E fai bene!
Speranza è l'ultimo a morire.
Non ha fatto il vaccino. 😂
Le immagini che purtroppo sono violentemente costretto a trovare ovunque di Sanremo fanno veramente ribrezzo .
RAI 1, canale pubblico, prima serata.
Da vomito.
Flop della manifestazione contro la modesta riforma autonomista. Ma marciare contro il Nord è un errore
19 MARZO 2023 OPINIONI LETTURA 1 MIN
di Roberto Gremmo – E’ clamorosamente fallita a Napoli la sgangherata adunata meriodionalista contro l’autonomia differenziata; la modesta riforma regionalista del ministro Calderoli.
Certo a rispondere alla chiamata del sindaco Manfredi c’erano tanti sindaci, specie calabresi, attorniati dal notabilato politico meridionale, ma al malinconico e distratto corteo la gente non c’era.
Questo non vuol dire che, sfidando il disinteresse dei loro elettori, gli aspiranti politici della Sila smettano di cavalcare lo spettro secessionista, peraltro lontano anni luce dalle proposte del ministro bergamasco.
E’ anzi in azione la silenziosa azione combinata di sabotaggio che vede uniti sottobanco pidiessini, calendisti, Renzisti e stellasti come truppe d’assalto e a scavare come talpe dentro il governo fratelloni in funzione di guastatori e sabotatori frenanti. Tutti dalla stessa parte per bloccare ogni pur minima modifica dello Stato centralista.
Lontano dai bisogni della loro gente, casta autoreferenziali in lotta per la difesa di un sistema clientelare, continueranno imperterriti a lanciare anatemi contro chi, secondo loro, vorrebbe dividere l’Italia.
Ma la realtà dei fatti è impietosa: mal assemblate e tenute assieme malamente, convivono due realtà territoriali differenti e, in fondo in fondo, con prospettive divergenti.
O si trova un equilibrio o saranno dolori.
La marcia contro il Nord non è solo un errore. E’ un disastro per i popoli meridionali.
https://www.lanuovapadania.it/opinio...d-e-un-errore/
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Italiani dove siete?
Categoria: Opinione
Pubblicato: 28 Marzo 2023
Visite: 7740
In Israele protestano centinaia di migliaia di persone e obbligano Netaniahu a sospendere la sua riforma giuridica. In Francia protestano in centinaia di migliaia, e mettono a ferro e fuoco il paese perchè non vogliono l’aumento dell’età pensionabile. In Germania scioperano compatte le organizzazioni dei trasporti per avere aumenti salariali, e mettono in ginocchio il paese.
In Italia ci sarebbero svariati motivi per protestare (dagli scandali AIFA all’invio delle armi in Ucraina, dalle accise infinite ai salari bloccati), ma nessuno scende in piazza. Gli italiani restano in casa.
Perchè?
Io una risposta ce l’avrei, e l’ho data più di una volta in diverse interviste video. Ma vorrei sentire la vostra opinione.
Grazie.
Massimo Mazzucco
https://luogocomune.net/28-opinione/...ani-dove-siete
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Non siamo un popolo. Non lo siamo mai stati.
Ognuno crede di tirare a campare pensando solo ai cazzi suoi.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Si emigra ancora dal Sud al Nord
7 APRILE 2023 CRONACA LETTURA 1 MIN
Nel 2022 i movimenti migratori tornano ai livelli pre-pandemia, lo conferma l’Istat. I trasferimenti, interni e per l’estero, risultano in crescita sia rispetto al 2021 sia, soprattutto, al 2020, quando le restrizioni dovute alla diffusione del virus Covid-19 avevano portato a un crollo degli spostamenti. Nel 2022 si sono verificati 1 milione 484mila trasferimenti interni, il 4% in più rispetto all’anno precedente e ben il 10% in più rispetto al 2020, tornando così ai livelli del 2019, quando i trasferimenti erano stati 1 milione 485mila. Anche nel 2022 si registrano movimenti migratori interni sfavorevoli al Mezzogiorno: sono 420mila le persone che hanno lasciato nel corso dell’anno un comune meridionale per trasferirsi in un altro comune italiano (in alcuni casi anche rimanendo al Sud), mentre sono 352mila quelli che hanno eletto un comune del Mezzogiorno quale luogo di dimora abituale. Una dinamica ha generato, per il complesso della ripartizione, un saldo negativo di oltre 55mila unità (-3,4‰ abitanti).
Questo fenomeno riguarda tutte le regioni del Mezzogiorno, in particolare la Basilicata e la Calabria, per le quali il saldo negativo è del 5,5‰, davanti al Molise (-4,7‰) e alla Campania (-4,3‰). Le regioni del Nord, dove complessivamente si riscontra un tasso del +2,2‰, rimangono quelle a maggiore capacità attrattiva, rispetto a quelle del Centro, che nel complesso registra un +0,7‰. Al top è l’Emilia-Romagna (+3,9‰), a seguire il Friuli-Venezia Giulia (+2,4‰) e la Lombardia (+2,2‰).
https://www.lanuovapadania.it/cronac...l-sud-al-nord/
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove fanno il deserto dicono che è la pace.
Tacito, Agricola, 30/32.
Mi fanno ridere, o peggio, quelli delle Cinque Terre ed ora pure di altre zone del levante ligure che si lamentano per i troppi turisti.
Dopo essersi gonfiati i portafogli a dismisura con prezzi da vero ladrocinio per anni.
Liguri.