misura riuscì? Hitler unificò i tedeschi invocando un concetto ideologico analogo alla Romanità dell’ Italia, come esposta da Benito Mussolini. Il concetto di Hitler fu il Nordicismo: la basilare, semplificata premessa di questa concezione è che tutte le genti germaniche sono unite dalla loro componente razziale Nordica, e poiché sono unite da questa comune “anima razziale” o componente di sangue, come potrebbero essi combattersi o essere divisi? Mentre una così unificante idea suonava realizzabile e ragionevole per molti, nondimeno alcuni resistettero. I Junker, la nobiltà del passato, e molte altre elites dell’ imprenditoria tedesca vedevano Hitler niente di più che un ex-caporale di umili origini che non aveva fatto strada data la sua educazione piccolo borghese (strato più basso della classe media). Hitler riuscì solo in parte a unire tutti i tedeschi come Volksgenossen. La sua mancanza di completo successo a questo riguardo, un obiettivo irraggiungibile di sicuro, in futuro si dimostrò essere la sua rovina. Le persone delle classi elitarie tra i comandi dell’ esercito fecero un danno incommensurabile ad Hitler e ai suoi sforzi bellici, ma la storia dei loro tradimenti e sabotaggi va oltre lo scopo di questa trattazione.
    Potrebbe Hitler aver avuto maggiore successo se fosse stato più razzialmente inclusivo da prima? Non necessariamente. Mussolini, diversamente da Hitler, non era razzialmente esclusivista in ogni aspetto e spese una grande quantità di energia e tempo cercando di guadagnare alla causa fascista i non italiani. Lui fu largamente fallimentare, specialmente in Etiopia – questo a dispetto del fatto che aveva concesso l’ addestramento di Etiopi come piloti (prima che lo divenissero anche i Tuskegee Airmen) e promesso agli Etiopi uno status più alto all’ interno di un Impero Fascista Italiano. Noi possiamo dedurre da questo esempio che se Hitler avesse aperto la mano ai non tedeschi appena agli inizi non avrebbe garantito la vittoria politica e militare del Nazional-Socialismo. Mussolini fece così e la sua mano tollerante fu respinta. Certamente gli USA e la Gran Bretagna non vinsero la Seconda Guerra Mondiale grazie all’ arruolamento di non bianchi, ma perché supportarono e finanziarono la macchina da guerra sovietica e furono decisi a bombardare la Germania indiscriminatamente. In qualche modo, questo ci riporta alla nostra questione principale, quella per cui unificare un corpo di persone, senza pensare se è omogeneo o differenziato, non è un obiettivo facile. Hitler riuscì a convincere solamente le classi basse e medie che il valore razziale deve soprassedere quello di classe (in base alla condizione economica). La maggioranza delle elites tedesche non furono mai convinte dal suo Nordicismo.
    Così, cosa vuol dire tutto questo? Primo, significa che un partito che aspira al successo in un contesto occidentale liberal-democratico deve appellarsi sia agli uomini che alle donne, ai cittadini di tutte le età, e di tutte le classi sociali. Un sensibile e serio leader o partito non può escludere nessuno. Naturalmente tutto ciò dipende dalle condizioni particolari della nazione e dei suoi abitanti, come le politiche di marchio hitleriano e conduzione politica di Hitler si formarono per un specifico tempo, cultura, popolo e luogo. Ciò non fu inteso per essere esportato ma per essere adattato a contesti differenti. Il marchio delle politiche di Hitler fu modellato dopo quello di Mussolini così come anche la leadership del maggiore Austriaco Karl Lueger.
    Secondo, ciò significa che le masse sono più importanti per il successo di un partito rispetto alle elites, a causa del loro peso numerico. Solo le masse hanno il potere di suscitare paure nelle classi più alte minacciando il supporto a partiti ed organizzazioni violente rivoluzionarie, che sono spesso condotte e finanziate da ostili quinte colonne. Il Partito Comunista (KPD) era il solo partito dopo quello di Hitler che evocava genuina paura nelle classi elitarie tedesche. Hitler e il NSDAP non potevano essere ignorati, per la grande ragione che essi, assieme al Partito Comunista, avevano il più largo seguito di massa in Germania allora. Gli industriali non potevano permettersi di irritare o rifiutare seccamente Hitler e il NSDAP; se avessero fatto così, allora i sostenitori di Hitler avrebbero velocemente ingrossato le fila del Partito Comunista o forse lo avrebbero anche detronizzato, come Ernst Rohm e molti membri della SA desideravano fare. Il partito di Hitler era il solo partito nazionalista, non comunista che presentava alle classi medie e basse delle migliori condizioni nella società tedesca. La data abilità di Hitler a mantenere la schiacciante maggioranza dei suoi sostenitori in linea e fedeltà significava che lui soltanto poteva prevenire una transizione sanguinosa, che era cosa la maggior parte dei tedeschi di ceto elevato temeva di più. E questo è esattamente cosa fece. Cosa importante da tenere in mente, comunque, è che Hitler necessitava di una credibile minaccia per mantenere la sua influenza tra le classi alte e la grande imprenditoria. Senza i comunisti che minacciavano di spazzarli via e trucidarli, gli industriali e l’ ex-nobiltà avrebbero avuto poco motivo a parte il patriottismo di supportare Hitler e il NSDAP.
    Terzo, una cittadinanza che desiderava restare unita necessitava di un partito che potesse realizzare ciò. I bavaresi volevano staccarsi dalla Germania e costituire uno stato indipendente. L’ alta imprenditoria reclamava un limite ai poteri degli Junker che sperperavano numerosi salvataggi governativi e chiedevano tariffe commerciali che danneggiavano l’ industria tedesca. I Junker non si preoccupavano se gli industriali avevano sofferto, così tanto che le loro terre erano ancora in loro proprietà legale e potevano vivere uno stile di vita fastoso di lusso a spese dei contribuenti tedeschi. Per mediare tra queste divisioni, Hitler invocò il Nordicismo, che chiamò i tedeschi a riconoscere e valorizzare i loro legami di sangue invece del loro status sociale (basato sulla ricchezza). Tale unificante ideologia diede a Hitler i capisaldi concettuali per sviluppare un sistema basato sul merito: uno poteva ascendere alla cima della società Nazional-Socialista senza riguardo alle finanze personali o di uno dei suoi genitori, perché uno era uguale a tutti gli altri tedeschi dal punto di vista razziale. Il razzialismo tedesco e l’ anti-semitismo di Hitler erano i concetti pratici per portare a termine l’ unità senza classi tra i tedeschi divisi in passato. Hitler utilizzò un simile approccio più tardi con le Waffen-SS. Lui cambiò un concetto organizzativo esclusivamente tedesco (Allgemeine-SS) in un idea multi-etnica, internazionale unendo chiunque partecipasse alla lotta contro il giudeo-bolscevismo, il nemico di “tutte le genti”.
    [IMG]file:///C:/Users/AV/AppData/Local/Temp/msoclip1/01/clip_image002.jpg[/IMG]
    Hitler salutes marching National Socialists in Weimar, October 1930.
    Bundesarchiv, Bild 102-10541 / Unknown / CC-BY-SA [CC-BY-SA-3.0-de (]Creative Commons ? Attribution-ShareAlike 3.0 Germany ? CC BY-SA 3.0 DE, via Wikimedia Commons
    CONTINUA ...
    Ultima modifica di Avanguardia; 11-07-13 alle 19:07
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    Predefinito Re: demistificazione riguardo la nascita e il finanziamento al NSDAP

