Originariamente Scritto da
sideros
Una cristiana onesta che ha sottolineato la filosofia, grandezza e la bellezza greca come fonte fondamentale per lo sviluppo dellaseppur piccola parte sana del cristianesimo.
"Non soltanto l’amore di Dio è sostanzialmente fatto di attenzione: l’amore del prossimo, che sappiamo essere il medesimo amore, è fatto della stessa sostanza.Gli sventurati non hanno bisogno d’altro, a questo mondo, che di uomini capaci di prestar loro attenzione. La capacità di prestare attenzione a uno sventurato è cosa rarissima, difficilissima; è quasi un miracolo, è un miracolo. Quasi tutti coloro che credono di avere questa capacità, non l’hanno. Il calore, lo slancio del sentimento, la pietà non bastano. Nella prima leggenda del Graal, pietra miracolosa che in virtù dell’ostia consacrata sazia ogni fame, apparterrà a chi per primo dirà al custode della pietra, il re quasi completamente paralizzato dalla più dolorosa ferita: «Qual è il tuo tormento?».
La pienezza dell’amore del prossimo sta semplicemente nel domandargli: «Qual è il tuo tormento?», nel sapere che lo sventurato esiste, non come uno fra i tanti, non come esemplare categoria sociale ben definita degli «sventurati» , ma in quanto uomo, in tutto simile a noi, che un giorno fu colpito e segnato dalla sventura con un marchio inconfondibile. Per questo è sufficiente, ma anche indispensabile, saper posare su di lui un certo sguardo.
Uno sguardo anzitutto attento, in cui l’anima si svuota di ogni contenuto proprio per accogliere in sé l’essere che essa vede così com’è nel suo aspetto vero. Soltanto chi è capace di attenzione è capace di questo sguardo."
Simone Weil