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  1. #21
    Ghibellino
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    Predefinito Re: Il cristianesimo? Una setta giudaico-ellenica nata in Egitto

    Fa veramente tenerezza leggendo su Wikipedia
    Storicità di Gesù - Wikipedia

    dove a mo' di prove sull'esistenza del nazareno siano citati i vangeli, le lettere di Paolo, gli atti degli apostoli come se questi fossero documenti storici e non favolette inventate appunto per dare vita al mitico fondatore. Va bene che viviamo in epoca cristiana, va bene che ogni pisciata che fa Bergoglio viene riportata a lettere cubitali da stampa e TV, però a tutto ci dovrebbe essere un limite.
    Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)

  2. #22
    Ghibellino
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    Predefinito Re: Il cristianesimo? Una setta giudaico-ellenica nata in Egitto

    Similitudini (o scopiazzature) tra Horus (egiziano) e Gesù:

    "Deve essere difficile… Per coloro che hanno considerato l’autorità come verità, anziché la verità come autorità.
    Gerald Massey




    Queste similitudini sono state individuate da Massey e dalla Murdock.

    A partire dal 10.000 avanti Cristo, la storia è piena di graffiti o scritture che rappresentano il rispetto e l’adorazione della gente verso il Sole. Ed è facile comprendere perché, in quanto ogni giorno il sole sorge, porta la luce, il calore e la sicurezza, salavando l’uomo dal freddo, dall’ oscurità e dai predatori notturni nel buio della notte… Le civiltà capirono che senza di lui il grano non crescerebbe e gli esseri viventi sul pianeta non sopravviverebbero… Questi dati di fatto hanno reso il Sole l’ oggetto più adorato di tutti i tempi, allo stesso modo, prestavano molta attenzione anche alle stelle. Il rilevamento delle stelle gli consentiva di riconoscere ed anticipare eventi che si ripetevano nel corso di lunghi periodi di tempo, come le eclissi e le lune piene. Hanno, pertanto, catalogato in gruppi la mappa celeste, in quelle che oggi conosciamo come costellazioni.
    Il sole con il suo potere di dare la vita e di salvatore… era personificato come un rappresentante del Creatore invisibile o Dio, Era conosciuto come il “ Sole di Dio”, la luce del mondo, il salvatore del genere umano.
    Horus, è il Dio Sole dell’ Egitto, risalente all’ anno 3000 A.C. E’ la divinità sole antropomorfa e la sua vita è una serie di mitologie allegoriche del movimento del sole nel cielo. Dagli antichi geroglifici, in Egitto, conosciamo molto di questo Messia del Sole… Infatti, il termine “Horizon” (Orizzonte), viene dalla frase “Horus has risen” (Horus è risorto), “Hours” anch’esso deriva da “Horus”, in quanto rappresentano il percorso del sole nel corso della giornata. Anche il termine “sunset” ha origine da questa mitologia, dato che Horus aveva un fratello malvagio chiamato “Set” e Set era la personificazione dell’ oscurità. Infatti, ogni giorno Horus vinceva la sua battaglia contro Set, mentre alla sera Set arrivava e sconfiggeva Horus, mandandolo negli inferi. Da qui il termine “sunset”. E’ importante sapere che “l’oscurità contro la luce” o “il bene contro il male” sono dicotomie mitologiche più onnipresenti, mai conosciute… ed è una dicotomia ancor oggi presente su vari livelli.
    Sinteticamente, la storia di Horus è la seguente: Horus è nato il 25 Dicembre dalla vergine Isis- Meri, la sua nascita era accompagnata da una stella dell’ est, che i re seguirono per trovare e portare doni al neonato salvatore. All’ età di 12 anni, era un prodigo insegnante bambino, all’età di 30 anni venne battezzato da una figura nota come Anup che poi fu decapitato e dal quel momento inizio il suo ministero. Fu tentato mentre era nel deserto. Horus aveva 12 discepoli che viaggiavano con lui, compieva miracoli, come la guarigione dei malati e il camminare sull’ acqua, resuscitò Asar(si traduce in Lazzaro) a horus venivano attribuiti vari nomi simbolici “ La Verità”, “La Luce”, “Il figlio eletto di Dio”, “Il buon pastore”,”L’agnello di Dio”, e molti altri. Dopo essere stato tradito da Typhon, Horus venne crocifisso, sepolto per 3 giorni, dopodiché è risorto. Questi attributi di Horus, sebbene possano non essere reali, sembrano permeare molte culture del mondo, in quanto molte altre divinità sembrano avere la stessa struttura mitologica generale.
    Attis, divinità Frigia. Nato da una vergine (Nana), il 25 Dicembre. Crocifisso, sepolto in una tomba e dopo 3 giorni, risorto
    Krishna dell’ India, nato da una vergine (Devaki) il 25 Dicembre con una stella dell’est che segnalava il suo arrivo, ha compiuto miracoli con i suoi discepoli, fu crocifisso e dopo la sua morte è risorto.
    Dionisio della Grecia, nato da una vergine il 25 Dicembre, era un insegnante viaggiatore che compiva miracoli, come trasformare l’acqua in vino; veniva chiamato anche “Re dei Re”, “l’Unigenito di Dio”, “l’Alfa e l’Omega” e moltri altri… fu crocifisso, dopodiché risorto.
    Mithra della Persia, nato da una vergine il 25 Dicembre, aveva 12 discepoli, compiva miracoli, veniva chiamato anche “la Verità”, “la Luce” e molti altri… E’ interessante il fatto che il giorno sacro di Mithra fosse la Domenica.
    Ciò che conta è che ci sono dozzine di salvatori, nati da una vergine e crocefissi, in numerose parti del mondo, che corrispondono a questa descrizione.