    Iniziale reclutamento dei membri

    Come un partito con forti radici, il NSDAP si sviluppò organicamente da un insieme di ideologie estreme, essendo stato Adolph Hitler il primario catalizzatore. Ma il NSDAP non sorse partendo da basi proprie; infatti nacque da un partito che aveva già una piattaforma, un nucleo dirigente, e un piccolo seguito impegnato. Si trattava del Partito dei Lavoratori Tedeschi guidato da Anton Drexler. Hitler era a quel tempo incaricato dall’ Esercito di spiare quel partito. L’ Esercito era interessato a 2 cose: inquadrare i nazionalisti per i suoi propri disegni e sradicare i comunisti che minacciavano di trasformare la Germania in un subordinato satellite di Mosca. Gli interessi politici e le abilità discorsive di Hitler condussero l’ Esercito a sceglierlo per questa operazione coperta. Lui prese in simpatia Drexler e molte delle sue idee, così lui finalmente fu arruolato e gli fu assegnata una tessera con il suo nome e numero di appartenenza, una tradizione che Hitler mantenne nel suo NSDAP. Mentre Hitler iniziò la sua carriera politica come propagandista per il partito dei lavoratori, presto vedette i principali problemi del partito: si rivolgeva a un numero troppo ridotto di persone e non era andato oltre a discorsi di combattimento, che erano spesso noiosi. Lui quindi si concentrò nel potenziamento delle sue capacità, che sorpassarono quelle di Drexler, e maturando i suoi progetti per il Partito dei Lavoratori Tedeschi; da qui la nascita del NSDAP. Hitler fu svelto nel capitalizzare le connessioni di Dexer con i ricchi membri della Società Thule. Lui non entrò nella Thule, ma ne richiese la protezione. Questi da soli accrebbero significativamente le potenzialità di quello che era allora il partito di rivolgersi a tedeschi delle classi più elevate, che, a turno, aiutarono le finanze del NSDAP. Dopo aver lasciato l’ Esercito, Hitler mise se stesso nello sviluppo del NSDAP con illimitata determinazione.
    Mentre Anton Drexler e la sua cerchia si concentrarono unicamente nel creare consenso tra i lavoratori tedeschi, Hitler aveva occhi più larghi per un pubblico più vasto. Le sue relazioni con gli immigrati Russi Bianchi, i ricchi membri della Thule, e specialmente Gottfried Feder (economista) e Dietrich Eckart (filosofo e scrittore) si dimostrarono preziose nella sua acquisizione del Volchischer Beobachter (VB) finito in bancarotta. Feder insieme a 2 altri membri della prima ora del NSDAP condivideva 30.000 azioni del VB. Dietrich Eckart riuscì ad ottenere un prestito di 60.000 RM dal generale Ritter Von Epp, un simpatizzante, per l’ acquisto del VB. Il restante dei 120.000 RM del prezzo del giornale venne da un industriale di nome Dr. Gottfried Grandel, che fu convinto dall’ implorazione rivoltagli da Hitler a titolo personale. Eckart forse aiutò inoltre, attraverso Dr. Gutberlet (che impegnò 5.000 RM).

    Secondo le statistiche, i primi sostenitori di Hitler vennero da un ampio insieme di classi sociali, nazionalità e retroterra etnici. Numerosi benestanti immigrati Russi Bianchi, che avevano contatti con la Thule, formarono un alleanza con il NSDAP e secondo quanto si asserisce raccolsero “vaste somme di denaro” per Hitler – secondo una nota ufficiale del 1923. C’ era Henry Ford, che era anti-giudaico e voleva diffondere il suo messaggio a nazioni recettive. Gli agenti personali di Benito Mussolini erano noti per aver preso contatti con membri del NSDAP in Germania, forse in modo da organizzare il trasferimento di supporto finanziario da parte del Duce. La Grande Duchessa russa Vittoria, che era antibolscevica e pro-monarchia, passò soldi ad Hitler. Sir Henry Deterding della Royal Dutch Shell Corporation aveva offerto ad Hitler vaste somme di denaro nel 1931, 1932 e 1933 in cambio della garanzia che avrebbe recuperato in futuro i suoi interessi petroliferi espropriati dai bolscevichi. L’ ammontare fu all’ incirca tra i 30 e i 55 milioni di sterline. Deterding era così filo-tedesco che finì per sposare una signora tedesca nazional-socialista e si spostò anche in Germania. Lui, così come molti altri esponenti dell’ elite tedesca, realizzò che solo una politica estera forte avrebbe assicurato la sopravivenza economica della Germania in un mondo in cui Francia e Gran Bretagna avevano il monopolio di oltre un quarto del pianeta ed erano determinate a distruggere la competitività globale della Germania.

    I tedeschi avevano cercato ogni altra soluzione, inclusa l’ accondiscendenza con le riparazioni di Versailles, di fatto un furto. Questo “trattato” fu infatti concepito con uno solo scopo: la permanente mutilazione della competitività industriale della Germania. Ernst Rohm era un fervente nazionalista che aveva canalizzato finanziamenti dagli ambienti militari verso l’ NSDAP attraverso varie organizzazioni di facciata. La Società Thule, che era un organizzazione pan-germanista e nazionalista, non contribuì fornendo membri al NSDAP ma aiutò a raccogliere molti soldi. I 2 gioiellieri tedeschi Josef Fuss e Herr Gahr supportarono Hitler. Un certo Mr. Poschl, un piccolo imprenditore, supportò Hitler all’ inizio. Quirin Diesel fu un altro dei primi sostenitori che diede piccoli finanziamenti. Oscar Koerner, proprietario di un negozio di giocattoli, analogamente diede soldi al NSDAP. Dr. Friedrich Krohn, un dentista, diede quanto poté. Adolf Muller aiutò il NSDAP a tenere il VB facendo credito prolungato senza fine a Hitler. Ms. Hoffman, vedova di un preside di scuola, contribuì costantemente. Numerosi amici del Generale Ludendorff, un membro della Thule, aiutarono il NSDAP finanziandolo. Un significativo numero di stranieri importanti e di tedeschi nazionali che vivevano o lavoravano in Austria, Gran Bretagna, Cecoslovacchia, Finlandia, Francia, Italia, Olanda, Ungheria, Svizzera, Svezia e America diedero a Hitler soldi, molti dei quali attraverso Winifred Wagner, Kurt Ludecke e nazionalisti ungheresi come Gombos. I membri dei Corpi Franchi tedeschi diedero soldi ad Hitler, e così fecero molti membri dello Stahlhelm. Parecchi interessi imprenditoriali tedeschi legati all’ estrema destra, come Emil Kirdorf del gruppo coperto Ruhrlade, diedero soldi ad Hitler, insieme con molti interessi imprenditoriali che di solito supportavano Alfred Hugenberg (un uomo che cercò di utilizzare Hitler per i suoi fini). C’ era anche il Generale Ritter von Epp, che aiutò Dietrich Eckart e il NSDAP a comprare il VB; il Dr. Emil Gansser che aveva connessioni con ricchi protestanti; l’ Ammiraglio Schroder, un ex comandante di nave; il Barone Sebottendorff, che aveva rapporti con J.F. Lehmann (membro di Thule, finanziere ed editore per la Marina Tedesca) e simpatico agli ufficiali della Marina; Herr Schaffer, che comprò armi per le SA di Hitler; Kurt Ludecke, e tramite lui 2 commercianti di armi ebrei che erano sia: 1) non ignoranti circa l’ identità di Kurt Ludecke 2) non avevano motivo di temere Hitler (d’ altronde eravamo nei primi anni degli anni ’20); probabilmente il Duca di Anhalt e il Conte Fugger; Ernst Hanfstaengl, un ricco laureato di Harvard con numerosi agganci in America e con un po’ di soldi di suo; la ricca Magda Quandt, che sposò Joseph Goebbels e aveva connessioni con l’ elite, Fritz Thyssen, il quale più tardi negò di aver dato sostanziali somme di denaro ad Hitler e Goering, nel 1929 e oltre negli anni ’30, dei quali era un grande estimatore; e così via.
    Nessun Warburg, nessun Rothschilds, nessun Rockefeller. Mentre i Rockefeller indirettamente andarono dentro la sfera finanziaria di Hitler attraverso gli investimenti tecnici della Standard Oil e i Warburg tramite l’ I.G. Farben e la J. H. Stein più in avanti, nessuno diede al Hitler qualsivoglia supporto finanziario prima del 1933. E neanche supportarono o pagarono Hitler in qualsivoglia momento. La storia di Sidney Warburg è pura fabbricazione. Fritz Thyssen e alcuni esponenti dell’ industria pesante legati a Hugenberg, non James Warburg, diedero sostanziali donazioni monetarie nel 1929 (perlomeno 1.250.000 RM) e Deterding con parecchie compagnie carbonifere tedesche si presero cura di Hitler nei primi anni ’30. Mentre Hitler spendeva molti soldi per la propaganda, non aveva ragioni per rendere nascosti i movimenti di soldi. Tutti i finanziamenti venivano accuratamente registrati e la gran parte di questi provenivano dalla pubblicità sul VB, dalle tasse d’ iscrizione al partito, dall’ assicurazione, e dalle tariffe per ascoltare i discorsi; dalla fazione di estrema sinistra di Gregor Stasser, che aveva ricevuto 10.000 RM al mese nel 1931; la buona volontà dell’ editore del VB Adolf Muller; e la frugalità finanziaria del tesoriere del partito Franz Schwarz, le cui meticolose registrazioni dei finanziamenti del partito furono distrutte. Gli americani lo interrogarono così brutalmente che morì nel 1946 sotto la prigionia britannica. Le sue registrazioni che indicavano anche donatori anonimi di Hitler mai vennero alla luce. Le indagini pongono il sospetto che gli occupanti americani le abbiano distrutte.

