Il giudice bugiardo ci querela ma non chiarisce il caso Ispi

[Saviano]

Ti chiedo di allertare ambedue i neuroni, di leggere il testo e di provare a capirne il significato, nel caso fatti aiutare dalla figlioletta di cinque anni.


"Inoltre si rileva come nei processi penali in Cassazione, diversamente da quanto accade nel civile, “la decisione viene resa nota subito e non solo nel momento in cui vengono depositate le motivazioni”. Dunque “in nessun modo l’intervista in questione può essere considerata come una anticipazione delle motivazioni”.

Berlusconi, intervista Esposito. Ghedini invoca il Csm: ?Riflessi sulla sentenza? - Il Fatto Quotidiano

PS: metti il buchetto fremente in pace: IL GIUDICE NON HA COMMESSO UN REATO E NEANCHE UN'ILLECITO. NON CI SAREBBE STATO PROBABILMENTE NEANCHE SE AVESSE ANTICIPATO LA SENTENZA.

nella speranza che i lettori DI TITOLI berluscoglioni si leggano almeno questo .....

CSM: CIECHI, SORDI E MUTI
di Marco Travaglio
- Il F.Q. 13/8/2013

Quando il giudice Mesiano, reo di aver condannato il gruppo Berlusconi a risarcire De Benedetti per lo scippo Mondadori, fu pedinato e linciato da Canale5 e dagli altri house organ della ditta per i suoi calzini turchesi, il Csm intervenne in sua difesa con una pratica a tutela contro attacchi “che possono condizionare ciascun magistrato, specie quando si tratti di decidere su soggetti di rilevanza economica e istituzionale”. Il vicepresidente Mancino denunciò il “clima invivibile dove il potere è forte e può intimidire”. E persino il presidente Napolitano evidenziò “le inquietanti connotazioni della vicenda”. Era solo quattro anni fa, ma pare un secolo. Da due settimane, da quando ha letto la sentenza di condanna per B. nel processo Mediaset che gli era toccato in sorte, il presidente della Cassazione Antonio Esposito viene manganellato dal Giornale e altri fogliacci. Decine di pagine con accuse infamanti fondate sul nulla: tutto falso, tutte menzogne (vedi articolo di Marco Lillo). Eppure intorno a lui tutto tace. Tace Napolitano, troppo occupato a riflettere sull’“agibilità politica” del pregiudicato e a riceverne gli emissari. Tace Vietti, solitamente così garrulo. Non tace purtroppo il ministro Cancellieri, che sguinzaglia gl’ispettori come ai tempi di Biondi e Mancuso, mentre il Csm apre un fascicolo disciplinare contro Esposito.
Illegale.

L’ordinamento giudiziario 269/2006 sanziona “le dichiarazioni o interviste che riguardino soggetti coinvolti negli affari in corso di trattazione”, non quelli chiusi da sentenza definitiva.
Come il processo Mediaset.
Il giudice Esposito è solo, lasciato in pasto ai linciatori da chi, per legge, dovrebbe difenderlo. Se il Csm, dal presidente e dal vicepresidente in giù, non se la sente di fare il proprio dovere, tanto vale scioglierlo.

[Roberto il Guiscardo]

Si stava parlando della sua scuola.
Sai se fosse onlusssss?

Dicevano : " Alla moglie di cesare neppure il sospetto" Vale pure per i giudici?

Invece per berlusca il sospetto ce lo dobbiamo tenere e stare zitti?

[Edmond Dantès]

Nomi e cognomi?
Link a queste registrazioni?

Il giudice Ferdinando Imposimato, che era a mezzo metro da Esposito quella sera, dice di non ricordare niente.
Sai chi è Imposimato, PIRLA?

Sai cos'è "Ferdinando", PIRLA? Un NOME.
Sai cos'è "Imposimato", PIRLA? Un COGNOME.

Imbecille! Tu dai del Pirla a svicolone e io do a te dell'imbecille!

