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Discussione: Quel che resta

  1. #11
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    Predefinito Re: Quel che resta

    Citazione Originariamente Scritto da Gallarò Visualizza Messaggio
    "...creare interrelazioni tra esse e i residui di tutto l’imploso della destra
    populista, della destra radicale e della sinistra non liberaltrozkista e non parassitaria...
    " : traduzione votiamo berluscò...
    A me non sembra. A me sembra che volesse dire in parole povere : il berlusca è stato un cavallo di troia per far arrivare a certi livelli persone in qualche modo "a noi vicine". Questi pirla si sono poi rivelati per un caxxo a noi vicine ed inoltre (non essendo abituate ad avere il potere ) incapaci e dilettanti. Si sono fatte assimilare dal "sistema" diventandone essi stessi ingranaggi dello stesso. Pressapochismo e servilismo. Ora ne pagano le conseguenze. Il treno è perso. Ora vanno a piedi.
    Sull'altro fronte il collante è stato l'odio in salsa antifascista e antiberlusca, proponendo mai nulla di concreto ed alternativo. Hanno approfittato del dilettantismo del centro-destra/destra ed hanno fatto quello che hanno voluto incoraggiati anche dalla mancanza di reazione dell'avversario. Situazione che permane tuttora. Garantiti anche da certi poteri forti e da parte della magistratura. E' da scemi continuare a parlare delle varie Itaca e simili stronzate. Tempo perso.
    Se si vuole veramente creare qualchecosa di alternativo, bisogna pensare ad un soggetto completamente nuovo con alla base persone preparate e serie. Tutto il resto è aria fritta(o noia).
    La Rivoluzione è una cosa seria, non è una congiura di palazzo e non è
    nemmeno un mutamento di ministeri o l'ascesa di un partito che soppianti un altro partito.

  2. #12
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    Predefinito Re: Quel che resta

    Ma è semplicemente l'ennesima cronaca all'italiana. La storia del Berlusconi-tramite poi lascia lo spazio che trova...
    Ultima modifica di RibelleInEsilio; 13-08-13 alle 21:27
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  3. #13
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    Predefinito Re: Quel che resta

    10 FEB 2011 151 1- TUTTO SUL FATALE INCONTRO SARA-BANDA TOMMASI CON BERLUSCONI SULL’AEREO PRESIDENZIALE DIRETTO IN BULGARIA PER INAUGURARE A SOFIA UNA STATUA DI GARIBALDI, CON LO "CHAPERON" SGARBI E DUE MONTENEGRINE CHE SILVIO PRESENTA - MA ALLORA È UN VIZIO! - COME "LE NIPOTI DI DJUKANOVIC", PRESIDENTE APPUNTO DEL MONTENEGRO - 2- TUTTO SULL’INCAZZATURA DI MUBARAK PER LA STORIELLA DI "UNA NIPOTE MAROCCHINA CHE FA LA MIGNOTTA" CHE SI SAREBBE MATERIALIZZATA IN UNA LETTERA DAI TONI DURISSIMI CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE EGIZIANO IN ITALIA. IL PREMIER (PER MANCANZA DI INDIZI) CORRE AI RIPARI INVIANDO FRATTINI IN EGITTO MA IL RAIS NON LO RICEVE! - 3- CALA IL SIPARIO SULLA RUBY D’EGITTO CON BERLUSKAZZI CHE PROVA A RIDURRE TUTTO A UNA BATTUTA SCHERZOSA. MA NON APPENA MUBARAK FINISCE NEI GUAI CON I MOTI DEL CAIRO, GHEDINI E LONGO RIPARTONO ALLA CARICA: "UN INTERPRETE EGIZIANO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO AVREBBE TRADOTTO UN COLLOQUIO DI BERLUSCONI CON MUBARAK NEL QUALE SI SAREBBE PARLATO PROPRIO DI KARIMA EL MAHROUG, IN ARTE RUBY" -

