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  1. #3801
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    Predefinito re: Il Paese do sole che non può essere chiamato di menta

    Bizzi: aiuti Usa, ma solo se l’Italia torna alla democrazia?
    Scritto il 03/9/21 • nella Categoria: segnalazioni

    Riuscirà Matteo Salvini a inceppare il programma sempre più spaventosamente repressivo del governo Draghi, magari costringendo Mattarella a mettere in piedi un Draghi-bis, dal respiro cortissimo in attesa delle elezioni anticipate e necessariamente limitato alla sola materia economica, quindi senza più l’autorità per imporre restrizioni legate alla campagna vaccinale? Se lo domanda Nicola Bizzi nella trasmissione “L’Orizzonte degli Eventi” (di seguito, gli estratti testuali) interrogandosi sull’improvviso irrigidimento dell’ex capo della Bce: sembrava dovesse accingersi ad allentare la stretta, e invece ha evocato addirittura l’introduzione dell’obbligo vaccinale. Alludendo a fonti di intelligence, Bizzi (che vede nell’azione di Draghi l’ombra del Vaticano) riferisce di uno scontro che sarebbe avvenuto tra Palazzo Chigi e potenti entità finanziarie Usa, legate al Quantum Financial System, di cui si sa ancora pochissimo: il nuovo sistema di credito, vincolato al valore dell’oro, taglierebbe le unghie alla finanza speculativa. Ebbene: l’Italia avrebbe (per ora) rifiutato cospicui aiuti, visto che gli americani – secondo Bizzi – avrebbero preteso, in cambio, il ritorno alla democrazia e allo Stato di diritto, smantellando cioè l’intera narrativa Covid e i relativi decreti autoritari.
    «L’incubo che abbiamo di fronte non deve stupire più di tanto: in fondo, quello che sta accadendo oggi è già successo, nella storia, precisamente 1.640 anni fa. Quello fu veramente un Grande Reset, di portata epocale. Alludo all’Editto di Tessalonica emesso nel 380 dopo Cristo dall’imperatore Teodosio, che era un criminale. Rendendo obbligatorio il culto cristiano-paolino, Teodosio metteva fuorilegge – dalla sera alla mattina – l’oltre l’85% dei cittadini dell’impero, che non erano affatto cristiani. Si calcola che la popolazione ammontasse a circa 60 milioni di persone: ebbene, era stato convertito alla nuova religione solo il 15% di esse (spesso con l’intimidazione, la propaganda e le persecuzioni, fino al terrorismo). Teodosio impose un aut-aut: convertirsi da un giorno all’altro, o perdere tutto. Letteralmente: perdere i diritti civili, la cittadinanza romana, la possibilità di esercitare le pubbliche professioni e di accedere agli edifici pubblici. C’era anche il rischio di perdere il lavoro. Vi ricorda qualcosa?
    Diciamolo: queste élite che dominano il pianeta operano secondo precise ciclicità storiche, tenendo conto anche di parametri astronomici, ma tutto sommato con poca fantasia: una operazione vincente la ripetono, attualizzandola. Sono estremamente prevedibili: dall’11 Settembre in poi, tutto è stato sempre molto prevedibile (e chiunque abbia occhi per vedere, ormai, se n’è accorto). Anche nel 380 ci furono resistenze, proprio come oggi. Basti pensare che neanche con Giustiniano, due secoli dopo, si arrivò a una conversione completa di tutti i cittadini dell’impero: un 10-15% continuava a sfuggire alla conversione forzata, e quindi a difendere la propria identità e la propria libertà, in questo caso religiosa (ma anche politica, perché la difesa della libertà vale a prescindere, sempre). Oggi, Mario Draghi ha capito benissimo che una quota crescente della popolazione manifesta insofferenza: non è più disposta ad accettare passivamente questa deriva autoritaria. Alcuni iniziano a porsi troppe domande. Di qui la criminalizzazione dei cosiddetti “no-vax”, come se esistesse la categoria sociale dei “no green pass”.
    Io dico: è ora di cambiare vocabolario: archiviamo finalmente le parole “virus” e “pandemia”, e concentriamoci sul tema vero: democrazia, diritti civili. La parola da contrastare non è “virus”: è “totalitarismo”, è “deriva autoritaria”. Questo governo lo sa molto bene, ed è probabile che stia già preparando misure repressive incredibili, per quest’autunno, perché si andrà a uno scontro sociale epocale: scoppierà con la fine del blocco dei licenziamenti e con la chiusura di moltissime attività commerciali, inclusi i ristoranti (che con le prime piogge autunnali si ritroveranno con una clientela più che dimezzata). Tanti chiuderanno, e altri saranno sfrattati: ci sono state tacite riforme anche sulla normativa per le locazioni. In sordina, stanno facendo tutto il male possibile: e lo sanno. Per cui, una crisi di governo, paradossalmente, aprirebbe la porta a scenari imprevedibili.
    Siamo nel semestre bianco. Il personaggio che siede al Quirinale non può sciogliere le Camere; non ci sono i numeri per una maggioranza alternativa, e stavolta non può nominare il Cottarelli della situazione. Molto plausibilmente, il capo dello Stato tenterebbe di mantenere in sella l’attuale primo ministro con un Draghi-bis, con una maggioranza raffazzonata, magari creata ad hoc con la consueta compravendita di parlamentari. Però sarebbe un governo “facente funzioni”, un governo elettorale: perché una crisi di governo che esplodesse adesso poterebbe inevitabilmente a elezioni in primavera. Ma un Draghi-bis, solo “facente funzioni” e con prerogative prevalentemente economiche, non avrebbe l’autorità morale (oltre che politica) per imporre ulteriori strette, ulteriori decreti liberticidi, o per tentare di introdurre deliri quantistici totalitari quali l’obbligo vaccinale. Va sicuramente tenuta d’occhio la Lega di Salvini, che si è appena opposta al Green Pass.