    Per capire meglio le somiglianze;

    CONFRONTO TRA LE VITE DI HORUS E GESÙ PURE COINCIDENZE?

    Concepimento: Da una vergine. Da una vergine.
    Padre: Unigenito figlio del Dio Osiride. Unigenito figlio di Geova (nella forma dello Spirito Santo).
    Madre: Meri. Miriam (alias Maria).
    Padre putativo: Seb (Jo-Seph). Giuseppe.
    Discendenza del padre putativo: Di discendenza reale. Di discendenza reale.
    Luogo di nascita: In una grotta. In una grotta o stalla.
    Annunciazione: Di un angelo a Iside, sua madre. Di un angelo a Miriam, sua madre.
    Nascita annunciata da: La stella Sirio, stella del mattino. Una non precisata “stella apparsa nel cielo d'oriente.”
    Data di nascita: Gli antichi egizi sfilavano attraverso le strade al tempo del solstizio Celebrata il 25 dicembre. La data scelta era la stessa della nascita di invernale (tipicamente il 22-25 dicembre), portando una mangiatoia e un bambino che rappresentava Horus. Mitra, Dioniso, il Sole Invitto (Sole Invincibile), ecc.
    Annuncio della nascita: Per mezzo di angeli. Per mezzo di angeli.
    Testimoni della nascita: Pastori. Pastori.
    Testimoni posteriori della nascita: Tre divinità solari. Tre sapienti.
    Minaccia di morte durante l'infanzia: Herut tentò di far uccidere Horus. Erode tentò di far uccidere Gesù.
    Gestione della minaccia: Il Dio Che dice alla madre di Horus: “Vieni, tu dea Iside, nasconditi con tuo figlio.” Un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe, dicendo: “Destati, e prendi il fanciullino, e sua madre, e fuggi in Egitto,…”
    Ceremonia del rito di passaggio: Horus raggiunse la maturità con uno speciale rituale, quando gli fu reintegrato l'occhio. Portato al tempio dai genitori per quello che è oggi chiamato un rituale Bar Mitzvah.
    Rituale all'età di: 12 anni. 12 anni.
    Discontinuità nella storia della vita: Nessuna documentazione tra i 12 e i 30 anni. Nessuna documentazione tra i 12 e i 30 anni.
    Località del battesimo: Il fiume Eridano, o Iarutana. Il fiume Giordano.
    Età al battesimo: 30 anni. 30 anni.
    Battezzato da: Anup il Battista. Giovanni il Battista.
    Sorte finale del battezzatore: Decapitato. Decapitato.
    Tentazione: Portato dal deserto di Amenta su un'alta montagna dal suo arcirivale Sut. Sut (alias Set) fu un precursore Portato dal deserto della Palestina su un'alta montagna dal suo dell'ebreo Satana. arcirivale Satana.
    Esito della tentazione: Horus resiste alla tentazione. Gesù resiste alla tentazione.
    Sostenitori odici discepoli. Dodici discepoli.
    Attività: Camminò sull'acqua, espulse demoni, guarì i malati, restituì la vista ai ciechi. “Con la sua potenza calmò il mare.” Camminò sull'acqua, espulse demoni, guarì i malati, restituì la vista ai ciechi. Comandò al mare: “Taci, e sta’ cheto.”
    Resurrezione del morto: Horus resuscitò il suo defunto padre Osiride dalla tomba. Gesù resuscitò Lazzaro dalla tomba.
    Località dove si compì il miracolo della resurrezione: Anu, una città egiziana dove si tenevano annualmente i riti della morte, sepoltura e resurrezione di Horus. Gli ebrei aggiunsero il loro prefisso (“beth”) per “casa” ad “Anu”, originando “Beth-Anu”, o la “Casa di Anu”. Dato che “u” e “y” erano anticamente intercambiabili, “Bethanu” divenne “Bethany” (Betania), la località menzionata in Giovanni 11.
    Origine del nome Lazzaro: Asar era un altro nome per Osiride, padre di Horus, che il figlio resuscitò dal regno dei morti. A Lui ci si rivolgeva utilizzando, come segno di rispetto, il termine “l'Asar”. Tradotto in ebraico, è reso “El-Asar”. I romani aggiunsero il prefisso “us” per indicare un nome maschile, ottenendo “Elasarus”. Con il passare del tempo la “E” fu omessa e la “s” si tramutò in “z”, dando origine a “Lazarus” (Lazzaro). Come descritto dall'autore(i) del Vangelo di Giovanni.
    Trasfigurato: Sulla montagna. Sull'alta montagna.
    Sermone(i) chiave: Sermone del Monte. Sermone del Monte; Sermone della Pianura.
    Tipo di morte : Per crocifissione. Per crocifissione.
    Accompagnato da: Due ladroni. Due ladroni.
    Sepoltura:In una tomba. In una tomba.
    Destino dopo la morte: Discese negli Inferi; resuscitato dopo tre giorni. Discese negli Inferi; resuscitato dopo circa 30-38 ore (da venerdi pomeriggio a, presumibilmente, domenica mattina), che coprono parte di tre giorni.
    Resurrezione annunciata da: Donne. Donne.
    Futuro: Regno millenario. Regno millenario.


