Gianluigi Piras, l’esponente del Pd che su facebook si augura che la Isinbayeva venga stuprata
16 agosto, 2013 | Permalink | Archiviato in: Cultura e Informazione
Gianluigi Piras è presidente del forum regionale Pd sui diritti, nonché coordinatore regionale sardo dell’Anci Giovani. E’ stato candidato sindaco a Jerzu, comune sardo situato nella provincia dell’Ogliastra. E’ uno dei pupilli di Pippo Civati, colui che assieme a Matteo Renzi ha maggiore velleità di rottamazione del Pd. Si potrebbe dire che Piras sia una delle frecce che l’arco del Pd è pronto a scagliare. Un giovane di belle speranze con un probabile futuro politico davanti.
Va da sé che ciò che scrive su facebook possa e debba essere monitorato. Così è stato per Dolores Valandro, semplice consigliere di zona di Padova in quota Lega Nord, addirittura condannata in primo grado per un post pubblicato sul social network.
Gianluigi Piras ha fatto la stessa cosa: si è augurato lo stupro di una donna. Uno stupro di massa. Ma non “per capire ciò che si prova”, come ha scritto la Valandro. Ma per pura punizione
A finire nel mirino del moderato e civile esponente del Pd Gianluigi Piras è dunque la campionessa russa di salto con l’alto Yelena Isinbayeva, rea di aver difeso in una conferenza stampa la legge russa che vieta l’ostentazione e la propaganda omosessuale.
In realtà Yelena Isinbayeva ha semplicemente chiesto rispetto per le leggi del suo Paese, dicendosi preoccupata dell’eccessiva ostentazione dell’omosessualità culminata in certe manifestazioni come il gay pride. La frase più “pesante” della campionessa di salto con l’asta è stata “Noi russi siamo persone normali. Gli uomini vanno con le donne e le donne con gli uomini”. Per il resto, nessun incitamento all’omofobia. Nessun augurio discutibile nei confronti degli omosessuali. Nessuna frase violenta contro i gay. E nessuna marcia indietro, perché Isimbayeva ha successivamente chiarito di essere “contraria ad ogni forma di discriminazione”, ma le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa non lasciavano certo intendere l’opposto, essendosi lei semplicemente rivelata “preoccupata per l’eccessiva ostentazione”.
Gianluigi Piras ha creduto di fare il verso a Yelena Isimbayeva augurandole di essere stuprata. Ha risposto ad un’opinione personale con una frase violenta, o meglio con un’apologia di reato. Dicendo che “poi magari il giorno seguente ci avrebbe ripensato”.
Non ci illudiamo che Piras venga cacciato dal Pd o che subisca lo stesso trattamento di Dolores Valandro. Speriamo soltanto che chi di dovere capisca che la questione morale e la superiorità culturale non sono materie che possano a buon diritto riguardare la sinistra
di Riccardo Ghezzi © 2013 Qelsi