Ferdinando Imposimato è quel GRANDE MAGISTRATO E ILLUMINATO DOCENTE che voi IMBECILLI della sinistra avete crocifisso perché ha parlato dei colleghi in questo modo. SIETE FALSI IPOCRITI E FARISEI. PER QUESTO IL POPOLO SOVRANO VI MANDA A CAGARE DENTRO LE URNE!


Ferdinando Imposimato, il “giudice coraggio” delle grandi inchieste contro il terrorismo e la delinquenza organizzata, ha provato l’amarissima esperienza di star sul banco degli imputati sulla propria pelle, accusato di interesse privato in atti di ufficio. Tutto nasce dopo la conclusione di un sequestro di persona. Il rapito e il suo avvocato, a liberazione avvenuta, vengono accusati di simulazione di reato. Imposimato, nella sua qualità di giudice istruttore, non è d’accordo, e dispone l’archiviazione del procedimento. Scatta, a questo punto, l’accusa contro di lui. Il processo ha luogo a Firenze. Si conclude con l’assoluzione piena. Dopo questa esperienza, Imposimato dichiara: “Il mio sentimento nei confronti della giustizia è di natura quasi di terrore. La mia esperienza mi conferma nella convinzione che sia ancora molto alta, e non solo per il mio caso personale, la possibilità di errori. In fondo è più facile difendersi da colpevoli che da innocenti. Un innocente è travolto dalla macchina dei sospetti. Nel mio processo fui trattato con molta durezza. Sembrava che il mio passato non avesse alcun peso. Per settimane ho dovuto leggere il mio nome a carattere cubitali, sui giornali: `Giudice accusato…’. L’assoluzione piena venne invece riportata con una breve notizia”. Imposimato ricorda quei giorni con una profonda amarezza. Tornano in mente sequenze da incubo, sottili insinuazioni, taglienti calunnie: ecco, anche lui, finalmente, il giudice irreprensibile, come gli altri, sul banco degli imputati: “Perfino un’assoluzione, dopo la condanna della pubblica opinione, non è sufficiente a riparare il danno subito”. “Mi fanno paura”, dice ancora Imposimato, “i giudici che sono o si ritengono `preparati’, perché conoscono a memoria i codici. Non è solo la preparazione, che pure occorre, e neanche il coraggio, ma l’equilibrio, la maturità, il senso delle cose. Chi afferma che anche per i giudici andrebbero fatte perizie psichiatriche, o attitudinali, non dice una sciocchezza. Andrebbero bene per evitare di commetterne, di sciocchezze, sulla pelle di gente innocente”. E conclude, come un ritornello inquietante: “E’ più difficile talvolta difendersi da innocenti che da colpevoli”. Parola di magistrato

Adesso vai a fare lo SPACCONE ALTROVE, RAZZA DI PATTUMIERA!

[Saviano]

Invece per berlusca il sospetto ce lo dobbiamo tenere e stare zitti?

il problema dei berluscoglioni è che di sospetti non ne hanno, credo ....credo invece abbiano parecchie certezze .....
i complici, di qualsiasi genere, dei farabutti hanno PIENA contezza del fatto che siano farabutti ....solo che non lo ammetteranno mai .....

[Edmond Dantès]

Ti chiedo di allertare ambedue i neuroni, di leggere il testo e di provare a capirne il significato, nel caso fatti aiutare dalla figlioletta di cinque anni.


"Inoltre si rileva come nei processi penali in Cassazione, diversamente da quanto accade nel civile, “la decisione viene resa nota subito e non solo nel momento in cui vengono depositate le motivazioni”. Dunque “in nessun modo l’intervista in questione può essere considerata come una anticipazione delle motivazioni”.

Berlusconi, intervista Esposito. Ghedini invoca il Csm: ?Riflessi sulla sentenza? - Il Fatto Quotidiano

PS: metti il buchetto fremente in pace: IL GIUDICE NON HA COMMESSO UN REATO E NEANCHE UN'ILLECITO. NON CI SAREBBE STATO PROBABILMENTE NEANCHE SE AVESSE ANTICIPATO LA SENTENZA.