    C’è chi ipotizza che la Lega, che come tutti i partiti è a caccia di denaro per sostentarsi, non sia altro che la longa manus della Germania, che in modo occulto contribuirebbe a finanziarla, per tentare di manovrare la politica italiana (e magari competere con il nostro paese per la maxi-torta dei fondi Ue). Sarebbe partita da Berlino, dunque, la richiesta di fermare Draghi? Secondo altre interpretazioni, lo stesso Salvini non può non tener conto della sua base elettorale, molto scontenta: dopo aver assistito allo spettacolo del loro partito, che con il Conte-bis si è limitato a fingere di fare opposizione, oggi agli elettori leghisti (che infatti sono in calo) non piace per niente, la politica di restrizioni che Draghi sta conducendo. Dunque, in teoria, si aprono le porte a scenari inesplorati. L’alternativa all’ipotetico Draghi-bis potrebbe essere una stretta del regime, come quella paventata da certe voci di stampa, cioè un governo militare. Ma io escludo questa possibilità: perché una deriva militare non la potrebbero accettare nemmeno i circoli più retrivi, conservatori e oscurantisti dell’Unione Europea.
    C’è solo da sperare che effettivamente i leghisti stacchino la spina a questo governo, in modo da ridimensionarlo nelle sue azioni repressive, che a questo punto – più che dall’Ue – sono spinte dal Vaticano, a mio parere. Questo perché, secondo le informazioni in mio possesso, il Vaticano è stato tagliato fuori dal sistema di pagamenti del Quantum Financial System, che dal 1° settembre sono entrati in una fase avanzata. Una delle mie fonti, che ritengo estremamente attendibile, mi ha rivelato un particolare inquietante: mentre Draghi la scorsa settimana avrebbe detto, in privato, di aspettare soltanto lo svincolo di determinati pacchetti di risorse (chiaramente legate al Quantum Financial System) per poter cominciare a «chiudere questa pagliacciata», cioè la narrazione Covid, a quanto pare c’è stata un’inversione di rotta. Mi hanno riferito di una video-conferenza fra la Presidenza del Consiglio (non c’era Draghi in persona, ma un funzionario incaricato) con operatori finanziari internazionali, soprattutto statunitensi, che stanno operando nel settore di questi pagamenti, cioè proprio lo svincolo di risorse legate al Qfs. E per l’Italia ne sarebbero state previste veramente tante.
    Questi personaggi americani avrebbero posto al funzionario italiano una condizione “democratica”, esponendo l’inquietudine di certi ambienti finanziari statunitensi nei confronti di una certa deriva autoritaria italiana, che potrebbe pregiudicare tutta una serie di investimenti. Al che, qualcuno avrebbe intimato al funzionario di rispondere agli americani: non immischiatevi nelle questioni interne italiane. Gli interlocutori Usa si riferivano chiaramente ai decreti repressivi, totalitari, che in Italia hanno minato in maniera ormai irreversibile lo Stato di diritto e lo stesso ordinamento costituzionale. Così, di fronte al “no” di Palazzo Chigi, gli americani averebbero replicato: ok, allora certi finanziamenti li dirotteremo altrove.
    Se tutto questo è vero (non ne ho la prova provata) significa che addirittura, pur di portare avanti questa narrazione – con la pistola puntata alla testa dei cittadini – ora spingono certi presidenti di Regione, come Eugenio Giani in Toscana, a fare delle fughe in avanti che sono folli, deliranti, come già quelle tentate da Musumeci in Sicilia, dichiarando che i non vaccinati dovranno essere esclusi dai pubblici uffici. Ora, il fatto che stiano ricorrendo a certi personaggi, pur di portare avanti questa narrazione, e il fatto stesso che il governo possa rinunciare deliberatamente ad accettare enormi pacchetti di risorse, che a quanto pare sarebbero destinati all’Italia, significa che la situazione è molto pesante. Nel frattempo, Oltretevere, pare siano confermate le voci sulle pessime condizioni di Bergoglio, che avrebbe addirittura subito un’amputazione al piede sinistro per motivi di salute.
    Perché però ricorrere al conclave? Bergoglio è sofferente, certo, ma è pur sempre nel pieno possesso delle sue facoltà. Qual è il problema, allora? Si sono forse accorti che Francesco sta procurando danni economici alla Chiesa? Esclusa dal sistema dei pagamenti del Quantum Financial System, la “Vaticano Spa” potrebbe usare il pretesto delle difficili condizioni di salute di Bergoglio per tentare una mossa disperata, cioè rimuovere questo pontefice, per sostituirlo con qualcuno che tenti in extremis di agganciarsi al nuovo carro economico. E’ così? L’importante è non scordare mai che quella che stiamo vivendo è una guerra, a tutti i livelli: una guerra di informazione, una guerra economica, una guerra per la quale si impiegano anche armi batteriologiche».
    (Nicola Bizzi, dichiarazioni rilasciate il 2 settembre 2021 nell’ambito della trasmissione “L’Orizzonte degli Eventi”, con Tom Bosco e Matt Mattini, sul canale YouTube “Radio Visione 11.11”).