    Silvio Berlusconi DAGOREPORT/1 - IL FATALE INCONTRO TOMMASI-BERLUSCONI
    In un articolo di Dagospia del 21 LUGLIO 2010 (http://www.dagospia.com/rubrica-1/varie/articolo-17454/1.htm ) lanciammo questa riga di domanda::" Che ci faceva la starlet Sara Tommasi recentemente in Bulgaria? Ah, saperlo..."
    La risposta è arrivata ieri dalla Sara Tommasi in person: "Sgarbi mi ha portato con Berlusconi in Bulgaria, il giugno scorso".
    sara tommasi "Il viaggio risale al 14 giugno scorso", scrivono oggi Fulvio Bufi e Fiorenza Sarzanini sul "Corriere della Sera". "Era una visita ufficiale a Sofia durante la quale il capo del governo inaugurò la statua di Giuseppe Garibaldi alla presenza del primo ministro Boyko Borisov. Sull'aereo di Stato c'era effettivamente la starlette nota per aver partecipato ad alcuni programmi televisivi e all'Isola dei famosi".
    E l'articolo continua col racconto picaresco-grottesco di come l'indaffaratissino critico d'arte (meglio: di arti) riesca ad ottenere il corpo della ragazza per il Drago di Arcore: "È Giosuè Amirante (indagato con Vincenzo Seiello, detto «Bartolo»: entrambi lavorano con Lele Mora e Fabrizio Corona, e hanno «gestito» Sara Tommasi e altre ragazze della «scuderia» milanese durante serate organizzate in Campania) a ricordare che cosa avvenne nelle ore precedenti:
    Vittorio Sgarbi «Avevamo organizzato una serata in una discoteca di Varcaturo e Sara doveva sponsorizzare una ditta locale. All'improvviso fu chiamata da Sgarbi che le disse di tornare immediatamente a Roma perché dovevano partire. Lei cominciò ad agitarsi, poi si mise a piangere. Mi urlava che quando loro la chiamavano lei doveva essere pronta. Io le spiegai che avevamo firmato un impegno di lavoro e bisognava rispettarlo, ma Sgarbi continuava a tempestarla di telefonate e alla fine mi obbligò ad accompagnarla sull'autostrada, all'uscita di Caianiello, dove lui la venne a prendere con l'autista. Le parlai il giorno successivo e mi disse che era tornata ma stava malissimo e si era dovuta far ricoverare per un'intossicazione».
    RUBY milestone ed xbez Certo, per far precipitare il Pallore Gonfiato fino a Caianello non è roba da cojonello. Sapeva che la Tommasi valeva la pena e il "pene" di prelevarla, come quei tipini della malavita, a un'uscita di autostrada. E quando la coppia Sgarbi-Tommasi raggiunge Ciampino e sale sull'aereo di Stato che porterà il Cavalier Pompetta in Bulgaria per una cazzo di statua di Garibaldi da inaugurare, i nostri eroi di Cajanello si trovano davanti il loro idolo politico e due bombastiche fanciulle montenenegrine, ben note nel giro caldo delle seratine di Palazzo Grazioli, che il Berluskazzi presenta - ma allora è un vizio! - come "le nipoti di Djukanovic", presidente appunto del Montenegro.
    fede mora b Per il fatale appuntamento Sara-banda Tommasi sale sull'aereo presidenziale si era conciata perbenino: un pazzesco paio di hot-pants filo-gluteo che mandano il testosterone del Premier di lotta e di letto fuori giri. Il duro volo fino a Sofia viene dunque allietato dalle "nipoti di Djukanovic" e dalla starlett laureata a Bocconi, con Sgarbi che rimbambisce tutti di chiacchiere.
    mubarak L'incontro deve essere stato così soddisfacente che il Cainano non intende mollare la curvacea ragazza "acqua e sciacquone" di Narni per recarsi a Tripoli. Ma Sara non ha il visto di ingresso in Libia. E "Littorio" comincia pure a prendere per il culo Silvio: "Non conti un cazzo! Non puoi poprtare sull'areo di Stato chi vuoi!..." Ovviamente, visti i buoni rapporti (d'affari) con Gheddafi, tutto viene risolto...
    FRANCO FRATTINI DAGOREPORT/2 - LA LETTERA DI MUBARAK, FRATTINI E LA MISSIONE DI PACE IN EGITTO