    Quanto all’ affermazione di Goebbels del 17 gennaio 1932 che le finanze del partito “sarebbero improvvisamente migliorate”, questa non è esattamente la verità. La verità fu che migliorò improvvisamente la linea di credito del partito, e questo fu grazie alle manovre di Franz Von Papen e il Barone Kurt von Schroder con il suo sindacato di investitori, comprendente un numero di importanti esponenti dell’ industria pesante, la Hamburg-America Steamship Line, la Stein Bank of Cologne, la Commerz und Privat Bank, la Gelsenkirchen Mine Company, Deutsche Bank, Reichskredit-Gesellschaft Bank, Allianz Insurance, membri dell’ industria del potassio, la Brabag Coal Company, Deutsches Erdol, e un numero di altri industriali del carbone marrone. Se Hitler tollerò quinte colonne bancarie come M.M. Warburg e il Temple Bank (un conto speciale creato dalla Reichsbank per il fondo migratorio di Ha’vara), lui alla fine restrinse e regolarizzò le loro libertà di fare affari e li costrinse ad assistere finanziariamente l’ emigrazione degli ebrei. L’ obiettivo di Hitler era di inibire progressivamente e in tal modo mettere in difficoltà le banche straniere fino a che sarebbe stato per loro sconveniente restare in Germania e fossero costrette ad andare via dalla Germania – la stessa politica egli applicò per incoraggiare l’ emigrazione ebraica e porre limiti all’ iniziativa privata. Un esempio del genere fu la germanizzazione (l’ esproprio tedesco) di 2 stabilimenti per la lavorazione del ferro di proprietà ebraica nella regione di Rhon nel 1937.

    Andando a quelli che erano allora i metodi di reclutamento, i potenziali reclutati venivano contattati per le strade e in occasione di riunioni e discorsi. A costoro venivano dati volantini o opuscoli. Qualche volta Hitler e altri membri importanti del partito erano invitati a parlare o conversare privatamente con industriali o nobili interessati ad un partito anti-comunista, nazionalista. Contrariamente ai miti come quello riguardante Sidney Warburg, Hitler e la fazione di estrema destra del NSDAP non ricevettero così molto sostegno finanziario da industriali e banchieri, prima del 1933, come i fratelli Strasser, i Social-democratici (SPD) o anche il Partito Nazionalista di Hugenberg. La ragione per cui Hitler e il NSDAP non ricevettero lo stesso livello di sostegno finanziario o morale in tempi precedenti si basa su 3 aspetti: a) gli industriali e molti junkers non si fidavano di Hitler viste le sue posizioni socialiste su molte questioni; b) la maggioranza degli industriali e degli junker non erano abbastanza in pericolo finanziariamente da finire per sostenere un partito rivoluzionario come quello di Hitler (essi erano ancora soddisfatti dallo status quo); c) essi erano diffidenti nei confronti delle sue idee anti-giudaiche.
    Tornando ai metodi di reclutamento: molti potenziali adepti e finanziatori avevano sentito di Hitler e del NSDAP per sentito dire. Niente fu vero quanto questo. Quando uomini come Scheubner-Richter, Scacht, Borsig, Kirdof e Thyssen consigliavano il NSDAP e personalmente appoggiavano Hitler, la gente ricca e altri tedeschi di ceto medio e ceto alto erano ben disposti a considerare seriamente Hitler e il suo partito. Hitler fu invitato a tenere discorso davanti importanti industriali nel 1927 tramite invito verbale. Lui scrisse anche un opuscolo segreto esclusivamente rivolto per quella platea capitalistico-industriale, che poi questa gente girò ad altri. A fianco di questa propaganda tramite passa-parola, il NSDAP attaccava manifesti ovunque poteva, promuoveva appuntamenti per discorsi e altre attività politiche e punti di vista nel giornale, vendeva benefici e oggetti per raccogliere piccoli finanziamenti (ad esempio, vari oggetti come del sapone confezionato con il marchio NSDAP), e mandava i membri più ricchi in giro a raccogliere finanziamenti da espatriati tedeschi e simpatizzanti stranieri. Kurt Ludecke eccelse in questa forma di campagna.

    Ai primi tempi, Hitler e il NSDAP si rivolgevano a veterani, operai, agricoltori, ragazzi, nobil-uomini e nobil-donne, piccoli imprenditori e imprenditrici, pensionati. Questi furono gli strati sociali inizialmente più recettivi, grazie alle idee in fatto di economia e al preponderante anti-monarchismo, ma più in là il supporto base di Hitler incluse gente delle ricche elites, industriali di peso, fascisti e monarchici stranieri, junker proprietari terrieri, organizzazioni dei veterani, l’ Esercito Tedesco, la Marina, e anche Montagu Norman, un importante banchiere inglese e amico personale di Hjalmar Schacht, che, secondo i suoi privati segretari Ernest Skinner e Emile Moreau, detestava gli ebrei, i francesi e i cattolici romani. Egli impassibilmente rifiutò di assistere il tesoro di Francia in ogni maniera e dimostrò volontà e capacità di allestire finanziamenti per il NSDAP tramite i suoi legami con Bruno van Schroder (Schroder Bank), Kurt von Schroder (Stein Bank) e la Banca d’ Inghilterra (F.C. Tiarks e Norman Montagu stesso). Norman aveva forti simpatia per i tedeschi che risalivano ai tempi in cui studiava a Dresda, e naturalmente si offrì di assistere finanziariamente e con ciò stabilizzare il nuovo governo che il suo amico Schacht aveva supportato dal 1931. Visto che Hitler era ostile alla Francia (lui vedeva i francesi come il nemico esterno numero uno), amichevole verso la Gran Bretagna (che non percepiva come una minaccia) e su posizioni discriminatorie verso gli ebrei, le tre cose che piacevano a Norman, raccomandava a Kurt von Schroder di estendere il credito al partito di Hitler, che ora controllava il governo. Schacht era sulla linea di vita di Hitler in questo aspetto, un banchiere tedesco che aveva i suoi piani per una ripresa della Germania, ma che era stato anche impressionato dai discorsi di Hitler e dal fascino sulle masse, che nessun altro politico possedeva.