    CONFRONTO DELLE CARATTERISTICHE DI HORUS E GESÙ

    Natura :Considerato un personaggio mitico. Considerato come un uomo-dio del Iº secolo E.V.
    Ruolo principale: Salvatore dell'umanità. Salvatore dell'umanità.
    Status sociale: Dio-uomo. Dio-uomo.
    Descrizione comune: La vergine Iside che porta in braccio Horus bambino. La vergine Maria che porta in braccio Gesù Bambino.
    Titolo: KRST, l'unto. Cristo, l'unto.
    Altri nomi: Il buon pastore, l'agnello di Dio, il pane di vita, il figlio dell'uomo, la Parola, il pescatore, il redentore. Il buon pastore, l'agnello di Dio, il pane di vita, il figlio dell'uomo, la Parola, il pescatore, il redentore.
    Segno zodiacale: Associato con i Pesci, il pesce. Associato con i Pesci, il pesce.
    Simboli principali: Pesce, mazza, la vite, la verga del pastore. Pesce, mazza, la vite, la croce del pastore.
    CONFRONTO TRA I MESSAGGI DI HORUS E GESÙ
    Criteri per la salvezza nel giorno del giudizio: “Ho dato il pane all'uomo affamato, l'acqua all'uomo assetato, vestiti all'uomo ignudo e una barca al marinaio naufrago.” “Perciocchè io ebbi fame, e voi mi deste a mangiare; io ebbi sete, e voi mi deste a bere; io fui forestiero, e voi mi accoglieste. Io fui ignudo, e voi mi rivestiste…” Matteo 255-36 (Traduzione di G. Diodati, 1649).
    Dichiarazioni su “Io sono”: “Io sono Horus nella gloria… Io sono il Signore della Luce… Io sono il vittorioso… Io sono l'erede del tempo infinito… Io, proprio Io, sono colui che conosce le vie del cielo.” “Io sono Horus, il Principe dell'Eternità.” “Io sono Horus, che avanza attraverso l'eternità… Eternità e immutabilità è il mio nome.” “Io possiedo il pane in Anu. Io condivido in cielo il pane con Ra.” “Io sono la luce del mondo… Io sono la via, la verità e la vita.” “…io vi dico, che avanti che Abrahamo fosse nato, io sono.” “Gesù Cristo è lo stesso ieri, ed oggi, e in eterno.” “Io sono il pane di vita ch’è disceso dal cielo.” (Dal Vangelo di Giovanni)
    Gesù, Horus e altre similitudini.
    Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)

  3. #23
    Ghibellino
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    Predefinito Re: Il cristianesimo? Una setta giudaico-ellenica nata in Egitto

    Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)

  4. #24
    Ghibellino
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    Predefinito Re: Il cristianesimo? Una setta giudaico-ellenica nata in Egitto