    Bizzi: aiuti Usa, ma solo se l’Itali...libreidee.org)
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  2. #3802
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    Predefinito re: Il Paese do sole che non può essere chiamato di menta

    Un lezzo ben noto

  3. #3803
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    Predefinito re: Il Paese do sole che non può essere chiamato di menta

    Sabella: In Campidoglio mesi maledetti, mai più! La corruzione dei burocrati degli uffici pubblici il brodo in cui cresce il modello Casamonica
    21 SETTEMBRE 2021 CRONACA LETTURA 2 MIN

    ”La sentenza è molto importante sul piano giudiziario ma, da cittadino romano, dico che non può essere considerata fondamentale”, ”credo che in certi quartieri di Roma Est non ci fosse bisogno di una sentenza per sapere chi sono i Casamonica, come gli Spada a Ostia”. Lo dice in un’intervista a ‘La Stampa’ Alfonso Sabella, già pm antimafia a Palermo e assessore alla legalità a Roma nella giunta Marino. ”Una sentenza può dipendere da fattori mutevoli: un errore di tattica processuale, un’intercettazione poco comprensibile, un teste smemorato, un’interpretazione giuridica controversa. Per questo la società civile deve maturare una consapevolezza autonoma”. Per Sabella Roma non è una città mafiosa ”e forse, grazie al lavoro svolto negli ultimi anni da magistrati e forze di polizia, non lo sarà mai. Ma è una città dove esistono organizzazioni mafiose”. Perché? ”Per un inesorabile e costante arretramento dello Stato, e per il dilagare di un fenomeno più grave della mafia, la corruzione pubblica, che ne rappresenta il brodo. E non parlo dei politici, ma dei burocrati. I funzionari comunali, per esempio, che hanno consentito ai Casamonica di costruire una villa abusiva nel cuore di Roma”. Quanto a se rifarebbe l’assessore alla legalità, Sabella è netto. ”Mai. Per quei dieci mesi maledetti ho pagato un prezzo troppo alto: personale, professionale, umano, economico”. Il che vuol dire ”dieci mesi da assessore a stipendio dimezzato, otto mesi dopo le dimissioni senza stipendio in attesa di tornare in toga, sei anni di confino a Napoli con 700 euro al mese di spese di viaggio”.

    https://www.lanuovapadania.it/cronac...lo-casamonica/

    Capitale immorale.
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  4. #3804
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    Predefinito re: Il Paese do sole che non può essere chiamato di menta

    Gli esemplari che abbiamo in itaglia. https://www.ilgazzettino.it/italia/p...o-6211608.html


    Si noti che i due medici, di cui guarda solo dell'incapucciato, lo star televisivo si scaglia contro di lui dandogli del codardo. E dell'altro medico che ci ha messo la faccia....

    Le solite piroette italiche, ridicole per avere sempre e solo consensi.

  5. #3805
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    Predefinito re: Il Paese do sole che non può essere chiamato di menta

    Citazione Originariamente Scritto da Eridano Visualizza Messaggio
    Sabella: In Campidoglio mesi maledetti, mai più! La corruzione dei burocrati degli uffici pubblici il brodo in cui cresce il modello Casamonica
    21 SETTEMBRE 2021 CRONACA LETTURA 2 MIN

    ”La sentenza è molto importante sul piano giudiziario ma, da cittadino romano, dico che non può essere considerata fondamentale”, ”credo che in certi quartieri di Roma Est non ci fosse bisogno di una sentenza per sapere chi sono i Casamonica, come gli Spada a Ostia”. Lo dice in un’intervista a ‘La Stampa’ Alfonso Sabella, già pm antimafia a Palermo e assessore alla legalità a Roma nella giunta Marino. ”Una sentenza può dipendere da fattori mutevoli: un errore di tattica processuale, un’intercettazione poco comprensibile, un teste smemorato, un’interpretazione giuridica controversa. Per questo la società civile deve maturare una consapevolezza autonoma”. Per Sabella Roma non è una città mafiosa ”e forse, grazie al lavoro svolto negli ultimi anni da magistrati e forze di polizia, non lo sarà mai. Ma è una città dove esistono organizzazioni mafiose”. Perché? ”Per un inesorabile e costante arretramento dello Stato, e per il dilagare di un fenomeno più grave della mafia, la corruzione pubblica, che ne rappresenta il brodo. E non parlo dei politici, ma dei burocrati. I funzionari comunali, per esempio, che hanno consentito ai Casamonica di costruire una villa abusiva nel cuore di Roma”. Quanto a se rifarebbe l’assessore alla legalità, Sabella è netto. ”Mai. Per quei dieci mesi maledetti ho pagato un prezzo troppo alto: personale, professionale, umano, economico”. Il che vuol dire ”dieci mesi da assessore a stipendio dimezzato, otto mesi dopo le dimissioni senza stipendio in attesa di tornare in toga, sei anni di confino a Napoli con 700 euro al mese di spese di viaggio”.

    https://www.lanuovapadania.it/cronac...lo-casamonica/

    Capitale immorale.