    Quanto al seguito iniziale di Hitler, molti erano contadini gravati dai debiti, e la maggioranza, inclusi junker proprietari terrieri, si sentivano minacciati dell’ espropriazione comunista e dalle tariffe insufficienti nella protezione dell’ agricoltura. I veterani erano recettivi perché si sentivano trattati male dalla classe dominante, specialmente i liberal-democratici dell’ SPD, e poiché per loro era un periodo difficile nella ricerca di un posto di lavoro. Gli operai, in gran parte giovani uomini, erano recettivi perché si sentivano sfruttati dalla classe imprenditoriale, ma prima di tutto perché essi erano afflitti principalmente dall’ inflazione e dalla disoccupazione. I pensionati a reddito fisso erano recettivi al pensiero socialista di Hitler. I nobiluomini e le nobildonne erano interessati ad Hitler perché si opponeva alla massoneria e all’ espropriazione delle loro proprietà terriere, e perché aveva accennato alla restaurazione della monarchia. In aggiunta, tutti questi gruppi si opponevano al marxismo-comunismo. La maggioranza delle masse tedesche non era interessata a un bagno di sangue rivoluzionario o al collettivismo agricolo, ma alla sicurezza sociale ed economica così come alla giustizia e alla prosperità per se stessi; le elite tedesche non sostenevano espropriazioni e collettivizazioni. La principale opposizione ad Hitler negli anni della formazione del partito veniva dai comunisti, che lo accusavano di essere uno strumento del capitalismo e dell’ ex-nobiltà; dagli industriali potenti, che diffidavano del suo socialismo e delle SA (essi temevano le SA vedendolo come niente di più che un ordine comunista); e la fazione di estrema sinistra del partito, che chiedeva conto delle sorgenti finanziarie di Hitler e delle sue prese di posizioni a favore dell’ iniziativa privata.

    Quando qualcuno chiedeva di unirsi al NSDAP, uno pagava la prima tassa annuale e poi gli veniva data una tessera e chiesto di impegnarsi per fornire qualche servizio e compito per il partito. Questo poteva andare dall’ attaccare manifesti che annunciavano discorsi pubblici al parlare in giro del NSDAP e al distribuire volantini agli angoli delle strade e nelle birrerie. Dopo la rottura tra Hitler e Strasser, ai potenziali iscritti veniva chiesto di giurare fedeltà ad Hitler. Il controllo dei candidati era svolto probabilmente da quei membri del partito che tenevano i discorsi correnti e reclutavano nelle strade, non essendoci là una formale procedura di esame. Quanto più tempo una persona pagava le sue tasse annuali e serviva lealmente il partito, lui o lei era un membro fidato. A quegli che volevano rompere col partito veniva detto di congedarsi da Hitler in se ad un raduno che aveva luogo dopo gli affari Strasser e Stennes. Noi riparleremo di questo argomento più avanti.

    Lungo queste linee, Kurt Ludecke, Otto Wagener ed Ernst Rohm giocavano un ruolo primario nell’ armare, addestrare e istruire gli uomini delle SA. La loro personale ascesa di finanziamento; i loro segreti rapporti con l’ Esercito tedesco (Reichswehr), che aveva molti prominenti simpatizzanti del NSDAP e delle SA; e le connessioni di Ludecke con il mercato nero dei commercianti di armi ebrei si dimostrarono essenziali nello costruire una credibile minaccia paramilitare allo status quo. Il governo di Berlino tendeva a tollerare la violenza della SA contro i comunisti perché si opponeva alla conquista comunista del potere. Anche, il partito di Hitler supportava l’ unità nazionale della Germania a tutti i costi, così Hitler e le sue SA venivano ben tollerate per prevenire la secessione Bavarese. La reale base di trattativa di Hitler erano le SA e le masse. Senza di loro, si sarebbe potuto permettere di ignorarlo dalle elites, dal governo e dall’ industria; comunque con entrambi era una minaccia concreta, quanto i comunisti. Ludecke, Wagener e Rohm tutti condussero, in un modo o nell’ altro, regolare istruzione e addestramento paramilitare di base ad una grande casa finanziata da membri del partito e vari simpatizzanti. Le marce in formazione e gli addestramenti prendevano posto anche in foreste e in campagna quando faceva, ma prevalentemente avvenivano in un locale autofinanziato dal partito o in terreni privati di ricchi simpatizzanti. Fortunatamente per i membri poveri e disoccupati, il partito pagava per le uniformi di ciascuno.

    Quando furono introdotti i ranghi delle SA e delle SS, i requisiti erano fedeltà e attitudine al comando. Le SS consistevano in uomini selezionati con cura da Hitler stesso. Così, lui li esaminava personalmente. In realtà, Hitler si solito personalmente nominava i capi nelle loro posizioni anche nelle SA. Lui richiamò Rohm dalla Bolivia, per esempio, per riorganizzare e guidare le SA. Hitler tendeva a scegliere persone di cui sentiva che avrebbero resistito a cadere preda di gruppi d’ opinione. Gli storici hanno teso a descrivere questo come una politica di Hitler del tipo “divide et impera”, ma lo studio in profondità dei primi passi del partito suggerisce invece che Hitler sceglieva gente che non (a) avrebbe sfidato o messo in dubbio la sua direzione, e (b) non caduti preda della tentazione “yes man”. Questa procedura di scelta consentiva 2 cose: preveniva serie divisioni all’ interno del partito subordinando tutto a Hitler stesso, mentre allo stesso tempo incoraggiava le rivalità all’ interno del partito, il che preveniva il formarsi di correnti di pensiero. I leader potevano non concordare e anche sfidare un'altra autorità senza distruggere il partito. Hitler basava la promozione unicamente sul rendimento, non sullo status. Questa tendenza si accrebbe più in là durante la guerra specialmente dopo che Hitler aveva istituito il NSFO (Comando Nazionalsocialista dei corpi ufficiali). Questo alto comando Nazionalsocialista era probabilmente decretato per rimpiazzare o sottomettere l’ OKW (Alto Comando delle Forze Armate). Hitler voleva selezionare gli ufficiale del NSFO facendoli passare per un corso da 4 a 18 ore di istruzione politico-ideologico. Lui stesso scelse il dirigente del NSFO, Herman Reinecke, nel dicembre 1944.
    Il NSDAP si espanse nelle città e negli stati fuori di Munich (Bavaria), dove aveva i suoi quartieri generali della Casa Marrone, scegliendo certi membri per gestire operazioni del partito e adempiere ai servizi del partito nei loro propri stati, città, centri abitati e paesini. Il più conosciuto esempio di un membro del NSDAP con funzioni di capo che acquisì abbastanza potere personale, sostegno finanziario e seguito di massa da sfidare Hitler stesso fu Gregor Strasser. Hitler era in grado di prevenire lo svilupparsi di una crisi con regali per strateghi ingegnosi e fascino personale, ma rischi del genere erano inerenti per organizzazioni che diventavano così potenti come il NSDAP. Ed erano rischi di cui si doveva tenere conto se una direzione del partito voleva svilupparsi ed accrescersi. Oratori e leader di talento, impegnati e di qualità erano scelti per svolgere operazioni in ogni località possibile. Ma i membri berlinesi del NSDAP andavano anche in lungo e in largo per tenere discorsi e letture e sollecitazione di supporto finanziario. Tutti gli appuntamenti per discorsi richiedevano tariffe d’ ingresso. Lo stesso Hitler stava costantemente viaggiando e incontrando operai e esponenti dell’ elite per reclutare nuovi membri e rafforzare le sue finanze.

    Alla fine del 1920, il NSDAP aveva circa 3.000 membri. Essi crebbero dai 25.000 del 1925 ai 108.000 del 1928. Nell’ agosto del 1931 il NSDAP creò i propri settori per l’ intelligenze e la sicurezza. Heinrich Himmler istituì il SD (Sicherheitsdienst) e Reinhard Heidrich fu messo a capo dell’ organizzazione, che era tenuta separata dalle SS (Schutzstaffel). Allo stesso tempo della crisi con Strasser, le SA erano forti di circa 400.000 membri e il partito in se stesso era cresciuto fino a 2 milioni dal 1933. Nel 1932, era abbastanza largo da ottenere il controllo del 37% del Reichstag.
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    Predefinito Re: demistificazione riguardo la nascita e il finanziamento al NSDAP

    Qui i risultati delle elezioni dal 1920 al 1933:

    Political Parties in the Reichstag June
    1920
    May
    1924
    Dec.
    1924
    May
    1928
    Sep.
    1930
    July
    1932
    Nov.
    1932
    Mar.
    1933
    Communist Party (KPD) 4 62 45 54 77 89 100 81
    Social Democratic Party (SPD) 102 100 131 153 143 133 121 120
    Catholic Center Party (BVP) 65 81 88 78 87 97 90 93
    Nationalist Party (DNVP) 71 95 103 73 41 37 52 52
    National Socialist Party (NSDAP) - - - 12 107 230 196 288
    Other Parties 98 92 73 121 122 22 35 23
    Adapted from James E. and Suzanne Pool. Who Financed Hitler: The Secret Funding of Hitler’s Rise to Power 1919 – 1933 p. 494