    La storiella di Ruby, "nipote del presidente egiziano Mubarak", sbuca fuori il 28 ottobre 2010 da un articolo di Colaprico e D'Avanzo su Repubblica, due giorni dopo lo scoop di Barbacetto sul "Fatto". Dopo di che, il diluvio di sbertucciamenti e titoloni su i giornali di mezzo mondo.
    Il messaggio, per niente sublimale, che "Mubarak ha una nipote marocchina che fa la mignotta" dilaga subito sulla scrivania del faraone del Cairo. Uno, due, tre giorni di martellamento mediatico e parte una lettera dai toni durissimi di Mubarak all'indirizzo del primo inquilino di Palazzo Chigi, portata brevi manu dall'ambasciatore dell'Egitto in Italia.
    il primo ministro bulgaro boiko borisov Da allora, vista la mala parata, Berlusconi riduce "Ruby, nipote di Mubarak", a una battuta scherzosa, da non prendere sul serio, pronunciata al telefono di Pietro Ostuni, capo di gabinetto del Questore Vincenzo Indolfi, per gioco, ovviamente.
    Intanto il premier corre ai ripari diplomatici per calmare l'incazzatissimo presidente egiziano inviando in missione di pace il "postino" della Farnesina, Frattaglie Frattini in Medio Oriente.
    il premier montenegrino Milo Djukanovic E' il 22 novembre 2010 quando l'Ansa lancia il seguente "take": "Comincia oggi in Israele una fitta missione mediorientale di quattro giorni del ministro degli Esteri, Franco Frattini, destinata a culminare con una tappa nella Striscia di Gaza e focalizzata in primo luogo sui temi del rilancio dei negoziati e sui dossier dei diritti umani.
    Frattini, dopo lo sbarco all'aeroporto di Tel Aviv, ha in agenda per il pomeriggio incontri a Gerusalemme con il premier israeliano, Benyamin Netanyahu.... A seguire e' programmata una sosta a Sderot, la cittadina a sud d'Israele bersaglio in passato di ripetuti lanci di missili dalla Striscia di Gaza che precedera' il trasferimento in Egitto per colloqui coi vertici del governo del Cairo e il presidente, Hosni Mubarak".
    Niccolo Ghedini Ma, a quanto pare, il viaggio di Frattini in Egitto non è avvenuto. E pare confermato il fatto che il Mubarak furioso che non abbia avuto nessuna voglia di ricevere il messaggero di Berlusconi. Dopodiché, scende il sipario sulla "nipote di Mubarak", da parte dei berluscones fino a quando - 25 gennaio scorso - non scoppiano i casini al Cairo. Il Faraone ottuagenario ovviamente non ha per la testa Ruby-Silvio e cazzi vari, con un paese che si sta sollevando contro. E subito riparte la storiella della marocchina d'Egitto.
    GHEDINI E LONGO L'8 febbraio 2011 leggiamo sulla Stampa (http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-22565/1.htm ) a firma di Paolo Colonnello: "Come venne in mente a Silvio Berlusconi di dire che Ruby Rubacuori era la «nipote di Mubarak»? Pare che nelle nuove carte depositate sabato in procura dalla difesa del Premier ci sia anche questa risposta: un interprete egiziano della Presidenza del Consiglio, preso a verbale dagli avvocati Ghedini e Longo, perché avrebbe tradotto un colloquio di Berlusconi con Hosni Mubarak nel quale si sarebbe parlato proprio di Karima el Mahroug, in arte Ruby.
    TOMMASI big ruby Ovviamente non si sa cosa possa ricordare di questo colloquio il presidente egiziano ma in questo periodo sarebbe assai arduo sentirlo come testimone avendo lo stesso ben altre preoccupazioni per la testa. Così mentre in Procura ancora non si è sciolto il nodo del rinvio a giudizio del Premier, dalla difesa, nell'eventualità di una separazione dei processi, arrivano nuove carte rubricate alla voce «indagini difensive»....
    A questo punto, il Cavalier Pompetta deve solo sperare sulla vittoria dei Fratelli Musulmani: se per caso Mubarak riesce a tirarsi fuori dai guai, son cazzi duri per il fantasioso inquilino di Palazzo Chigi...
    Bazooka!!!