    Corruzione ha livelli da terzo mondo.

  6. #3806
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    Predefinito re: Il Paese do sole che non può essere chiamato di menta

    https://www.telefriuli.it/cronaca/co.../2/223892/art/


    Questa storia ha dell'incredibile secondo Ugo Rossi candidato sindaco a Trieste.


  7. #3807
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    Predefinito re: Il Paese do sole che non può essere chiamato di menta

    Nicholas Farrell: «Le draconiane leggi italiane sui vaccini sono terribilmente popolari»
    Maurizio Blondet 20 Settembre 2021

    Un giornalista inglese che vive in Italia da anni si stupisce degli italiani entusiasti di perdere la libertà. Cerca di spiegare perché

    Nicholas Farrell

    All’inizio di agosto, l’Italia ha bandito i non vaccinati dalla maggior parte delle forme di vita sociale, quindi dalla maggior parte delle forme di viaggio e ora dalla maggior parte delle forme di lavoro. I non vaccinati sono paria.

    Eppure, a differenza della Francia, ad esempio, dove centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro i passaporti vaccinali obbligatori, in Italia quasi nessuno ha protestato contro “Il Green Pass”, che ora è il più draconiano d’Europa.

    Gli italiani non sono mai stati particolarmente appassionati di libertà, e di conseguenza la libertà non è mai fiorita in Italia. Questo, credo, spiega perché questa rimozione delle libertà fondamentali – o diritti, se dobbiamo – degli italiani non vaccinati da parte del premier italiano non eletto Mario Draghi è così enormemente popolare.

    Giovedì il governo di unità nazionale di Draghi ha emanato un nuovo decreto che estende ‘Il Green Pass’ a tutta la forza lavoro: 23 milioni di italiani. Questo entrerà in vigore il 15 ottobre.

    I non vaccinati sono già stati banditi dal 6 agosto dalla maggior parte dei luoghi pubblici al chiuso come bar, ristoranti e palestre, oltre a molti quelli all’aperto come stadi di calcio e Colosseo. E dal 1° settembre da aerei, traghetti, treni e autobus interregionali, più università (personale e studenti) e scuole (solo personale). Il vaccino è obbligatorio per gli operatori sanitari da aprile.

    Più o meno le uniche attività comuni che i non vaccinati potranno ora svolgere fuori dalle loro case sono lo shopping e la messa.

    Possono ancora ottenere ‘Il Green Pass’ pagando un test Covid ogni 48 ore – ma presumibilmente pochi lo faranno – oppure se hanno avuto il Covid e possono dimostrarlo.

    Ci sono così tante leggi e così tanta burocrazia che tutti sono colpevoli di qualcosa

    Che il 75% degli italiani di età superiore ai 12 anni sia già completamente vaccinato e che l’80% dovrebbe esserlo entro la fine di questo mese non ha fatto alcuna differenza. Né lo sono i numeri relativamente bassi di casi di Covid in Italia: circa 4.500 nuovi casi e 50 decessi al giorno (la Gran Bretagna in confronto ha circa 29.500 nuovi casi e 175 decessi al giorno).

    L’ex capo della Banca centrale europea Draghi, che ha salvato l’euro con il suo massiccio acquisto del debito sovrano dell’eurozona, a quanto pare pensa che per salvare l’Italia tutti gli over 12 debbano essere vaccinati.

    Le sanzioni per chi è stato colto in flagranza senza ‘Il Green Pass’ includono multe fino a 1.500 euro (£ 1.200), la chiusura temporanea di locali e locali commerciali e la sospensione dal lavoro senza retribuzione, ma non il licenziamento.

    Sono circa 11 milioni gli italiani, dai 12 anni in su – circa il 20 per cento – che non hanno avuto una prima dose di vaccino con una seconda prenotata – il requisito per il pass. Si potrebbe presumere che ci siano molti milioni di italiani vaccinati in più profondamente preoccupati per una così grave violazione delle libertà civili dei non vaccinati. Non ci sono.

    Le proteste in Italia contro ‘Il Green Pass’ sono state patetiche. C’è stato un linguaggio molto violento sui social media ma poca violenza effettiva.

    Praticamente nessuno ha ascoltato le richieste di bloccare le principali stazioni ferroviarie il 1° settembre quando il divieto è stato esteso ai viaggi a lunga distanza. Un gran numero di poliziotti ha atteso invano.