    Si può vedere come il NSDAP perse la maggior parte dei suoi precedenti 230 seggi quali quelli del luglio 1932 a vantaggio dell’ anche più rivoluzionario radicale Partito Comunista (KPD) nel novembre 1932, non dei Cattolici conservatori o dei social-democratici. I nazionalisti conservatori ottennero solo 15 seggi. Questi risultati, contrariamente alla gran parte della storiografia, non implicano il decesso del NSDAP, ma la disaffezione delle masse verso qualunque partito che non voleva promettere un cambiamento sociale e economico distruttivo a vantaggio della maggioranza, anche se il cambiamento avesse significato il bagno di sangue. Hitler e il NSDAP non erano visti abbastanza estremisti, così persero seggi a vantaggio del KPD. Questo allarmò persone come Hjalmar Schacht e Franz von Papen così tanto che essi stavano finalmente desiderando di dare a Hitler l’ opportunità di diventare cancelliere.

    Lui attualmente avrebbe ricevuto il cancellierato nel luglio 1932 quando il suo partito aveva la maggioranza dei seggi del Reichstag, ma gli industriali e i nobiluomini che circondavano il Generale Schleicher, Franz von Papen e il presidente Hindenburg si opposero alla nomina di Hitler al cancellierato. Così tanto per i “magici finanziamenti” di Warburg e Rothschild.

    Hitler affrontò così tanta resistenza in questa fase che lui, come altri, ricorse al ricatto. Hitler stabilì un incontro privato con il figlio Oskar del presidente Hindenburg, durante il quale è sospettato di aver minacciato di rivelare il ruolo di suo padre nei ripetuti salvataggi con i soldi dei contribuenti dei latifondi in bancarotta, malgestiti degli Junker. Visto che il ricatto e l’ intrigo furono usati per fregare Hitler al suo dovuto appuntamento, egli decise che avrebbe potuto anche giocarli con la stessa moneta. Hindenburg lo nominò cancelliere poco dopo, cosa che la maggioranza degli storici attribuiscono ad una decisione di von Papen. Noi notiamo che il desiderio di Franz von Papen di prevenire una maggioranza comunista dando ad Hitler il cancellierato fosse solo parziale perché era stato Hindenburg a conferire l’ incarico ad Hitler. Hitler vinse, ma non perché avesse ricevuto finanziamenti coperti. Franz von Papen continuò ad intrigare contro Hitler e incitava gli industriali a ritirare il loro supporto finanziario al NSDAP! L’ obiettivo del cosiddetto “gabinetto di baroni” era di dare ad Hitler giusto abbastanza potere da soddisfarlo personalmente senza attualmente permetterli di ottenere una maggioranza sufficientemente forte da rovesciare lo status quo, ma appena abbastanza forte da prevenire una maggioranza comunista.

    Dato questo contesto di stallo, la velocità di crescita del NSDAP nell’ arco di appena 6 anni e il suo conseguente ottenimento di potere assoluto erano possibili solo con un leader autoritario in una situazione politica torbida in cui ricatto, corruzione e trasformismo politico erano all’ ordine del giorno. Cosa era iniziato come un partito operaio in stile democratico con un semplice comitato esecutivo in cui Hitler entrò nei primi del ‘900 diventò un organizzazione in stile autoritario con le sue proprie uniformi, i suoi uffici, strutture di addestramento, compagnia di assicurazione, struttura commerciale, giornale, macchina propagandistica, esercito (SA) e apparato di sicurezza (SS e SD). Questo fu niente di poco impressionante e la maggior parte del merito per i suoi successi va a questi leader e membri come Hitler, Hess, Gansser, Eckart, Funk, Schwarz, Feder, Himmler, Rosenberg, Goebbels, gli Strasser (prima del 1932), Scheubner-Richter, Hanfstaengl, Ludecke, Goring e Rohm, i quali tutti dedicarono letteralmente la propria vita al partito.

    Gli eventi del NSDAP erano preparati così come spesso potevano essere affrontati. Il giornale era di certo sempre disponibile - era un quotidiano – così il pubblico e i membri sapevano sempre cosa stava succedendo giorno per giorno. Hitler tenne discorsi e incontri con importanti persone ricche senza sosta almeno da dopo la sua scarcerazione. Lui era abbastanza ingegnoso da comprare veicoli a motore, che erano rari in quei tempi. La velocità di viaggio era vitale per sconfiggere partiti rivali come i Comunisti, che ancora dovevano camminare per recarsi ai loro discorsi e incontri. Le porte del NSDAP, tanto per dire, erano sempre aperte a ricevere nuove leve. Le persone interessate o si arruolavano ad un semplice centro di reclutamento più vicino oppure spedivano le loro domande al quartier generale del partito a Munich.
    CONTINUA ...
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    Predefinito Re: demistificazione riguardo la nascita e il finanziamento al NSDAP

    Fatti scomodi riguardo Hitler e il NSDAP

    La seguente è una lista di fatti importanti raccolti qua e là da Pool’s Who Financed Hitler. Questa lista chiarifica e ricapitola la nostra introduzione allo sviluppo, al finanziamento e al supporto del NSDAP. Cosa più importante, questa lista espone numerosi miti associati con Hitler e il NSDAP, così come il “militarismo” di Hitler, il finanziamento al NSDAP tramite Paul o Sidney (James) Warburg e i Rothschilds, e l’ impopolarità di Hitler tra la maggioranza dei tedeschi.