  4. #14
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    Predefinito Re: Quel che resta

    Per un decennio Adinolfi ha sostenuto che questopovero idiota era il nuovo che Guevara o il nuovo Napoleone e chi non ci credeva era un destroterminale.
    Bazooka!!!

  5. #15
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    Predefinito Re: Quel che resta

    Citazione Originariamente Scritto da Gallarò Visualizza Messaggio
    Per un decennio Adinolfi ha sostenuto che questopovero idiota era il nuovo che Guevara o il nuovo Napoleone e chi non ci credeva era un destroterminale.
    Di Adinolfi da parte mia posso solo rispettare il fatto di essere stato protagonista negli anni che furono.

    Per il resto...
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  6. #16
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    Predefinito Re: Quel che resta

    Citazione Originariamente Scritto da Gallarò Visualizza Messaggio
    10 FEB 2011 151 1- TUTTO SUL FATALE INCONTRO SARA-BANDA TOMMASI CON BERLUSCONI SULL’AEREO PRESIDENZIALE DIRETTO IN BULGARIA PER INAUGURARE A SOFIA UNA STATUA DI GARIBALDI, CON LO "CHAPERON" SGARBI E DUE MONTENEGRINE CHE SILVIO PRESENTA - MA ALLORA È UN VIZIO! - COME "LE NIPOTI DI DJUKANOVIC", PRESIDENTE APPUNTO DEL MONTENEGRO - 2- TUTTO SULL’INCAZZATURA DI MUBARAK PER LA STORIELLA DI "UNA NIPOTE MAROCCHINA CHE FA LA MIGNOTTA" CHE SI SAREBBE MATERIALIZZATA IN UNA LETTERA DAI TONI DURISSIMI CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE EGIZIANO IN ITALIA. IL PREMIER (PER MANCANZA DI INDIZI) CORRE AI RIPARI INVIANDO FRATTINI IN EGITTO MA IL RAIS NON LO RICEVE! - 3- CALA IL SIPARIO SULLA RUBY D’EGITTO CON BERLUSKAZZI CHE PROVA A RIDURRE TUTTO A UNA BATTUTA SCHERZOSA. MA NON APPENA MUBARAK FINISCE NEI GUAI CON I MOTI DEL CAIRO, GHEDINI E LONGO RIPARTONO ALLA CARICA: "UN INTERPRETE EGIZIANO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO AVREBBE TRADOTTO UN COLLOQUIO DI BERLUSCONI CON MUBARAK NEL QUALE SI SAREBBE PARLATO PROPRIO DI KARIMA EL MAHROUG, IN ARTE RUBY" -