    Sì, alcuni operatori sanitari e insegnanti sospesi stanno facendo causa allo stato per violenza privata e discriminazione – e molti altri da altri lavori ora seguiranno l’esempio – ma i giudici stanno pronunciando contro di loro per una serie di motivi, come quello molto sfuggente che i loro diritti non vengono violati perché possono comunque ottenere ‘Il Green Pass’ se pagano un test Covid ogni due giorni.

    Non sappiamo quanto durerà l’immunità alla vaccinazione o l’aumento della resistenza, tuttavia “Il Green Pass” è valido per 12 mesi. I vaccinati possono ancora, ovviamente, infettarsi e contagiare gli altri. Ciò significa che l’unica giustificazione davvero convincente per il divieto dell’Italia sui non vaccinati – ottenere l’immunità di gregge – sembra fallace. In Italia, ad esempio, più di un terzo del totale – 59.305 – di coloro che sono stati contagiati da Covid ad agosto sono stati parzialmente o completamente vaccinati.

    Draghi è il sesto premier italiano non eletto da quando Silvio Berlusconi si è dimesso nel 2011 – non eletto nel senso che né lui né gli altri cinque sono saliti al potere attraverso le urne come capo di una coalizione o di un partito vittorioso. Tuttavia, se si tenesse un’elezione oggi, Draghi potrebbe effettivamente vincere, tanto sono popolari i suoi mandati di vaccino. Più di due terzi approvano sia Draghi come Premier sia il suo trattamento draconiano dei non vaccinati, secondo i sondaggi. Una proporzione simile pensa che dovrebbe essere ancora più dittatoriale e sostituire “Il Green Pass” con la vaccinazione obbligatoria. Infatti, il 61 per cento degli italiani pensa che, lungi dal privarli della libertà, tutti questi divieti in realtà accrescano la loro libertà.

    L’unico partito che si oppone alla trasformazione dei non vaccinati in paria è il postfascista Fratelli d’Italia che nella maggior parte dei sondaggi degli ultimi mesi ha un po’ più di consensi (circa il 20 per cento) dei suoi due rivali più prossimi, l’alt right Lega con cui è normalmente in alleanza con il Partito Democratico post-comunista . Ma su questo tema è gravemente in disaccordo con la stragrande maggioranza.

    Niente di tutto questo mi sorprende dopo un quarto di secolo che vivo qui perché l’Italia fa solo finta di essere un paese libero. Lo vedi nelle piccole cose come la carta d’identità che devi avere e mostrare tutto il tempo. O nella domanda “dove risiedi?” piuttosto che “qual è il tuo indirizzo?”. E nei posti di blocco ovunque presidiati da poliziotti con mitragliatori che fermano auto a caso. Ci sono così tante leggi e così tanta burocrazia che tutti sono colpevoli di qualcosa.

    In Italia, se sei finito per guida in stato di ebbrezza – come a me è capitato – per riavere la patente devi dimostrare di essere idoneo a guidare al termine del divieto con il test sangue. Questo controlla il tuo consumo medio di alcol, il che significa che devi smettere di bere un buon mese prima del test. Se lo superi, ottieni la patente indietro per tre mesi, durante l’ultimo mese dei quali devi smettere di bere e fare un altro esame del sangue. E così via.

    La ragione per cui gli italiani sono così infedeli alla libertà è stata identificata, credo, dall’antropologo francese del XIX secolo, Gustave Le Bon, e dal suo libro cult La Psychologie des Foules (1895). Le Bon definì l’era moderna come “l’era delle folle” – non della democrazia – perché dopo il crollo della vecchia Europa, la folla era l’ultimo potere sovrano rimasto. Ma la folla è impotente, ha osservato, senza un leader carismatico.

    Le Bon ha fatto una distinzione particolare tra folle anglosassone e latino:

    «È più specialmente nelle folle latine che l’autoritarismo e l’intolleranza si trovano sviluppati nella misura più alta. In effetti, il loro sviluppo è tale nelle folle di origine latina che hanno completamente distrutto quel sentimento di indipendenza dell’individuo che è così potente nell’anglosassone. Le folle latine si preoccupano solo dell’indipendenza collettiva della setta a cui appartengono, e il tratto caratteristico della loro concezione di indipendenza è il bisogno che sentono di portare coloro che sono in disaccordo con se stessi all’immediata e violenta soggezione alle loro credenze».

    «Tra le razze latine, la parola democrazia significa soprattutto l’annullamento della volontà e dell’iniziativa individuale in favore dello Stato. A quest’ultimo viene sempre più concesso il potere di gestire, centralizzare, monopolizzare e produrre. (…) Tra le razze anglosassoni, specialmente in America, la stessa parola democrazia significa, al contrario, l’intenso sviluppo della volontà individuale e la restrizione dei poteri dello Stato (…).’

    Vivere in prima persona come stanno reagendo gli italiani alla crisi del Covid mi ricorda che la narrativa storica dominante sul fascismo inventata dal Partito Comunista Italiano – il più grande partito comunista al di fuori del blocco sovietico – per assolvere gli italiani dalla colpa è un’assurdità: quel fascismo è stato imposto non voluto. Gli italiani volevano che il fascismo fermasse il comunismo. Non è stato imposto. Così come vogliono che questa nuova forma di dittatura fermi il Covid.