    Filone AlessandrinoFilone (-10 +55), filosofo ebreo di Alessandria, meditando sull'indispensabilità di superare la barriera che determinava l'impedimento al mondo spirituale e al mondo materiale di unirsi a causa delle reciproche nature completamente opposte, concepì un intermediario che, pur rimanendo purissimo spirito, acquisisse quelle caratteristiche umane che avrebbero permesso il dialogo tra Dio e gli uomini, quel dialogo che, pur desiderato da entrambi dall'inizio dei tempi, non si era ancora realizzato. In realtà cosa ideò Filone per creare questa unione tra lo spirito e la materia? Semplice: trasformò il desiderio di Dio, che fino ad allora era rimasto bloccato sotto forma di pensiero, in parola udibile dall'uomo, parola che Filone personificò in un essere celeste che chiamò “Logos”, che in greco significa appunto parola. Per spiegare meglio il concetto, anche se in forma molto grossolana, dirò che Dio si rese comprensibile agli uomini attraverso il suono di una voce (Logos) come il magnetismo dell'etere che si rende percettibile all'uomo attraverso il tuono. E come il tuono porta l'acqua che produce la vita, così il Logos avrebbe divulgato sulla terra quella morale che avrebbe permesso agli uomini di rigenerarsi e salire a Dio. Questo contatto tra il cielo e la terra, che i pagani avevano risolto nei Culti dei Misteri attraverso l'incarnazione delle loro divinità (Marduk, Dionisio, Demetrio, Osiride, Mitra, Serapide ecc.), Filone lo realizzò, sia pure in forma essenzialmente spirituale, rifacendosi al concetto già precedentemente espresso da Platone in quel Logos (Ragione) che, procedendo da Dio, si era fatta regolatrice dell'universo dal giorno della creazione. <<Per Filone il Logos non è soltanto parola intesa nel significato astratto che gli veniva conferito dal platonismo, ma parola nel significato esteriore. Essa è l'immagine visibile, la figura di Dio come viene realizzata da Paolo in forma di parola, per la prima volta nell'evoluzione religiosa messianica, nella sua visione sulla strada di Damasco>>. (Bossi, pag. 178). Come una larva che procede nella sua metamorfosi biologica, così, questo essere che fa da trade-union tra il trascendentale e la materia, seguirà quell'evoluzione che, partita dall'astrattismo Platonico del IV secolo, passando per quegli stadi intermedi rappresentati il primo dalla visione di Daniele del II secolo a.C. che ce lo descrive come “Uno simile a figlio d'uomo” che risiede in cielo accanto a Dio, il secondo dal Logos di Filone che nel I secolo d.C. si trasforma in voce e il terzo, dal Salvatore degli gnostici che nel II secolo discende in terra prendendo dell'uomo soltanto le apparenze, si completerà nel suo ciclo con quell'incarnazione che, già realizzata dal Culto dei Misteri Pagani, darà inizio al cristianesimo di Madre Chiesa. Perché tutto questo giro per ritornare in fondo a quell'umanizzazione che veniva sostenuta già da millenni se ci riferiamo alla dea Iside degli egiziani? La risposta è semplice: perché la religione ebraica, non potendo accettare nella maniera più assoluta l'incarnazione di un dio, aveva cercato di competere con le religioni pagane con un Messia che sarebbe sceso sì in terra, ma con la differenza che il loro, non potendo incarnarsi come le divinità dei Culti dei Misteri, avrebbe svolto la sua missione di predicatore sulla terra rimanendo purissimo spirito. Il solo considerare l'idea che il loro Dio potesse assumere carne umane sarebbe stato per gli ebrei una bestemmia meritevole di morte. Infatti fu questo il motivo che determinò lo scisma tra gli esseni di origine ebraica allorché quelli di origine pagana istituirono, intorno al 150, quel sacramento dell'Eucaristia per essi concepibile perché provenienti da una cultura religiosa basata sul Culto dei Misteri. Praticamente possiamo dire che, tolta la parentesi gnostica ebraica che escludeva l'incarnazione del Messia, il cristianesimo, ripetendo con il suo Gesù l'umanizzazione dei Soters, non è altro che una prosecuzione delle religioni pagane. Il “Logos” di Filone è il primo essere creato da Dio, è il primo figlio di Dio. E' colui che Dio ha posto tra se e gli uomini perché possa realizzare, come un ponte tra due sponde, quell'unione tra il trascendentale e la materia che permetterà agli uomini di divinizzarsi, cioè di divenire eterni. Ma, attenzione, divinizzarsi attraverso un essere celeste che, pur assumendo sembianze umane, è rimasto comunque essenzialmente spirituale, e non attraverso un Dio incarnato il cui corpo dato per realmente esistito viene portato come garanzia di salvezza come viene affermato da Don Enrico Righi nel suo giornale parrocchiale:
    <<Gesù, figlio di Davide, è l'uomo che si è fatto carne. Il concilio di Calcedonia ne difese la piena ed integrale umanità. Fatto carne significa uomo vero, e come tale fu Giudeo, ebbe come patria la Galilea e la sua città fu Nazaret. I suoi genitori furono Giuseppe il carpentiere e Maria. I suoi fratelli: Giacomo, Giuseppe, Giuda e Simone. Si parla anche di sorelle. La sua famiglia appartiene alla stirpe di David. Parla l'aramaico galileo. Essendo rabbi giudeo conosceva bene l'ebraico... Il Gesù che prega per noi è l'uomo che prega Dio, per cui Dio, entrando in contatto con l'uomo attraverso la sua essenza umana, dà la possibilità all'uomo di divinizzarsi>>. << Il Logos di Filone è l'eterno mediatore che supplica Dio per conto degli uomini che aspirano ai destini dell'immortalità; egli è l'intermediario tra l'Essere supremo e i suoi soggetti. Egli, anche se è inferiore a Dio perché procede da lui, è comunque superiore agli uomini che sono stati generati dalla materia >>. (F. Delauny, Filone d'Alessandria, pag. 42). Questa figura celeste d'intermediario concepita da Filone, sviluppatasi nella scuola neoplatonica alessandrina, fu trasferita dalle comunità essene nel loro Messia, in quel Cristos che tanto attendevano e del quale sollecitavano con inni e con preghiere quell'avvento che avrebbe determinato la vittoria del bene sul male, il trionfo del Dio d'Israele sulle false divinità pagane. Era Filone un esseno religioso praticante? Questo non si può sapere anche se tutto fa pensare che lo fosse da come egli tende nei suoi scritti a separare le comunità essene spiritualiste dai rivoluzionari, descrivendo le prime come pacifiste e inoffensive e i secondi come criminali capaci dei delitti più efferati. Perché questa esaltazione di santità per gli spiritualisti da parte di Filone e queste accuse di criminalità per i rivoluzionari se non perché intendeva, già da prima della guerra giudaica (Filone è morto nel 55) separare le due correnti per far entrare il suo Logos nel sincretismo pacifico religioso che Roma tanto incoraggiava per poter riunire tutte le nazioni dell'Impero sotto un unico Dio? Il Logos di Filone, nel suo concetto di “parola dal significato esteriore”, aprì la via a quel Salvatore sceso sulla terra “prendendo dell'uomo soltanto le apparenze” dello gnosticismo sul quale la Chiesa costruirà poi il suo Messia incarnato. Ed è per questi concetti teologici contenuti in un Logos che fa da intermediario tra Dio e gli uomini attraverso il suono di una voce, che la Chiesa ha fatto di Filone un sostenitore del primo cristianesimo, pur sapendo benissimo che è stata lei a costruire il proprio “Verbo” sul suo Logos. <<Nella filosofia greca, il Logos non era che un principio astratto, la “ragione”, che dava ordine al mondo. Filone personalizza questo principio per farne un essere celeste. Per Filone, è attraverso il “Logos”che Dio ha creato il mondo, e il Logos è il primogenito di Dio; egli ha preceduto tutte le creature le quali procedono da lui. Egli ha gli attributi della divinità, ma a differenza di Dio che non ha principio, egli ne ha uno perché procede da lui. Suppongo che avete già rimarcato le analogie del concetto: “In principio c'era il Logos, e il Logos era presso Dio, e il Logos era Dio e tutto fu fatto per mezzo di lui”, con l'inizio del vangelo di Giovanni. Analogie che sono ancora più manifeste se consideriamo che la parola greca Logos fu tradotta dalla Chiesa in quella latina di Verbo. Ma il Logos di Filone non interviene che all'origine del mondo. E' un essere celeste che fa da intermediari fra Dio e gli uomini dall'inizio della creazione a differenza di quello che i cristiani costruirono su di esso un secolo dopo trasformandolo in uomo: <<In principio era il Verbo, e il verbo era presso Dio e il Verbo era Dio e tutto è stato fatto per mezzo di lui. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi*>>. (Gv. I). (Guy Fau, pag. 48-49). Lasciando ora ogni ulteriore spiegazione per dimostrare come da Filone partirono le teorie gnostiche che a loro volta furono alla base della teologia cristiana, diciamo che Filone per rendere il più possibile intelligibile il suo Logos, scrisse un vangelo ad imitazione di quelli dei Culti dei misteri, nel quale parlando di un Salvatore e dei suoi seguaci, fornì il motivo a S. Epifanio e a S. Eusebio, di affermare che Filone era a conoscenza di Gesù e dei suoi discepoli. Agli esegeti che fanno rimarcare che Filone non poteva assolutamente riferirsi a Gesù nel suo vangelo perché mai in esso aveva fatto il suo nome, la Chiesa risponde che se Filone non nominò mai Gesù ciò dipese dal fatto che egli si riferì a lui in forma esclusivamente allegorica. <<Giustificazione questa da rigettarsi nella maniera più assoluta, perché se Filone avesse avuto l'intento di parlare di Gesù non avrebbe attribuito al suo Salvatore il nome di Agathos che corrisponde al Dio Serapide, sceso sulla terra, morto e resuscitato dopo essere disceso agli inferi, nel quale lui vedeva il simbolo di quel sincretismo