    Silvio Berlusconi DAGOREPORT/1 - IL FATALE INCONTRO TOMMASI-BERLUSCONI
    In un articolo di Dagospia del 21 LUGLIO 2010 (http://www.dagospia.com/rubrica-1/varie/articolo-17454/1.htm ) lanciammo questa riga di domanda::" Che ci faceva la starlet Sara Tommasi recentemente in Bulgaria? Ah, saperlo..."
    La risposta è arrivata ieri dalla Sara Tommasi in person: "Sgarbi mi ha portato con Berlusconi in Bulgaria, il giugno scorso".
    sara tommasi "Il viaggio risale al 14 giugno scorso", scrivono oggi Fulvio Bufi e Fiorenza Sarzanini sul "Corriere della Sera". "Era una visita ufficiale a Sofia durante la quale il capo del governo inaugurò la statua di Giuseppe Garibaldi alla presenza del primo ministro Boyko Borisov. Sull'aereo di Stato c'era effettivamente la starlette nota per aver partecipato ad alcuni programmi televisivi e all'Isola dei famosi".
    E l'articolo continua col racconto picaresco-grottesco di come l'indaffaratissino critico d'arte (meglio: di arti) riesca ad ottenere il corpo della ragazza per il Drago di Arcore: "È Giosuè Amirante (indagato con Vincenzo Seiello, detto «Bartolo»: entrambi lavorano con Lele Mora e Fabrizio Corona, e hanno «gestito» Sara Tommasi e altre ragazze della «scuderia» milanese durante serate organizzate in Campania) a ricordare che cosa avvenne nelle ore precedenti:
    Vittorio Sgarbi «Avevamo organizzato una serata in una discoteca di Varcaturo e Sara doveva sponsorizzare una ditta locale. All'improvviso fu chiamata da Sgarbi che le disse di tornare immediatamente a Roma perché dovevano partire. Lei cominciò ad agitarsi, poi si mise a piangere. Mi urlava che quando loro la chiamavano lei doveva essere pronta. Io le spiegai che avevamo firmato un impegno di lavoro e bisognava rispettarlo, ma Sgarbi continuava a tempestarla di telefonate e alla fine mi obbligò ad accompagnarla sull'autostrada, all'uscita di Caianiello, dove lui la venne a prendere con l'autista. Le parlai il giorno successivo e mi disse che era tornata ma stava malissimo e si era dovuta far ricoverare per un'intossicazione».
    RUBY milestone ed xbez Certo, per far precipitare il Pallore Gonfiato fino a Caianello non è roba da cojonello. Sapeva che la Tommasi valeva la pena e il "pene" di prelevarla, come quei tipini della malavita, a un'uscita di autostrada. E quando la coppia Sgarbi-Tommasi raggiunge Ciampino e sale sull'aereo di Stato che porterà il Cavalier Pompetta in Bulgaria per una cazzo di statua di Garibaldi da inaugurare, i nostri eroi di Cajanello si trovano davanti il loro idolo politico e due bombastiche fanciulle montenenegrine, ben note nel giro caldo delle seratine di Palazzo Grazioli, che il Berluskazzi presenta - ma allora è un vizio! - come "le nipoti di Djukanovic", presidente appunto del Montenegro.
    fede mora b Per il fatale appuntamento Sara-banda Tommasi sale sull'aereo presidenziale si era conciata perbenino: un pazzesco paio di hot-pants filo-gluteo che mandano il testosterone del Premier di lotta e di letto fuori giri. Il duro volo fino a Sofia viene dunque allietato dalle "nipoti di Djukanovic" e dalla starlett laureata a Bocconi, con Sgarbi che rimbambisce tutti di chiacchiere.
    mubarak L'incontro deve essere stato così soddisfacente che il Cainano non intende mollare la curvacea ragazza "acqua e sciacquone" di Narni per recarsi a Tripoli. Ma Sara non ha il visto di ingresso in Libia. E "Littorio" comincia pure a prendere per il culo Silvio: "Non conti un cazzo! Non puoi poprtare sull'areo di Stato chi vuoi!..." Ovviamente, visti i buoni rapporti (d'affari) con Gheddafi, tutto viene risolto...
    FRANCO FRATTINI DAGOREPORT/2 - LA LETTERA DI MUBARAK, FRATTINI E LA MISSIONE DI PACE IN EGITTO
    La storiella di Ruby, "nipote del presidente egiziano Mubarak", sbuca fuori il 28 ottobre 2010 da un articolo di Colaprico e D'Avanzo su Repubblica, due giorni dopo lo scoop di Barbacetto sul "Fatto". Dopo di che, il diluvio di sbertucciamenti e titoloni su i giornali di mezzo mondo.
    Il messaggio, per niente sublimale, che "Mubarak ha una nipote marocchina che fa la mignotta" dilaga subito sulla scrivania del faraone del Cairo. Uno, due, tre giorni di martellamento mediatico e parte una lettera dai toni durissimi di Mubarak all'indirizzo del primo inquilino di Palazzo Chigi, portata brevi manu dall'ambasciatore dell'Egitto in Italia.
    il primo ministro bulgaro boiko borisov Da allora, vista la mala parata, Berlusconi riduce "Ruby, nipote di Mubarak", a una battuta scherzosa, da non prendere sul serio, pronunciata al telefono di Pietro Ostuni, capo di gabinetto del Questore Vincenzo Indolfi, per gioco, ovviamente.