    - Gustav Strasemann era militarmente inclinato come Adolf Hitler. Così l’ idea che la nomina di Hitler a cancelliere significasse guerra in futuro è discutibile.
    - Ostaggi di ceto alto, inclusi membri della Thule, furono letteralmente allineati e ammazzati nel 1918 dai comunisti. Un totale di 12 ostaggi furono colpiti con spari di arma da fuoco in un cortile di scuola a Munich.
    - I Pools hanno evidenziato che poiché l’ economia tedesca non era dannosa per i profitti della maggior parte degli industriali complessivamente, essi come gruppo desideravano conservare lo status quo. E quello era il problema dalla prospettiva di partiti rivoluzionari come quello di Hitler, come pure per i milioni di disoccupati, di impoveriti.
    - Hitler ed Hess, non Goring e Goebbels come sostenuto da “Sidney Warburg”, sollecitarono soldi nel 1932. L’ industriale tedesco Emil Kirdorf probabilmente diede soldi al NSDAP a quel tempo.
    - Radek, Lavine e Axelrod, tutti comunisti, erano ebrei. Questi 3 uomini e il terrore che inflissero a Fritz Thyssen e suo padre personalmente, includendo imprigionamenti e minacce di morte, cambiarono la vita di Thyssen. Da questo punto di vista supportò Hitler, e così ferventemente.
    - La legge marziale francese e le richieste di risorse della Ruhr erano troppo per Fritz Thyssen. Lui fu arrestato e costretto a pagare una multa di 300.000 marchi d’ oro per aver incoraggiato gli operai tedeschi a resistere passivamente all’ occupazione militare francese. I francesi aprirono il fuoco su questi operai tedeschi uccidendone e ferendone a centinaia.
    - Thyssen minimizzò il suo supporto dei nazional-socialisti. Diede 1.200.000 Reichsmarks tra il 1928 e il 1929. Sarebbe questo l’ esatto periodo dei citati trasferimenti in contante coperti ad Hitler da parte di Sidney Warburg.
    - Kirdorf aveva amici ebrei e connessioni bancarie, tra cui il Dr. Arthur Salomonsohn. A dispetto di queste grandi connessioni finanziarie, Kirdorf diede molto poco ad Hitler e al NSDAP.
    - Thyssen e Kirdorf vedevano poca speranza per la Germania. Francia e Inghilterra avevano il monopolio di oltre un quarto del mondo ed erano determinate ad abbattere la competitività mondiale della Germania.
    - Il Trattato di Versailles fu la fine dell’ economia tedesca realmente, veramente e completamente.
    - Il “Trattato” fu al tempo un arma economica designata per azzoppare permanentemente la Germania come competitore industriale. Il totale dei pagamenti per le riparazioni della Germania, ammontava a 32 miliardi di dollari, che equivale a 425 miliardi di dollari di oggi, o 6.5 miliardi per anno.
    - Il NSDAP non fu messo al potere dagli interessi internazionali ebraici come suggeriscono alcuni ricercatori. Il NSDAP lottò per la sua personale conquista del potere. Per esempio, in appena una battaglia di strada tra i nazional-socialisti e i comunisti, 300 uomini furono uccisi. Hitler lottò per 14 anni per conquistare il potere e fu quasi colpito mortalmente durante il tuo tentativo di golpe, fatti che mettono in dubbio questa tesi.
    - Il conglomerato I.G. Farben e l’ alta finanza mai considerarono l’ equazione NSDAP-Hitler prima del 1933.
    - Secondo i Pools, poiché niente erano riuscito a funzionare in Germania per risolvere la disoccupazione e il deficit commerciale, una politica imperialista era necessaria per la sopravivenza economica per la Germania. Essa avrebbe seriamente tentato ogni cosa.
    - Il principale motivo per l’ alta imprenditoria di appoggiare Hitler e il NSDAP era prevenire il comunismo a tutti i costi.
    - Il Generale von Seeckt operò sotto una facciata di pro-democrazia (come Hitler) fino al giorno in cui tutte le catene democratiche sarebbero stare rotte. Proprio la demilitarizzazione intellettuale della Germania era, per von Seeckt, la più grande minaccia fra tutte.
    - La collaborazione militare Russo-Tedesca era sostenuta come causa da von Seeckt, non da Hitler, e cominciò nel 1921. (prima del Trattato di Rapallo). Von Seeckt era funzionale in questa collaborazione. Non perdiamo di vista ciò: Hitler, e nessun altro, aveva un esercito di riserva – le SA. Così gli anni dal 1921 al 1922 videro alcuni accordi di finanziamenti russi al NSDAP per via dei lavori di collaborazione segreti tra Reichwehr e Russia.
    - Gli Alleati distrussero l’ industria di Krupp, il che diede a Krupp un motivo chiave per supportare più tardi il NSDAP. Krupp, con l’ aiuto di sovvenzioni straniere, istituì anonime compagnie per eseguire test e costruzioni belliche in paesi neutrali molto prima che Hitler venisse al potere.
    - Stresemann, come Hitler, voleva vedere la Germania riemergere come potenza mondiale. Ne von Seeckt ne Stresemann era un un liberal-democratico (ne supportarono la democrazia, che fu imposta alla Germania contro la sua volontà).
    - Società holding furono utilizzare per ricostruire la Marina Tedesca nei primi anni ’20, molto prima dell’ ascesa di Hitler.
    - La Germania “liberal-democratica” di Weimar stava provvedendo assistenza coperta agli sforzi di riarmo tedeschi in ogni modo possibile. Krupp venne sovvenzionato dal regime di Weimar, non da Hitler.
    - Dato il contesto industriale di quel periodo, l’ industria di Thyssen sarebbe morta senza un totale riarmo. Ciò fu conseguenza della sovra-dipendenza della Germania dall’ industrializzazione. Come suggerito da Lawrence Dennis in Le dinamiche di guerra e rivoluzione, una nazione sviluppata come la Germania aveva la scelta di contrarsi seriamente in ogni modo, includendo un contenimento della popolazione, o di espandersi. La maggior parte dei leader tedeschi optarono per la seconda possibilità.
    - Il riarmamento tedesco divenne “contenimento della produzione” nel 1928 – 5 anni prima della nomina a cancelliere di Hitler.
    - I Social-Democratici, l’ SPD, supportarono il riarmamento.
    - Il riarmo non prova che la Germania stesse pianificando una guerra di aggressione o che la Germania fosse “militarista”.
    - I militari sia di Francia che Polonia stavano minacciando di circondare e occupare la Germania del 1919.
    - Tutti gli ambienti elitari di potere tedeschi avevano lo stesso obiettivo, solo differenti metodi per raggiungerlo – ristabilire la Germania a livello di potenza mondiale. Comunque, solo Hitler aveva capito le politiche di potere internazionale o “l’ economia via spada”. Hitler domandò agli industriali nel 1927: la nostra nazionalità beneficia adesso o in futuro, o sarà ingiurioso per essa? La convenienza è la base di tutte le alleanze.
    - La Francia, non l’ Inghilterra, era il Nemico Numero Uno nella visione di Hitler.
    - Le donazioni per comprare politici non erano illegali nella Repubblica di Weimar.
    - Il dominio di gruppi speciali di interesse e il potere del denaro (con cui comprare i deputati del Reichstag) distrussero le possibilità di sopravivenza della Repubblica di Weimar. Entrambi, infatti, sono caratteristiche inerente di tutte le democrazie, che intenzionalmente danno alle masse l’ illusione di potere e di rappresentanza al governo per prevenire il loro scontento.
    - L’ SPD era lo strumento politico dei sindacati e della burocrazia del lavoro organizzato. Tutto il resto, tranne il KPD, erano gruppi in incognito dei grandi affari.
    - Walter Rathenau dispose a Weimar la “grande imprenditoria” in cima, non Hitler o il NSDAP.
    - La Ruhrlade era una società segreta di grandi industriali, di 12 membri, che si incontrava segretamente per stabilire la politica economica e la politica in senso stretto.
    - Hugenberg e il Partito Nazionalista avevano molta più alta imprenditoria alle spalle, discreto sostegno finanziario e prestigio del NSDAP. Ma neanche Hugenberg era un pupazzo degli industriali. Lui contrastò il piano Dewes anglo-massonico mentre parecchi dei suoi sostenitori industriali approvavano il piano.
    - Il piano anglo-massonico Young fu decretato 11 anni dopo la guerra, stabilendo che la Germania pagasse “riparazioni” per i prossimi 59 anni!
    - Sia Hugenberg che Strasser sottovalutavano Hitler. Lui non era la pedina di nessuno. Questo fu evidente già intorno al tempo del passaggio della Legge della Libertà nel 1929, giusto attorno al tempo della promessa di contante di Sidney Warburg ad Hitler. Il mito Warburg fu utilizzato per discreditare Hitler dalla fazione Strasser-Stennes del NSDAP. Stennes, con 80.000 SA sotto il suo commando, presero le sedi del NSDAP di Berlino e le occuparono per distruggere Hitler, ma egli fu in grado di avere largamente la meglio e riconquistare le sedi senza mezzi violenti stabilendo il suo diritto di proprietà delle sedi berlinesi. Lui fece questo semplicemente presentando la dimostrazione dei suoi diritti di proprietà alle corti dopo la fine delle vacanze. I poliziotti furono pertanto obbligati a recuperare le sedi ad Hitler e il Capitano Walther Stennes tentò il colpo anti-Hitler in maniera più furba. Cosa interessante, Stennes non era neppure membro del NSDAP.
    - Hitler usò i metodi di Karl Luger: utilizzare gli esistenti assetti di potere.
    - Thyssen ammise di aver finanziato il NSDAP. Il suo continuo supporto e l’ alleanza strategica di Hitler con Hugenberg e il Partito Nazionalista significarono per Hitler soldi nel 1929 – niente dei quali arrivò da Sidney Warburg.
    - Dopo il 1930, il Volkischer Beobachter generò utili ogni giorno e pagò tutti i suoi debiti pendenti.
    - Non ci fu finanziamento “segreto” all’ inizio. Max Amnan impegnò tutte le proprietà del NSDAP e accaparrò tutte le obbligazioni finanziarie fino a dopo le elezioni del 1930, che sorpresero chiunque, incluso Hitler. Adunanze e donazioni occasionali da gente che stava bene integrarono i fondi dopo settembre 1930.