    SCRITTO DA Nicholas Farrell

    Nicholas Farrell è l’autore di Mussolini: A New Life (Weidenfield & Nicolson/Orion Phoenix)

    Brevi dal regime popolarissimo
    Green pass: preside rievoca Auschwitz, sospeso dal servizio. L’opinione è reato.
    Nei confronti del dirigente scolastico di Ferrara che ha associato il Green pass ad Auschwitz è stato avviato un procedimento disciplinare e contestualmente è stato sospeso dal servizio. Lo si apprende da fonti del ministero dell’Istruzione. Il dirigente aveva fatto su Facebook un post che rievocava Auschwitz con la scritta ‘il Green pass rende liberi’, con tanto di fotomontaggio a corredo. (ANSA).

    Secondo il ministro Cingolani, del governo Draghi, l’essere umano è un parassita perché consuma energia senza produrre nulla.
    E’ vero, l’uomo non produce né lana né latte. Produce arte, cultura, musica, il Partenone, la Cappella Sistina, la Sonata a Kreutzer, La Montagna Incantata e Amleto, Arcipelago Gulag e Delitto e Castigo, La Pietà, La Divina Commedia, la civiltà … Tutta produzione che per Cingolani non ha alcun valore – e di cui probabilmente non ha alcuna nozione , essendo un fanatico ideologico pericolosissimo ora al potere. Solo le cose materiali esistono ed hanno valore per lui. In altra sede, Cingolani ha sancito che “il mondo è programmato per 3 miliardi di abitanti”. Lui si adoprerà per portare il parassita alla sua quantità ideale.

    GREEN PASS: ORA IL GOVERNO SOSPENDA ANCHE IL REDDITO DI CITTADINANZA E LA PENSIONE A CHI NON SI VACCINA
    PER GLI SCANSAFATICHE DEL REGALO 5STELLE SEMBRA SACROSANTO

    PER I PENSIONATI PUÒ SERVIRE PER IL BUON FINE DI PROTEGGERE ANZIANI FRAGILI

    Sospendere il reddito di cittadinanza e la pensione a chi non si sottopone al vaccino contro il Covid. Lo chiede oggi il Codacons, dopo la decisione del Governo di estendere il Green pass obbligatorio a tutto il mondo del lavoro.
    Di fatto l’esecutivo ha introdotto l’obbligo della vaccinazione per i lavoratori, prevedendo la sospensione dello stipendio per chi non si vaccina – spiega il presidente Carlo Rienzi – Lo stesso principio va adesso applicato sia a chi percepisce il reddito di cittadinanza, sia ai pensionati, istituendo la sospensione del sussidio voluto dal M5S nei confronti degli aventi diritto che risultino non vaccinati, e la sospensione della pensione per quegli anziani che rifiutano la vaccinazione.
    In quest’ultimo caso si avrebbe il vantaggio aggiuntivo di proteggere una categoria fragile all’interno della quale si registrano ancora forti opposizioni al vaccino.


    Carlo Rienzi, del Codacons


    Non si può più dire Covid per chi ha fatto il vaccino. Per i vaccinati ora torna a chiamarsi polmonite? (E. Galoppini)

    https://www.maurizioblondet.it/nicho...ente-popolari/
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    Tacito, Agricola, 30/32.

  8. #3808
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    Predefinito re: Il Paese do sole che non può essere chiamato di menta

    Bisogna pregare per Lei
    Maurizio Blondet 26 Settembre 2021
    Da Byoblu

    Durante la manifestazione “Contro il green pass, per la Libertà e il futuro“, organizzata in piazza San Giovanni, a Roma, da Ancora Italia, Movimento 3V, No paura day, Primum non nocere, FISI e Fronte del dissenso, ove sono confluite oltre 100 mila persone, a sorpresa è salita sul palco anche Nunzia Alessandra Schilirò, vice questore della Polizia di Stato a Roma. Il suo intervento non era infatti previsto nella scaletta .

    Di fronte ad una folla commossa, al microfono ha esordito così: “Quando ho detto a una mia amica che oggi sarei venuta qui, mi ha detto di non farlo. Pensa alla tua carriera, tanto il male ha già vinto. Guarda cosa è successo a Falcone e Borsellino. Io le ho risposto che il male nella storia non ha mai vinto. Se il male avesse vinto, noi non saremmo qui oggi“.

    E poi, ancora: “Noi poliziotti abbiamo giurato sulla Costituzione, per questo è mio dovere essere qui“. “Il green pass italiano è illegittimo“. “La cosa più importante che voglio dirvi è che serve unità: dobbiamo unire le nostre energie e le nostre forze per indicare a tutti una via migliore“.

    Il suo intervento integrale sarà presto disponibile, ma Byoblu l’ha intervistata subito dopo. Ecco che cosa ci ha detto.