Artificiosamente stai contaminando l'argomento.
Le sentenze della Cassazione come quelle degli altri gradi di giudizio nel penale sono pronunciate al termine della camera di consiglio. Non è una novità per nessuno. Ma i MOTIVI della decisione, quelli che ancora debbono essere depositati in cancelleria, SONO STATI ESPRESSI, anticipandoli, nel corso di quella "inopportuna" telefonata. SONO STATI RESI PUBBLICI IRRITUALMENTE A MEZZO TELEFONO.

[Saviano]

nella speranza che i lettori DI TITOLI berluscoglioni si leggano almeno questo .....

CSM: CIECHI, SORDI E MUTI
di Marco Travaglio
- Il F.Q. 13/8/2013

Quando il giudice Mesiano, reo di aver condannato il gruppo Berlusconi a risarcire De Benedetti per lo scippo Mondadori, fu pedinato e linciato da Canale5 e dagli altri house organ della ditta per i suoi calzini turchesi, il Csm intervenne in sua difesa con una pratica a tutela contro attacchi “che possono condizionare ciascun magistrato, specie quando si tratti di decidere su soggetti di rilevanza economica e istituzionale”. Il vicepresidente Mancino denunciò il “clima invivibile dove il potere è forte e può intimidire”. E persino il presidente Napolitano evidenziò “le inquietanti connotazioni della vicenda”. Era solo quattro anni fa, ma pare un secolo. Da due settimane, da quando ha letto la sentenza di condanna per B. nel processo Mediaset che gli era toccato in sorte, il presidente della Cassazione Antonio Esposito viene manganellato dal Giornale e altri fogliacci. Decine di pagine con accuse infamanti fondate sul nulla: tutto falso, tutte menzogne (vedi articolo di Marco Lillo). Eppure intorno a lui tutto tace. Tace Napolitano, troppo occupato a riflettere sull’“agibilità politica” del pregiudicato e a riceverne gli emissari. Tace Vietti, solitamente così garrulo. Non tace purtroppo il ministro Cancellieri, che sguinzaglia gl’ispettori come ai tempi di Biondi e Mancuso, mentre il Csm apre un fascicolo disciplinare contro Esposito.
Illegale.

L’ordinamento giudiziario 269/2006 sanziona “le dichiarazioni o interviste che riguardino soggetti coinvolti negli affari in corso di trattazione”, non quelli chiusi da sentenza definitiva.
Come il processo Mediaset.
Il giudice Esposito è solo, lasciato in pasto ai linciatori da chi, per legge, dovrebbe difenderlo. Se il Csm, dal presidente e dal vicepresidente in giù, non se la sente di fare il proprio dovere, tanto vale scioglierlo.

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[Edmond Dantès]

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Puliscitici il culo con quello.

[Saviano]

Puliscitici il culo con quello.

già fatto ......ho usato le sue supercazzole stampate su carta morbida .....

[Roberto il Guiscardo]

Artificiosamente stai contaminando l'argomento.
Le sentenze della Cassazione come quelle degli altri gradi di giudizio nel penale sono pronunciate al termine della camera di consiglio. Non è una novità per nessuno. Ma i MOTIVI della decisione, quelli che ancora debbono essere depositati in cancelleria, SONO STATI ESPRESSI, anticipandoli, nel corso di quella "inopportuna" telefonata. SONO STATI RESI PUBBLICI IRRITUALMENTE A MEZZO TELEFONO.

E allora...?

[Saviano]

E allora...?

allora sono le solite stupidaggini .....come se fosse un anticipare le motivazioni di una sentenza l'aver affermato che un CONDANNATO in cassazione sia da ritenere colpevole ....o l'aver SPIEGATO al giornalista che la supercazzola del 'non poteva non sapere' non esiste nella nostra giurisprudenza .....