    - Il numero di membri del NSDAP si gonfiò a causa dell’ “effetto carro del vincitore” dopo l’ enorme successo elettorale del partito. Anche il VB cominciò a generare sostanziali ricavi pubblicitari. A questo punto Hitler indulse al suo idealismo proibizionista per staccarsi di molto con i produttori di birra ed essi cancellarono tutte le loro inserzioni sul VB. Singoli membri del partito dovettero persuaderli a rimettere le inserzioni.
    - Gli Stati Uniti probabilmente distrussero i registri del tesoriere del partito Franz Schwarz, i quali erano meticolosi: ad Hitler fu detto di indicare anche i nomi dei donatori anonimi! Tutti i registri sono andati persi. Gli americani interrogarono brutalmente Schwarz e probabilmente lo uccisero nel 1946. Gli anglo-americani erano determinati ad incriminare solo la grande imprenditoria tedesca per aver finanziato il NSDAP al Tribunale Militare Internazionale. Visto che gli americani fecero questo, uno pensa che c’ erano più finanziamenti di americani di quelli di Henry Ford e Teutonia dietro il NSDAP, ma quello non lo sapremo mai. Gli angli stavano forse cercano di occultare il coinvolgimento dell’ industria americana con la Germania Nazional-socialista dopo il 1933, come quello della Standard Oil di cui abbiamo già discusso.
    - I generali, specialmente Alfred Jodl, furono convinti da Hitler alla sua dichiarazione di Leipzig.
    - La grande imprenditoria fu rassicurata dal totale controllo del partito da parte di Hitler e dal suo non essere un comunista dopo che aveva ordinato ai suoi 107 deputati di votare contro il piano dell’ “estrema sinistra” nazista, introdotto da Strasser ed altri.
    - L’ economia tedesca era controllata dal governo e da un cartello bancario forte di 2.500 banche prima che Hitler assumesse il potere.
    - Nell’ estate del 1931, la Ruhrlade diede il suo primo contributo al NSAP, e Goring veniva pagato a quel tempo pure da Thyssen.
    - Frau Quandt si unì al partito nel 1930 e portò l’ influenza di molte persone ricche con lei.
    - Hitler chiamò Ernst Rohm a condurre le SA nel 1930. Lui stava vivendo in Bolivia.
    - Il Kaiser Guglielmo e i suoi figli supportarono il NSDAP nello sforzo di cercare e convincere Hitler a restaurare la monarchia.
    - Bruning era di fatto un dittatore ma stava facendo fiasco, a seguito del peggioramento della Depressione.
    - Il Credit-Anstalt, una branca bancaria dei Rothschild in Austria, esperimentò una devastante corsa nel 1931, che rovinò tutte le banche tedesche e anche quelle di Londra. Così tanto per la intoccabile, senza fine ricchezza dei Rothschild.
    - L’ America e la Francia massoniche esacerbarono il collasso tedesco richiamando i prestiti di breve termine alla Germania e all’ Austria e con il varo della tariffa Hawley-Smoot.
    - Il Partito del Popolo Tedesco, che aveva ottenuto più supporto conservatore di Hitler, domandò una revisione della costituzione per porre fine al sistema parlamentare e dare ad Hindenburg il potere di nominare un governo.
    - Altri partiti nazionalisti ottennero molti più soldi e supporto di Hitler, ma essi volevano mantenere lo status quo e dispiacevano alle masse immensamente. Quindi solo Hitler aveva il sostegno delle masse e poteva pertanto non essere messo da parte o ignorato, neanche dalle elite danarose.
    - La grande imprenditoria, specie gli industriali, pagava il NSDAP dal 1931.
    - L’ Harzburg Front si organizzò e si adunò nel 1931. Hjalmar Schacht tenne un discorso in occasione di questo evento e in modo allarmista dichiarò che il governo di Weimar era veramente e completamente in bancarotta. Lui, più di ogni altro quel giorno compreso Hitler, portò incalcolabile beneficio al NSDAP. Lui era dopo tutto l’ uomo che salvò l’ economia tedesca prima dell’ introduzione del Rentenmark.
    - Hitler aveva il suo uomo Keppler per incontrare informalmente imprenditori per definire la politica economica del NSDAP. Questo era conosciuto come il “circolo degli amici dell’ economia”. Questo è correntemente il luogo dove Reinhardt giocava il suo ruolo, l’ uomo dietro il piano Reinhardt che Hitler convertì in legge poco tempo dopo l’ ascesa al potere. Reinhardt, non Hitler o uno del NSDAP, invocò apertamente il riarmo tedesco.
    - Walter Funk si incontrò con Kurt von Schroder, un socio nella J. H. Stein di Cologne. Un uomo di grande abilità per i negoziati, Funk riuscì a “soddisfare Schroder” della “buona volontà” di Hitler davanti al “sistema bancario internazionale”.
    - Mussolini diede supporto non ufficiale al NSDAP. La Francia supportava i separatisti bavaresi mentre l’ Italia appoggiava i nazionalisti bavaresi. Hitler era il solo nazionalista ad opporsi alla Francia e che voleva lasciare che l’ Italia tenesse il controllo del Sud Tirolo (popolato da 250.000 tedeschi).
    - Hitler ricevete finanziamenti dall’ Italia fascista, che vennero alla luce solo nel 1932. Mussolini inviò anche armi al NSDAP negli anni ’20.
    - Gli statunitensi stanziati a Teutonica diedero regolari donazioni ad Hitler.
    - Montagu Norman era stato il governatore della Banca d’ Inghilterra per 24 anni. Era anti-francese, detestava i giudei immensamente, era contrario a Versailles, e simpatizzava per la Germania in ragione dei suoi studi di gioventù lì. Norman prestò soldi ai nazisti dopo il 1933 tramite il suo amico personale Schacht. Egli potrebbe aver canalizzato fondi tramite il barone Kurt von Schroder e J.H. Stein and Company, ma su questo non ci sono prove. Schroder era un socio tedesco nella J.H. Stein.
    - Il visconte Rothermere del Daily Mail diede ad Ernst Hanfstaengl soldi. Egli era un anglo fedelmente filo-germanico che detestava i giudei.
    - È cruciale capire che la politica estera anglo-sassone era designata per prevenire ogni singola potenza – fosse Francia, Germania o Russia – dal conseguire abbastanza forza da competere con quella della Gran Bretagna. Fu questa la ragione per la quale il re Edoardo VIII fu costretto ad abdicare; lui era semplicemente troppo filo-germanico. Le sue simpatie analogamente a quelle di Montagu Norman, i Mosley, i Mitford e il visconte Rothermere fecero si che Hitler si costruisse aspettative errate sulla Gran Bretagna. Lui penso di avere più sostegno anglosassone di quello che effettivamente ebbe.
    - Deterding incontrò Alfred Rosenberg in Gran Bretagna e forse promise di finanziarlo. Deterding controllava interessi petroliferi in Romania, Russia, California, Trinidad, Indie olandesi e Messico. Lui aveva anche pozzi in Persia e Mesopotamia. I Sovietici avevano ridimensionato i suoi giacimenti petroliferi in Baku, Grozny e Miakop e nazionalizzati, in tal modo diventando in serio concorrente di Deterding con i suoi ex-possedimenti petroliferi.
    - Georg Bell era l’ agente di contatto tra Deterding e il NSDAP. Non appoggiava il NSDAP solo Deterding, ma anche i Russi Bianchi e i nazionalisti ucraini, così come i ribelli georgiani anti-sovietici.
    - Deterding sposò una donna pro-nazionalsocialismo e si spostò in Germania. Fu quello che diede i veri “tanti soldi” al NSDAP, nel 1931, 1932, e 1933 – da 30 a 55 milioni di sterline. Dr. Kahr riportò che denaro francese era affluito ad Hitler dopo nove passaggi, ma non è stato dimostrato. Infatti, i partiti bavaresi come il BVP erano foraggiati dalla Francia solo perché ambivano a rompere con Berlino.
    - Il Trattato di Trianon era anche peggiore e più ingiusto di quello di Versailles. L’ Ungheria perse popolazione e territorio e fu impoverita completamente. Tale trattato inacidì gran parte degli ungheresi nei confronti della democrazia. Nel 1919, Bela Kuhn governò crudelmente per 3 mesi in Ungheria: confiscò ed espropriò terra privata, trucidò indiscriminatamente contadini e in più devastò l’ economia, finendo alla fame. Gli ungheresi erano estremamente anti-comunisti, anti-massonici e anti-giudaici dopo quello che era successo. Gran parte di questi comunisti, tra cui Bela Kuhn, erano ebrei massoni. Quest’ esperienza fu cosa condusse il nazionalista ungherese Jyula (Julius) Gombos a finanziare il NSDAP.
    - Hitler si batteva per “carriere aperte al talento” secondo Otto Dietrich, una politica opposta al potere fondato sull’ eredità.
    - C’è una spiegazione per quei riferimenti nel diario di Goebbels al miglioramento economico: il discorso del gennaio 27 al Club degli Industriali di Dusseldorf. Questo importante evento spiega l’ ingresso di Goebbels del 7 febbraio.
    - Dando alla gente qualche dato sullo stato dell’economia tedesca prima di Hitler: c’ erano 17.500.000 di disoccupati tedeschi nell’ inverno tra il 1931 e 1932. Questo era circa un terzo della popolazione tedesca!
    - La ribellione di Stennes è molto importante, ma troppo spesso sottovalutata. Stennes era un agente pagato da Strasser e dal Capitano Ehrhardt, tutti e due avevano dietro grande imprenditoria (industriali) e un sostenitore ebreo (Otto Wolff).
    - In conseguenza di questa ribellione e di altra violenza di strada, le SA, le SS e la HJ furono vietate da un decreto di Bruning firmato dal presidente Hindenburg. Ciò succedeva nel 1932. Così tanto perché Warburg e Rothschild appoggiassero Hitler! Perché avrebbero dovuto lasciare che il loro “pupazzo” venisse bandito? Questo divieto era un mezzo per distruggere il NSDAP e Hitler per bene. Di contro, se Hitler era realmente soltanto un “arnese” di una vasta entità internazionale come ricercatori quali Jim condit e Guido Preparata suggeriscono, perché non vinse la presidenza nel 1932? Qual’ era la ragione di questa entità per prevenire la sua “ascesa al potere” se infatti era dietro di lui?
    - Paul Silvelberg, ebreo, finanziò Gregor Strasser, non Hitler. Silvelberg era capo del R.A.G., una delle più grandi società carbonifere dell’ intero mondo. Lui appoggiò la pratica del cancelliere di governare per decreti (in particolare Bruning).
    - Bruning, non Hitler, domandò: è la democrazia capace di funzionare in Germania?
    CONTINUA ...
    Ultima modifica di Avanguardia; 11-07-13 alle 19:08
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    Predefinito Re: demistificazione riguardo la nascita e il finanziamento al NSDAP

