TG La7 - video - 17/07/2013 : Alfano: "sulla Shalabayeva il governo era all'oscuro"



Alfano si difende nel caso dell'espulsione dall'Italia dellA Shalabayeva, moglie di un dissidente kazako. Bufera sulla polizia. Cadono le teste del capo della segreteria della ps Valeri e del capo di gabinetto Procaccini che però rivela: vidi i kazaki e informai il ministro. L'Unione europea chiede spiegazioni sullo scandalo, la Bonino convoca l'ambasciatore kazako. Servizio di Manuela Ferri
Nessuno era informato della vicenda, né il ministro dell'interno, né gli altri esponenti del governo, né il presidente del consiglio.
Per alfano non c'è alcuna responsabilità politica nel caso dell'espulsione di Alma Shalabayeva e della figlia.
Un caso che può avere ripercussioni sull'esecutivo anche se Enrico Letta rassicura: "non ho dubbi che il governo andrà avanti e supererà questi ostacoli".
Nella sua informativa a Camera e Senato, Angelino Alfano ripercorre la vicenda attraverso la relazione del capo della polizia Alessandro Pansa.
"In nessuna fase i funzionari italiani hanno avuto informazione che Ablyazov fosse un rifugiato politico e non un pericoloso latitante" - afferma.
Saltano le prime teste, quelle del capo di gabinetto del Viminale Procaccini mentre viene sostituito il capo della segreteria del dipartimento di pubblica sicurezza, Valeri.
"Resta grave la mancata informativa al governo, dobbiamo lavorare perché ciò non accada più" - è l'impegno di alfano che annuncia la riorganizzazione del dipartimento di ps, a partire dal settore immigrazione.
Non è prassi che le espulsioni ordinarie vengano segnalate al ministro - spiega - tuttavia "l'attenzione del kazakistan. Evidente attraverso l'impegno diretto del suo ambasciatore e l'utilizzo di un volo non di linea per il rimpatrio" avrebbero dovuto far scattare l'allarme e di conseguenza portare il caso all'attenzione del ministro.
Entrando nel dettaglio del blitz di fine maggio nella villa di Casal Palocco, Alfano smentisce che il cognato della Shalabayeva sia stato percosso durante l'irruzione.
Secondo la relazione di Pansa la donna non aveva presentato alcuna richiesta di asilo, pur avendone possibilità.
Si muove anche la diplomazia. Il ministro degli esteri Emma Bonino annuncia la convocazione dell'ambasciatore kazako. Ma il diplomatico, che si trova all'estero, non ha alcuna intenzione di fornire chiarimenti: "sono in vacanza - dichiara - Ablyazov è un truffatore" e assicura che la donna e la figlia in kazakistan non corrono alcun rischio.


ragazzi immagino se ne sia abbondantemente parlato,ma dopo le spiegazioni di alfano , e le incongruenze venute fuori credo questo caso stia prendendo una piega ridicola.
chiaro che la politica estera risente degli importanti rapporti economici tra i due paesi, e dove è possibile, ci si viene incontro, ma rimpatriare la moglie e la figlia di un dissidente mi pare esagerato (oltre che illegale)