Bizzi: aiuti Usa, ma solo se l’Italia torna alla democrazia?
Scritto il 03/9/21 • nella Categoria: segnalazioni
Riuscirà Matteo Salvini a inceppare il programma sempre più spaventosamente repressivo del governo Draghi, magari costringendo Mattarella a mettere in piedi un Draghi-bis, dal respiro cortissimo in attesa delle elezioni anticipate e necessariamente limitato alla sola materia economica, quindi senza più l’autorità per imporre restrizioni legate alla campagna vaccinale? Se lo domanda Nicola Bizzi nella trasmissione “L’Orizzonte degli Eventi” (di seguito, gli estratti testuali) interrogandosi sull’improvviso irrigidimento dell’ex capo della Bce: sembrava dovesse accingersi ad allentare la stretta, e invece ha evocato addirittura l’introduzione dell’obbligo vaccinale. Alludendo a fonti di intelligence, Bizzi (che vede nell’azione di Draghi l’ombra del Vaticano) riferisce di uno scontro che sarebbe avvenuto tra Palazzo Chigi e potenti entità finanziarie Usa, legate al Quantum Financial System, di cui si sa ancora pochissimo: il nuovo sistema di credito, vincolato al valore dell’oro, taglierebbe le unghie alla finanza speculativa. Ebbene: l’Italia avrebbe (per ora) rifiutato cospicui aiuti, visto che gli americani – secondo Bizzi – avrebbero preteso, in cambio, il ritorno alla democrazia e allo Stato di diritto, smantellando cioè l’intera narrativa Covid e i relativi decreti autoritari.
«L’incubo che abbiamo di fronte non deve stupire più di tanto: in fondo, quello che sta accadendo oggi è già successo, nella storia, precisamente 1.640 anni fa. Quello fu veramente un Grande Reset, di portata epocale. Alludo all’Editto di Tessalonica emesso nel 380 dopo Cristo dall’imperatore Teodosio, che era un criminale. Rendendo obbligatorio il culto cristiano-paolino, Teodosio metteva fuorilegge – dalla sera alla mattina – l’oltre l’85% dei cittadini dell’impero, che non erano affatto cristiani. Si calcola che la popolazione ammontasse a circa 60 milioni di persone: ebbene, era stato convertito alla nuova religione solo il 15% di esse (spesso con l’intimidazione, la propaganda e le persecuzioni, fino al terrorismo). Teodosio impose un aut-aut: convertirsi da un giorno all’altro, o perdere tutto. Letteralmente: perdere i diritti civili, la cittadinanza romana, la possibilità di esercitare le pubbliche professioni e di accedere agli edifici pubblici. C’era anche il rischio di perdere il lavoro. Vi ricorda qualcosa?
Diciamolo: queste élite che dominano il pianeta operano secondo precise ciclicità storiche, tenendo conto anche di parametri astronomici, ma tutto sommato con poca fantasia: una operazione vincente la ripetono, attualizzandola. Sono estremamente prevedibili: dall’11 Settembre in poi, tutto è stato sempre molto prevedibile (e chiunque abbia occhi per vedere, ormai, se n’è accorto). Anche nel 380 ci furono resistenze, proprio come oggi. Basti pensare che neanche con Giustiniano, due secoli dopo, si arrivò a una conversione completa di tutti i cittadini dell’impero: un 10-15% continuava a sfuggire alla conversione forzata, e quindi a difendere la propria identità e la propria libertà, in questo caso religiosa (ma anche politica, perché la difesa della libertà vale a prescindere, sempre). Oggi, Mario Draghi ha capito benissimo che una quota crescente della popolazione manifesta insofferenza: non è più disposta ad accettare passivamente questa deriva autoritaria. Alcuni iniziano a porsi troppe domande. Di qui la criminalizzazione dei cosiddetti “no-vax”, come se esistesse la categoria sociale dei “no green pass”.
Io dico: è ora di cambiare vocabolario: archiviamo finalmente le parole “virus” e “pandemia”, e concentriamoci sul tema vero: democrazia, diritti civili. La parola da contrastare non è “virus”: è “totalitarismo”, è “deriva autoritaria”. Questo governo lo sa molto bene, ed è probabile che stia già preparando misure repressive incredibili, per quest’autunno, perché si andrà a uno scontro sociale epocale: scoppierà con la fine del blocco dei licenziamenti e con la chiusura di moltissime attività commerciali, inclusi i ristoranti (che con le prime piogge autunnali si ritroveranno con una clientela più che dimezzata). Tanti chiuderanno, e altri saranno sfrattati: ci sono state tacite riforme anche sulla normativa per le locazioni. In sordina, stanno facendo tutto il male possibile: e lo sanno. Per cui, una crisi di governo, paradossalmente, aprirebbe la porta a scenari imprevedibili.
Siamo nel semestre bianco. Il personaggio che siede al Quirinale non può sciogliere le Camere; non ci sono i numeri per una maggioranza alternativa, e stavolta non può nominare il Cottarelli della situazione. Molto plausibilmente, il capo dello Stato tenterebbe di mantenere in sella l’attuale primo ministro con un Draghi-bis, con una maggioranza raffazzonata, magari creata ad hoc con la consueta compravendita di parlamentari. Però sarebbe un governo “facente funzioni”, un governo elettorale: perché una crisi di governo che esplodesse adesso poterebbe inevitabilmente a elezioni in primavera. Ma un Draghi-bis, solo “facente funzioni” e con prerogative prevalentemente economiche, non avrebbe l’autorità morale (oltre che politica) per imporre ulteriori strette, ulteriori decreti liberticidi, o per tentare di introdurre deliri quantistici totalitari quali l’obbligo vaccinale. Va sicuramente tenuta d’occhio la Lega di Salvini, che si è appena opposta al Green Pass.