    INTERVISTA A NUNZIA ALESSANDRA SCHILIRÒ Le prime parole rilasciate a Byoblu dopo il discorso sul palco

    Hai fatto un discorso che ha commosso tutta la piazza, per la profondità e per il senso civico delle parole che hai pronunciato, di fronte a Piazza San Giovanni completamente gremita

    “Non so neanche io come ho fatto. L’emozione era tantissima. Sentivo il bisogno delle persone di ascoltare delle parole vere, un po’ di sincerità. La cosa che mi ha colpito di più è che la piazza è piena di persone di tutti i tipi. Questa è una cosa che mi tocca in maniera particolare, perché oggi non ho fatto un discorso per il mestiere che faccio, perché è assolutamente irrilevante. Io oggi mi sono sentita medico, professoressa, bidella, camionista… Io oggi mi sono sentita chiunque sia stato discriminato. Mi sono sentita chiunque sia stato mai leso nell’esercizio dei propri diritti. Io oggi ero tutti ed ero nessuno. Nessuno perché io sono una persona qualunque, che ama il proprio Paese. Ama la vita, ama le bellezze del mondo, e quindi lotterò sempre per difenderle!”

    È stato anche un atto di coraggio, perché tu sei dirigente della Polizia di Stato, e non hai la libertà che avrebbe qualunque altro cittadini. Quindi la tua scelta è stata doppiamente difficile.

    “L’articolo 17 e l’articolo 21 della Costituzione per fortuna mi vengono in soccorso. Io oggi ho parlato come libera cittadina, ma è vero quello che dici, perché sicuramente i miei colleghi non avranno gradito. Ma io ho esercitato i miei diritti, i miei diritti previsti dalla Costituzione. Il mestiere che faccio è pubblico, perché se uno mette il mio nome su Google esce esattamente chi sono, cosa ho fatto, manca solo l’indirizzo di casa… E quindi nessuno mi può accusare di niente. Io sono un libero cittadino che difende la Costituzione, sulla quale ho giurato e vado avanti per la mia strada. Non ho paura di nulla”.

    Cosa bisogna fare con il Green Pass?

    “Vorrei che ci fosse una linea comune. Io sono per rifiutarlo su tutta la linea. Non si può scendere a questo compromesso, non si può accettare. Mi rendo conto che è impossibile arrivare a una sentenza della magistratura in così poco tempo. Però qualcosa possiamo farlo noi cittadini, perché se è vero che siamo quindici milioni, e quindici milioni di cittadini resteranno a casa, io voglio vedere come farà questo Paese ad andare avanti!”.

    Il Corriere fa sapere per primo che contro la vice-questore “è scattata l’azione disciplinare”.

    Nunzia Schilirò, vicequestore della polizia no vax parla ai manifestanti di San Giovanni: «Green pass illegittimo». Scatta azione disciplinare
    Nunzia Alessandra Schilirò, vice questore della Criminalpol e prima ancora della Squadra mobile romana: «Non ho paura a dirlo, non possono esserci compromessi. Uniamoci e rimaniamo a casa, siamo 15 milioni: come farà il Paese ad andare avanti?»



    Lei risponde:

    È bello apprendere dai giornali, anziché dalla propria amministrazione, di essere già sotto procedimento disciplinare.

    Sono molto serena. Ieri mi è capitata l’occasione di esercitare i miei diritti previsti dalla Costituzione e l’ho fatto. Il mestiere che svolgo è pubblico. Ho ricevuto quattro premi dalla società civile per i miei risultati professionali. Sono stata in moltissime trasmissioni televisive rappresentando l’amministrazione. Google dedica alla professione che svolgo molte pagine. Ieri ero solo una libera cittadina che esercita i propri diritti. Se l’amministrazione non gradisce la mia fedeltà alla Costituzione e al popolo italiano, mi dispiace, andrò avanti lo stesso. Ho scelto il mio mestiere, perché credevo che non ci fosse niente di più nobile del garantire la sicurezza di ogni cittadino, in modo che chiunque fosse libero di esprimere il proprio vero sé. Se questo mi viene negato, il mio mestiere non ha più senso. Andrò avanti sempre, con o senza divisa, per amore del mio Paese”.

    Open di Mentana “smaschera” la dottoressa Schilirò nel più consueto stile Pravda anni ’30 e prova ad infangarla.

    ByoBlu: Poche ore dopo l’intervento sul palco del vice questore Nandra Schilirò, come ampiamente prevedibile, il manganellatore ufficiale di Mentana parte con l’operazione macchina del fango contro una libera cittadina che esercita i suoi diritti costituzionali.

    https://www.open.online/2021/09/25/covid-19-chi-e-nunzia-alessandra-schiliro-no-green-pass-video/

    Godetevi l’articolo di tentata delazione dei Mentana boys. Che sono tutti, non occorre dirlo, Signori del Discorso: sono loro a controllare cosa non deve passare nel discorso pubblico.

