Originariamente Scritto da
samuel cramer
Integrazione e multiculturalismo possono anche essere visti come concetti lodevoli ma trattasi di esperienze relativamente recenti (almeno in termini così variegati ) nella nostra nazione e , per questo , necessariamente "in divenire".
Alla base , però , ci deve essere un sistema di valori condiviso : viceversa , tutti gli sforzi e le buoni intenzioni andranno , inevitabilmente , a farsi benedire.
Rispetto a temi fondamentali (diritti civili , condizione femminile , laicità delle istituzioni ) esistono differenze culturali di notevole portata.
Nessun giudizio di valore , ci mancherebbe , solo sano pragmatismo.
Non è pensabile , come taluni caldeggerebbero , portare avanti politiche all'insegna del "chi vivrà vedrà" , nella convinzione che magari le seconde o terze generazioni si lasceranno indietro (come d'incanto) i retaggi meno compatibili.
Un società minimamente sana deve avere come concetto fondamentale l'idea di "COMUNITÁ".
Aprire a tutti creando de facto tante piccole "isole" ,come succede in paesi europei che hanno vissuto prima di noi l'immigrazione, fa pensare di più , a pensarci bene , all'idea dei ghetti : magari inconsapevoli e con le migliori intenzioni , ma sempre realtà a compartimenti stagni che , nella sostanza , non interagiscono .
In Europa , dove le lacune appaiono maggiori , sarebbe davvero l'ora d'interrogarsi in maniera profonda :non è con la propaganda all'insegna del "tutti poverini " che si può pensare d'intraprendere un cammino sensato...