    Intanto il premier corre ai ripari diplomatici per calmare l'incazzatissimo presidente egiziano inviando in missione di pace il "postino" della Farnesina, Frattaglie Frattini in Medio Oriente.
    il premier montenegrino Milo Djukanovic E' il 22 novembre 2010 quando l'Ansa lancia il seguente "take": "Comincia oggi in Israele una fitta missione mediorientale di quattro giorni del ministro degli Esteri, Franco Frattini, destinata a culminare con una tappa nella Striscia di Gaza e focalizzata in primo luogo sui temi del rilancio dei negoziati e sui dossier dei diritti umani.
    Frattini, dopo lo sbarco all'aeroporto di Tel Aviv, ha in agenda per il pomeriggio incontri a Gerusalemme con il premier israeliano, Benyamin Netanyahu.... A seguire e' programmata una sosta a Sderot, la cittadina a sud d'Israele bersaglio in passato di ripetuti lanci di missili dalla Striscia di Gaza che precedera' il trasferimento in Egitto per colloqui coi vertici del governo del Cairo e il presidente, Hosni Mubarak".
    Niccolo Ghedini Ma, a quanto pare, il viaggio di Frattini in Egitto non è avvenuto. E pare confermato il fatto che il Mubarak furioso che non abbia avuto nessuna voglia di ricevere il messaggero di Berlusconi. Dopodiché, scende il sipario sulla "nipote di Mubarak", da parte dei berluscones fino a quando - 25 gennaio scorso - non scoppiano i casini al Cairo. Il Faraone ottuagenario ovviamente non ha per la testa Ruby-Silvio e cazzi vari, con un paese che si sta sollevando contro. E subito riparte la storiella della marocchina d'Egitto.
    GHEDINI E LONGO L'8 febbraio 2011 leggiamo sulla Stampa (http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/articolo-22565/1.htm ) a firma di Paolo Colonnello: "Come venne in mente a Silvio Berlusconi di dire che Ruby Rubacuori era la «nipote di Mubarak»? Pare che nelle nuove carte depositate sabato in procura dalla difesa del Premier ci sia anche questa risposta: un interprete egiziano della Presidenza del Consiglio, preso a verbale dagli avvocati Ghedini e Longo, perché avrebbe tradotto un colloquio di Berlusconi con Hosni Mubarak nel quale si sarebbe parlato proprio di Karima el Mahroug, in arte Ruby.
    TOMMASI big ruby Ovviamente non si sa cosa possa ricordare di questo colloquio il presidente egiziano ma in questo periodo sarebbe assai arduo sentirlo come testimone avendo lo stesso ben altre preoccupazioni per la testa. Così mentre in Procura ancora non si è sciolto il nodo del rinvio a giudizio del Premier, dalla difesa, nell'eventualità di una separazione dei processi, arrivano nuove carte rubricate alla voce «indagini difensive»....
    A questo punto, il Cavalier Pompetta deve solo sperare sulla vittoria dei Fratelli Musulmani: se per caso Mubarak riesce a tirarsi fuori dai guai, son cazzi duri per il fantasioso inquilino di Palazzo Chigi...
    Non ho capito.............. guarda che dagoreport è di d'agostino..........non di Adinolfi. Il suo blog si chiama NOREPORTER. Attenzione, leggere bene. Si rischia di fare la figura dei pirla
    La Rivoluzione è una cosa seria, non è una congiura di palazzo e non è
    nemmeno un mutamento di ministeri o l'ascesa di un partito che soppianti un altro partito.

  7. #17
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    Predefinito Re: Quel che resta

    Lo so :-) era tanto per ricordare a chi è corto di memoria chi è berluscò...
    Bazooka!!!

  8. #18
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    Predefinito Re: Quel che resta

    Per dirla alla di pietro : che c'azzecca con l'articolo di Adinolfi ?
    La Rivoluzione è una cosa seria, non è una congiura di palazzo e non è
    nemmeno un mutamento di ministeri o l'ascesa di un partito che soppianti un altro partito.

  9. #19
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    Predefinito Re: Quel che resta

    Guallarò sempre a pensare alle puttane di Berluscò?
    Credere - Pregare - Obbedire - Vincere

    "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).

  10. #20
    SMF
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    Predefinito Re: Quel che resta

    Citazione Originariamente Scritto da Gallarò Visualizza Messaggio
    Da berluscò nuovo Che Guevara o nuovo Giulio Cesare
    Fonte?
    Credere - Pregare - Obbedire - Vincere

    "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo" (Ger 17, 5).

 

 
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