    Chi è Nunzia Alessandra Schilirò, la vice questore di Roma che ha parlato dal palco dei No Green pass – Il video
    25 SETTEMBRE 2021 – 236

    Sostiene di intervenire come libera cittadina mentre il suo ruolo pubblico viene usato per contestare il Green pass. Il suo canale Telegram condivide contenuti controversi, come quelli di Sara Cunial e David Icke

    Evidentemente nella società ideale di Mentana bisognerà chiedere il permesso a loro prima di condividere testi di Sara Cunial – una parlamentare che non godrà più della libertà di espressione per ciò che dice in Parlamento. Certi autori sono vietati in quanto “controversi”. Diffonderne i testi sarà un delitto punibile per legge.

    Riprendiamo il testo di Open, tutto da godere.

    “Le proteste dei No Green pass di sabato 25 settembre hanno visto la Polizia impegnata nel far rispettare l’ordine pubblico, di fronte a gruppi di manifestanti che violavano le dovute precauzioni contro la diffusione del nuovo Coronavirus. Contrariamente ai colleghi, la vice questore Nunzia Alessandra Schilirò è intervenuta sul palco della manifestazione romana, organizzata anche dal controverso Movimento 3V contrario ai vaccini, alimentando ulteriormente le proteste contro la certificazione verde. Parti del suo intervento vengono riportati nel sito Byoblu, testata che nel corso della pandemia ha ospitato personaggi controversi e seguiti negli ambienti No vax come ad esempio Stefano Montanari, Stefano Scoglio e Sara Cunial. «Noi poliziotti abbiamo giurato sulla Costituzione, per questo è mio dovere essere qui» avrebbe dichiarato la vice questore Schilirò, contestando il Green pass italiano dichiarandolo «illegittimo». Nei suoi confronti il Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha avviato un’azione disciplinare.

    Il legame con Byoblu
    “Intervistata sempre da Byoblu, esprime le sue contrarietà sul Green pass: «Io sono per rifiutarlo su tutta la linea. Non si può scendere a questo compromesso, non si può accettare. Mi rendo conto che è impossibile arrivare a una sentenza della magistratura in così poco tempo. Però qualcosa possiamo farlo noi cittadini, perché se è vero che siamo quindici milioni, e quindici milioni di cittadini resteranno a casa, io voglio vedere come farà questo Paese ad andare avanti!».

    La notizia e l’intervento della vice questore Nunzia Alessandra Schilirò vengono riportati in due articoli del sito Byoblu, dove in entrambi compare un messaggio pubblicitario riguardo al libro scritto dalla stessa poliziotta: “La ragazza con la rotella in più“, editore Byoblu.

    MB : Eccola finalmente smascherata. Ha “un legame con ByoBlu”, altamente sospetto (pardon, “!controverso”: ha pubblicato un romanzo con loro

    Proseguiamo la lettura della accurata delazione : Open informa le autorità che la signora “ha un canale Telegram”, il che è di per sé delittuoso

    “Il canale Telegram e le controverse condivisioni
    La vice questore possiede anche un canale Telegram nel quale condivide non solo i contenuti di Byoblu, ma anche quelli diffusi sui canali complottisti della Covid come Matrix 2020 con il video di Stefano Montanari sul fantomatico ossido di grafene nei vaccini.

    Tra i contenuti condivisi troviamo anche un post del canale Telegram THE STORM-Q17 legato alla teoria del complotto QAnon.

    Non è l’unico post condiviso dal canale QAnon. In uno precedente, riguardante le vaccinazioni in Romania, ritroviamo evidenti riferimenti alla teoria complottista: «Q: UNITI SI VINCE» e «THE GREAT AWAKENING».

    Troviamo, infine, la condivisione di un video contrario al Green pass della deputata complottista Sara Cunial, la stessa che recentemente ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro Speranza su un documento controverso sui vaccini anti Covid che abbiamo trattato nella sezione di Open Fact-checking.

    Nel canale troviamo condivisi diversi contenuti come un articolo di DatabaseItalia (ne parlavamo qui), quello del sito R2020.info (collegato a Sara Cunial e Davide Barillari) e la liberatoria del Movimento Ippocrate (ne parliamo qui), così come i contenuti dei canali come Buffonate di Stato, Io Non Mi Vaccino, il canale del medico sospeso Mariano Amici (noto per lo strano esperimento sui tamponi e il kiwi), il canale 100 Giorni da Leoni (che sostiene il Movimento 3V contrario ai vaccini), il canale complottista chiamato Libera Espressione (ne parliamo qui) e Apri la tua mente … ivi (iveta s.) con un video di David Icke, tra i più noti complottisti del mondo”.

    Aggiornamento 26 settembre: dal Dipartimento della pubblica sicurezza si è appreso che nei confronti della funzionaria è stata avviata un’azione disciplinare.

    Capito? Sono i PADRONI DEL DISCORSO.

    https://www.maurizioblondet.it/bisogna-pregare-per-lei/
    Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
    Tacito, Agricola, 30/32.

  9. #3809
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    Predefinito re: Il Paese do sole che non può essere chiamato di menta

    Se non vanno a votare, coloro che odiano i sinistri non possono poi lamentarsi, visto che loro ci vanno sempre in fila per due ordinati
    e coperti.

  10. #3810
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    Predefinito re: Il Paese do sole che non può essere chiamato di menta

    Si dice allineati, ma "ordinati" rende l'idea.

 

 
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