religioso nel quale si identificano le maggiori divinità romane, ellenistiche ed egiziane, quali Zeus, Dionisio e Osiride. Gesù è una trasformazione pura e semplice del dio Serapide>> (Ganeval, Gesù davanti alla storia non è mai esistito). Quando Filone parla di cristiani, egli intende riferirsi a quegli esseni che avevano preso questo appellativo in seguito alla traduzione del Meschia (Messia) ebraico nel Cristos (Cristo) greco, come viene confermato dagli stessi padri della Chiesa, quali S. Epifanio e S. Eusebio, che dichiarano esplicitamente, il primo nel suo “Contro le Eresie” e il secondo nella “Historia Ecclesistica” (lib. II - Capp. X e XVII) che i cristiani a quali Filone si riferisce erano i Terapeuti*, cioè gli Esseni d'Egitto che, lasciato l'ebraico soltanto per la celebrazione dei riti, avevano adottato la lingua greca. <<I cristiani a cui Filone si riferisce sono i Terapeuti d'Egitto>>. (S. Eusebio -265-340-Historia Ecclesiastica, capp. X e XVII).
    <<I cristiani viventi intorno al lago di Mareotide, dei quali Filone parla, e che hanno un loro vangelo e i loro apostoli, sono i Terapeuti>>. (S. Epifanio, Contro Eresiae, pag. 120 in Ganeval). *Terapeuti= Nome attribuito da Filone Alessandrino ai membri di una setta giudaica (I sec. dopo Cristo) che praticavano una vita contemplativa in Egitto; affini agli Esseni. Viste queste conferme di S. Epifanio e di S. Eusebio, apologeti cristiani, ogni pretesa di far passare per cristiani di Madre Chiesa i cristiani di Bitinia dei quali parla Plinio il Giovane non può essere che respinta. Ma, poi, chi altri potevano essere questi cristiani che la Chiesa sostiene essere stati i primi seguaci di un Gesù morto nel 33, se non gli esseni a cui era stato dato questo nome dal momento che, come scrive Tacito riferendosi agli stessi, afferma che furono cacciati da Roma due volte durante il regno d'Augusto (-27, +13) e una terza volta nel 19 sotto Tiberio? <<Queste espulsioni riferite ai cristiani appartenenti alla superstizione giudaico-egizianaina esistenti in date precedenti al 33, anno dal quale la Chiesa da inizio al cristianesimo con la morte di Cristo, smentiscono implicitamente l'esistenza storica di Gesù. Non è un gioco di parole il dire che il cristianesimo esistette sotto forma di superstizione prima che la Chiesa facesse proprio questo nome>>. (Bossi, pag. 36). Di conseguenza, essendoci stato dimostrato dagli storici del tempo e dagli stessi padri della Chiesa che Filone riferendosi ai cristiani Terapeuti non fa nessuna menzione né di Gesù, né dei suoi pretesi seguaci, ci viene da chiederci come sia possibile che lui, nato sotto Erode e morto intorno al 55 e quindi contemporaneo dei fatti, abbia potuto ignorarli se fossero veramente esistiti? Come è possibile che Filone vissuto in Alessandria dove esisteva una tra le più importanti comunità ebraiche del Medio Oriente, impegnato com'era ai problemi religiosi quale filosofo e teologo, non sia venuto a conoscenza di quanto era accaduto a Gerusalemme a proposito della morte di Cristo e dei suoi miracoli? Di fronte a tale silenzio cosa si può concludere se non che tutto ciò che i Testi Sacri raccontano di questa nuova religione che si stava spandendo a macchia d'olio in tutte le città del medio oriente, e soprattutto ad Alessandria per le migliaia di convertiti che non venivano solo dal popolo ma anche da personalità appartenenti ai ceti superiori, quali i nobili, i politici e gli stessi ufficiali romani, sia una sommatoria di menzogne? Come è possibile che Filone, lui che viveva di religione, non abbia fatto la minima menzione degli eroi nominati dagli Atti degli Apostoli, suoi contemporanei, quali Giacomo, Pietro detto Cefa e quel Paolo di Tarso che ci viene presentato, tra prediche e resurrezioni di morti, come l'eroe dominatore del mondo religioso contemporaneo? <<In queste circostanze, il silenzio di Filone su Gesù travalica i limiti del comune, e non solo prova che Gesù non è mai esistito, ma autorizza e legittima l'ipotesi che Filone sia stato con il suo Logos il principale fondatore del cristianesimo. I suoi copiatori non hanno avuto che la pena di introdurre Gesù al posto di Serapide, il Dio buono degli Egiziani, il Dio morto e resuscitato. In ogni modo rimane acquisito che Filone scrisse sul Dio Serapide un vangelo dal quale secondo Fozio (827-97 - Patriarca di Costantinopoli, deposto dal Papa per eresia), derivano tutti i vangeli che furono redatti in seguito sulla vita di Gesù.>> (Bossi, pag. 38). Ed ora, finito con Filone che con il suo Logos ha caratterizzato i concetti messianici del primo secolo, passiamo ad esaminare gli scritti che sono stati attribuiti a Paolo di Tarso per poter dimostrare nella maniera più indiscutibile, attraverso le loro incoerenze, contraddizioni ed anacronismi, l'impostura sulla quale è stato costruito il cristianesimo.