    Considerazioni finali

    Paul Silverberg era estremamente liberale, eccetto per la sua propria impresa commerciale. Lui naturalmente propugnava “eguali diritti” per ebrei e grande impresa, ma non per qualunque altro; allo stesso modo propugnava “diritti individuali sopra i diritti nazionali” ed era perciò completamente opposto al NSDAP. Silverberg era adirato per l’ estromissione di Bruning. Lui contrastò von Papen, supportò il Generale Schleicher come cancelliere, e diede larghe quantità di denaro sia a Schleicher che al rivale di Hitler Gregor Strasser.

    Gregor Strasser riceveva 10.000 marchi al mese, a partire dalla primavera del 1931, per il NSDAP dalla grande industria. Così tanto per Sidney Warburg! Walter Funk ottenne 3.000 marchi al mese nel 1931, e Hitler ottenne 100.000 marchi da varie compagnie carbonifere quello stesso anno, poco prima delle elezioni del Reichstag. Come si può vedere il suo asserito “miracolo finanziario” del 1931 non fu un miracolo del tutto. Venne da società carbonifere tedesche, non da Sidney Warburg. Nei fatti, la maggioranza dei soldi del NSDAP veniva dal partito in se: premi di assicurazione, tasse, tariffe per ascoltare i discorsi ecc. Bruning, non Hitler, fu appoggiato da I.G. Farben. Il cancelliere Schleicher, con Silverberg e altri industriali ricchissimi, cospirò con Ernst Rohm su un progetto per incorporare le SA nell’ esercito tedesco e poi tradire Hitler.

    Chiaramente, nemmeno Franz von Papen era un pupazzo, contrariamente alle tesi di Guido Preparata( Congiurando Hitler). Lui rifiutò di togliere il divieto alle SA fino al giugno 15. Lui vietò anche le parate politiche fino a dopo il 30 giugno e fece di se il Commissario per il Reich di Prussia. Gli piaceva l’ esteso sostegno tra gli industriali, il mondo dei grandi affari, Hindenburg e i quadri ufficiali dell’ esercito. Il suo intento era bloccare Hitler dall’ ottenere più del potere nominale nel governo. Hitler era così finanziariamente bistrattato grazie a questo intrigo contro di lui che finiva per dare vita a patti finalizzati a togliere ogni cosa che il partito possedeva per finanziare le elezioni del 1932: lui vinse con oltre 13 milioni di voti e 230 seggi nel Reichstag. Ciò non fu niente di impressionante. Lui sarebbe stato nominato cancelliere di lì a poco.

    La vera questione è se Hitler poteva essere comprato. Questa era la domanda che Franz von Papen e il cancelliere Schleicher si stavano ponendo. Poiché ciò non sembrava possibile, entrambi si opposero al suo cancellierato quanto più tempo potettero. Von Papen lo concesse alla fine: voleva potere per se stesso e non voleva una maggioranza comunista al Reichstag. Concordando nel nominare Hitler cancelliere nel 1933, von Papen pensava di soddisfare le esigenze di potere personale di Hitler e tenere il NSDAP sotto controllo, usando contemporaneamente il NSDAP come mezzo per impedire ai comunisti di ottenere una maggioranza. Solo Hitler disponeva del seguito di massa per realizzare un piano del genere. E solo von Papen poteva garantire ad Hitler la nomina, i finanziamenti e il sostegno di industriali di cui necessitava per diventare cancelliere con un governo stabile. Davvero Hitler si meritò il cancellierato, e ne aveva pienamente i requisiti, dal momento che aveva il sostegno della masse e il maggiore numero di seggi al Reichstag. Il resto, come si dice, è storia.

    Sources:

    • Dennis, Lawrence. The Dynamics of War and Revolution. New York: Revisionist Press, 1975.
    • Gregor, Dr. A. J. National Socialism and Race. London: Steven Books, 2009.
    • Pool, James E. and Suzanne Pool. Who Financed Hitler: The Secret Funding of Hitler’s Rise to Power 1919 – 1933. New York: The Dial Press, 1978.
    • Pudor, Dr. Heinrich. “The High Financiers of France.” In Warwolves of the Iron Cross: The Hyenas of High Finance, edited by Veronica Kuzniar Clark and Luis Muñoz, 51-66. United States: Vera Icona Publishers, 2011.
    • Schinnerer, Erich. German Law and Legislation. Edited by Richard Mönnig. Berlin: Terramare Publications, 1938.
    • Schwarz, Dieter. Freemasonry: Ideology, Organization and Policy. 6th ed. Berlin: Central Publishing House of the NSDAP, 1944.
    • Schwarzwäller, Wulf. The Unknown Hitler: His Private Life and Fortune. Translated by Aurelius von Kappau. Edited by Alan Bisbort. Bethesda, Md.: National Press Inc and Star Agency, 1989.
    • Warburg, Sidney. The Financial Sources of National Socialism: Hitler’s Secret Backers. Translated by J. G. Schoup. Palmdale, Cal.: Omni Publications, 1995.


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    Predefinito Re: demistificazione riguardo la nascita e il finanziamento del NSDAP

    Bellissimo 3d!Sei stato bravissimo .
    Il Silenzio per sua natura è perfetto , ogni discorso, per sua natura , è perfettibile .

 

 

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