KABUL - Un numero imprecisato di morti tra i militari Isaf e' stato provocato dall'attacco suicida di stamane a Kabul. Lo ha dichiarato all'Ansa una fonte della stessa Isaf.

La stessa fonte ha detto che "vi sono alcuni morti dell'Isaf" ed ha aggiunto che l'attentato "é stato realizzato con un veicolo esplosivo collocato sul ciglio della strada all'altezza di Camp Phoenix che è stato fatto esplodere a distanza al passaggio di un convoglio". Oltre ai morti, ha infine detto il portavoce, vi sono stati anche numerosi feriti. La statale fra Kabul e Jalalabad, nell'est della città, è considerata una delle più pericolose del Paese perché continuamente percorsa da convogli militari internazionali e afghane.

Quello che tutti prevedevano sta dunque accadendo in Afghanistan. Con l'approssimarsi delle cruciali elezioni di dopodomani, i talebani moltiplicano le loro operazioni per impedire il voto e terrorizzare la popolazione, con una serie di sanguinosi attentati anche nel superfortificato centro di Kabul. Già all'alba un razzo aveva colpito il palazzo presidenziale. Aveva causato solo qualche danno materiale ma l'impatto simbolico era notevole. Indicava che neppure il luogo più fortificato e protetto del Paese è immune da attacchi e pericoli.

Ma il peggio doveva venire più tardi, quando è stato attaccato un convoglio militare dell'Isaf, la forza internazionale a guida Nato. Si è trattato con ogni probabilità di un attentato suicida compiuto con un'autobomba fatta esplodere al passaggio del convoglio su un grande viale nella parte orientale della capitale. I morti accertati sono sette (ma il bilancio potrebbe aumentare). I feriti sono una trentina. Un altro grave attentato è stato compiuto nel distretto di Churi, provincia di Urzgan. Un kamikaze si è fatto esplodere davanti a un seggio elettorale dimostrando se mai ce ne fosse stata la necessità quanto siano credibili le minacce lanciate dai talebani negli ultimi giorni a chiunque intenda recarsi alle urne: i morti sono sei. Altissima tensione anche nella provincia di Farah dove si trovano i militari italiani.

Nel corso di una operazione mirata a rendere sicura la regione e consentire il regolare svolgimento delle elezioni, una pattuglia italiana è stata attaccata nel villaggio di Pusht Rod. I bersaglieri hanno subito risposto al fuoco e respinto l'attacco senza subire danni. Sulla situazione si è pronunciato anche il ministro degli esteri Franco Frattini, il quale ha condannato gli ultimi episodi di violenza e ribadito l'auspicio che le elezioni possano svolgersi in modo regolare, senza intimidazioni.

ANSA.it - KABUL: TALEBANI ALL'ATTACCO, RAZZI E ATTENTATI