    Le Lettere di Paolo di Tarso e gli Atti degli Apostoli
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  5. #25
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    Predefinito Re: Il cristianesimo? Una setta giudaico-ellenica nata in Egitto

    Il problema è che le fonti vanno a loro volta contestualizzate. Inoltre la storicità di Gesù, che è ebreo, va innanzitutto valutata alla luce dell'ebraismo dell'epoca. E qui il libro di Jossa è illuminante.
    Non capisco questo insistere su Filone. L'argumentum a silentio ​è solitamente fallace.

  6. #26
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    Predefinito Re: Il cristianesimo? Una setta giudaico-ellenica nata in Egitto

    Citazione Originariamente Scritto da ULTIMA LEGIONE Visualizza Messaggio
    Vediamo di fare ordine. Io sono abbastanza informato sugli studi storici riguardo all'esistenza o meno di Gesù, il brano che ho citato, quello di Pasquariello, era più che altro inerente alla questione in oggetto e cioè se, come sostengo io, il cristianesimo fosse ANTERIORE alla presunta nascita del nazareno. Allo scopo ti consiglio di leggere questo libro di Emilio Bossi:
    Libri La Baronata: Gesù Cristo non è mai esistito

    Riguardo alle cosiddette testimonianza "contemporanee" che hai citato tu vediamo, le ho esaminate e nessuna, ne quella di Giuseppe Flavio, ne quella di Svetonio, ne quella di Tacito (e non parliamo di quella di Plinio) non risolvono assolutamente nulla. Il Testimonium Flavionum dell'ebreo Giuseppe Flavio è un palese falso, nonostante il tentativo degli studiosi cristiani che sa tanto di arrampicata sugli specchi. Il suo "rivelatore", il vescovo Eusebio, era un palese falsificatore e l'interpolazione del passo nelle "Cronache giudaiche" è evidentissimo. Riguardo a Svetonio ed al passo dove parla della espulsione di presunti cristiani da Roma all'epoca di Claudio a causa di un certo Chrestus, la frase esatta è: "Iudaeos impulsore Chresto assidue tumultuantes Roma expulit". Che significa: Espulse da Roma i giudei che per istigazione di Cresto erano continua causa di disordine. Quindi parla di GIUDEI e non di cristiani e parla di CRESTO e non di cristo. Il nome Cresto era un nome abbastanza diffuso tra i liberti (ex schiavi romani) ed il fatto di volerlo paragonare al nome Cristo è francamente ridicolo.
    Tacito. Anche qui siamo in presenza di un falso palese, la frase "incriminata" è infatti: coloro che, odiati per le loro nefande azioni, il popolo chiamava Cristiani. Il nome derivava da Cristo, il quale, sotto l’imperatore Tiberio, tramite il Procuratore Ponzio Pilato era stato sottoposto a supplizio; repressa per il momento, quella rovinosa superstizione dilagava di nuovo, non solo per la Giudea, luogo d’origine del male, ma anche per Roma” (Libro XV, 44). Sembrerebbe la prova regina, insomma, peccato che sempre il buon Tacito nelle sue Historiae, dove indaga sui fenomeni religiosi della Palestina ante distruzione del Tempio del 70 dc, NON CITA MINIMAMENTE, NEANCHE DI STRISCIO, CRISTO E I CRISTIANI. Come? La Giudea luogo di origine del male negli annales, poi nelle Historiae, il male assoluto non viene nemmeno citato parlando del luogo di origine dello stesso male assoluto.