C’è chi ipotizza che la Lega, che come tutti i partiti è a caccia di denaro per sostentarsi, non sia altro che la longa manus della Germania, che in modo occulto contribuirebbe a finanziarla, per tentare di manovrare la politica italiana (e magari competere con il nostro paese per la maxi-torta dei fondi Ue). Sarebbe partita da Berlino, dunque, la richiesta di fermare Draghi? Secondo altre interpretazioni, lo stesso Salvini non può non tener conto della sua base elettorale, molto scontenta: dopo aver assistito allo spettacolo del loro partito, che con il Conte-bis si è limitato a fingere di fare opposizione, oggi agli elettori leghisti (che infatti sono in calo) non piace per niente, la politica di restrizioni che Draghi sta conducendo. Dunque, in teoria, si aprono le porte a scenari inesplorati. L’alternativa all’ipotetico Draghi-bis potrebbe essere una stretta del regime, come quella paventata da certe voci di stampa, cioè un governo militare. Ma io escludo questa possibilità: perché una deriva militare non la potrebbero accettare nemmeno i circoli più retrivi, conservatori e oscurantisti dell’Unione Europea.
C’è solo da sperare che effettivamente i leghisti stacchino la spina a questo governo, in modo da ridimensionarlo nelle sue azioni repressive, che a questo punto – più che dall’Ue – sono spinte dal Vaticano, a mio parere. Questo perché, secondo le informazioni in mio possesso, il Vaticano è stato tagliato fuori dal sistema di pagamenti del Quantum Financial System, che dal 1° settembre sono entrati in una fase avanzata. Una delle mie fonti, che ritengo estremamente attendibile, mi ha rivelato un particolare inquietante: mentre Draghi la scorsa settimana avrebbe detto, in privato, di aspettare soltanto lo svincolo di determinati pacchetti di risorse (chiaramente legate al Quantum Financial System) per poter cominciare a «chiudere questa pagliacciata», cioè la narrazione Covid, a quanto pare c’è stata un’inversione di rotta. Mi hanno riferito di una video-conferenza fra la Presidenza del Consiglio (non c’era Draghi in persona, ma un funzionario incaricato) con operatori finanziari internazionali, soprattutto statunitensi, che stanno operando nel settore di questi pagamenti, cioè proprio lo svincolo di risorse legate al Qfs. E per l’Italia ne sarebbero state previste veramente tante.
Questi personaggi americani avrebbero posto al funzionario italiano una condizione “democratica”, esponendo l’inquietudine di certi ambienti finanziari statunitensi nei confronti di una certa deriva autoritaria italiana, che potrebbe pregiudicare tutta una serie di investimenti. Al che, qualcuno avrebbe intimato al funzionario di rispondere agli americani: non immischiatevi nelle questioni interne italiane. Gli interlocutori Usa si riferivano chiaramente ai decreti repressivi, totalitari, che in Italia hanno minato in maniera ormai irreversibile lo Stato di diritto e lo stesso ordinamento costituzionale. Così, di fronte al “no” di Palazzo Chigi, gli americani averebbero replicato: ok, allora certi finanziamenti li dirotteremo altrove.
Se tutto questo è vero (non ne ho la prova provata) significa che addirittura, pur di portare avanti questa narrazione – con la pistola puntata alla testa dei cittadini – ora spingono certi presidenti di Regione, come Eugenio Giani in Toscana, a fare delle fughe in avanti che sono folli, deliranti, come già quelle tentate da Musumeci in Sicilia, dichiarando che i non vaccinati dovranno essere esclusi dai pubblici uffici. Ora, il fatto che stiano ricorrendo a certi personaggi, pur di portare avanti questa narrazione, e il fatto stesso che il governo possa rinunciare deliberatamente ad accettare enormi pacchetti di risorse, che a quanto pare sarebbero destinati all’Italia, significa che la situazione è molto pesante. Nel frattempo, Oltretevere, pare siano confermate le voci sulle pessime condizioni di Bergoglio, che avrebbe addirittura subito un’amputazione al piede sinistro per motivi di salute.
Perché però ricorrere al conclave? Bergoglio è sofferente, certo, ma è pur sempre nel pieno possesso delle sue facoltà. Qual è il problema, allora? Si sono forse accorti che Francesco sta procurando danni economici alla Chiesa? Esclusa dal sistema dei pagamenti del Quantum Financial System, la “Vaticano Spa” potrebbe usare il pretesto delle difficili condizioni di salute di Bergoglio per tentare una mossa disperata, cioè rimuovere questo pontefice, per sostituirlo con qualcuno che tenti in extremis di agganciarsi al nuovo carro economico. E’ così? L’importante è non scordare mai che quella che stiamo vivendo è una guerra, a tutti i livelli: una guerra di informazione, una guerra economica, una guerra per la quale si impiegano anche armi batteriologiche».
(Nicola Bizzi, dichiarazioni rilasciate il 2 settembre 2021 nell’ambito della trasmissione “L’Orizzonte degli Eventi”, con Tom Bosco e Matt Mattini, sul canale YouTube “Radio Visione 11.11”).
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