    Come vedi gli unici documenti che trattano la presunta vita del nazareno sono i vangeli, per altro in gravissime contraddizioni tra di loro, e se mi vieni a dire che i vangeli sono, come sostengono i cattolici, delle prove storiche, allora il discorso è chiuso. Prove storiche come i Magi? Come la strage degli innocenti? Terremoti e morti risorti di cui nessuno, ripeto nessuno parla?

    http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&...AIV7qLvVgw-CXA

    credo che faccia tanta tenerezza invece dire che se Tacito non parla dei cristiani della Giudea e di Cristo allora significa che Cristo non è mai esistito, ma allora la ragione porta a dire che nemmeno i cristiani siano mai esistiti. in più è riconosciuto che i cristiani ai tempi di Claudio venissero confusi con gli ebrei avendo origine da quella religione e che appunto Crestus essendo un nome di un liberto e chi venne colpito dall'ordine romano erano gli ebrei che all'epoca non erano tutti schiavi( anzi) si arriva a pensare tutt'altro.

    in più noto che non hai letto minimamente l'altro scritto di Flavio; e Eusebio non è affatto riconosciuto come un falsificatore( sempre nei libri di storia così non è veramente riconosciuto, alcune interpretazioni sono considerate errate magari
    (Gv 3, 20-21)
    Chiunque infatti fa il male, odia la luce e non viene alla luce perché non siano svelate le sue opere. Ma chi opera la verità viene alla luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio

  7. #27
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    Predefinito Re: Il cristianesimo? Una setta giudaico-ellenica nata in Egitto


  8. #28
    Ghibellino
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    Predefinito Re: Il cristianesimo? Una setta giudaico-ellenica nata in Egitto

    Bella questa discussione, veramente, noto che i cristiani qui presenti, veri o mascherati da pseudo pagani che siano, riescono unicamente a criticare le mie fonti (evidentemente le fonti non in linea con il pensiero cristiano sono, cito, "imbarazzanti"), opinioni, cari amici, ognuno ha le sue opinioni, cìè chi ritiene, a ragione, che le cosiddette fonti pro-cristo siano delle favolette (vangeli, scritture neo-testamentarie, personaggio di incerta, incertissima origine, falsari conclamati) altri , a torto (sempre secondo me, sia chiaro), ritengono invece queste favolette attendibilissime, come attendibilissime erano le fonti che parlavano, fino a qualche secolo fa, della cosiddetta "Donazione di Costantino". Opinioni, ripeto. Nessuno però dei miei dotti avversari entra nel merito della questione e cioè del fatto che prove incontestabili dimostrano come la figura, mitica (per me), del cristo, sia fatta ad immagine e somiglianza di Horus, ma non solo di Horus, e come la cosiddetta originalità del pensiero cristiano era già patrimonio comune dell'umanità da almeno 1000 anni, coincidenze?
    Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)

  9. #29
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    Predefinito Re: Il cristianesimo? Una setta giudaico-ellenica nata in Egitto

    Citazione Originariamente Scritto da Haxel Visualizza Messaggio
    http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&...AIV7qLvVgw-CXA

    credo che faccia tanta tenerezza invece dire che se Tacito non parla dei cristiani della Giudea e di Cristo allora significa che Cristo non è mai esistito, ma allora la ragione porta a dire che nemmeno i cristiani siano mai esistiti. in più è riconosciuto che i cristiani ai tempi di Claudio venissero confusi con gli ebrei avendo origine da quella religione e che appunto Crestus essendo un nome di un liberto e chi venne colpito dall'ordine romano erano gli ebrei che all'epoca non erano tutti schiavi( anzi) si arriva a pensare tutt'altro.

    in più noto che non hai letto minimamente l'altro scritto di Flavio; e Eusebio non è affatto riconosciuto come un falsificatore( sempre nei libri di storia così non è veramente riconosciuto, alcune interpretazioni sono considerate errate magari
    http://www.alateus.it/TestFlav.htm
    Se guardi troppo a lungo nell'abisso, poi l'abisso vorrà guardare dentro di te. (F. Nietzsche)

  10. #30
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    Predefinito Re: Il cristianesimo? Una setta giudaico-ellenica nata in Egitto

    Citazione Originariamente Scritto da Aganto Visualizza Messaggio
    chi è il sole nell'era dell'acquario, dato che non sarebbe più gesù?
    L'Anticristo ??

 

 
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