Ecco la ragione per cui il successo (voi "camerati unitari") non l'avete.
Perdete tempo ad accanirvi su Bolzano, mentre non avete nemmeno il controllo elettorale delle vostre stesse città in cui vivete. Ma per cortesia.
Guarda che la ragione principale per cui non si prendono voti è perchè non esiste un partito che possa prenderli.
Quindi qua al nord molti si sono ridotti come me a votare, turandosi il naso, chiudendo gli occhi e le orecchie, Borghy alle europee.
Ciò non vuol dire che siamo camerati eretici, celtoliguri o puttanate simili.
Semplicemente si vota il meno peggio in attesa di qualcosa di meno peggio.
Un conto poi sono le europee, dove voti un candidato preciso, un altro sono le politiche.
E lì credo che i camerazzi che votano quel rincoglionito di Bossi non siano poi molti.
A Bolzano qualche camerata c'è.
Comunque l'Alto Adige è Tirolo, su questo non ci sono dubbi.
Il punto è che buona parte degli identitari tirolesi 'anti-italiani' sono in primis antifascisti che vogliono l'abbattimento del Monumento alla Vittoria, la lingua tedesca come unica lingua ufficiale e cose del genere.
Questo non è accettabile.
Se i germanofoni non cedono su queste cose non è possibile ipotizzare alcuna rinuncia né alcun passo indietro.
A quale destra si sta facendo riferimento?
Occorrerebbe specificare.
In ogni caso, quelle per l'Alto Adige erano veramente battaglie di retroguardia dato che il Movimento Sociale Italiano anzichè occuparsi del presente e di quello che stava sconvolgendo il mondo preferiva infarcire di retorica patriottarda i suoi giovani militanti, mettendosi a berciare su quanto erano belli i tempi in cui Garibaldi prendeva i Mille e andava giù in Sicilia o su com'era rivoluzionario Mazzini, condendo tutto questo con il mito della Vittoria mutilata del '18 e con la tipica frase che qualsiasi pseudo-fascistoide italiota (pseudo perchè l'alleanza italo-tedesca fu idea mussoliniana) ripete tutt'ora: "Viva il Duscie, viva il fassssismo, ma li tedeschi erano proprio degli stronzi, era mejo se c'alleavamo con gli amereggggani".
La battaglia per Trieste italiana fu sentita da tutti, anche dagli ambienti 'spiritualisti' che erano quelli che meno sopportavano la retorica risorgimentale.
Di odio per l'Italia non se n'è mai visto veramente.
Sincere posizioni nazional-europeiste c'erano in abbondanza.
Chi veramente giunse all'eccesso di appoggiare i germanofoni in Alto Adige fu Terza Posizione.
Se nella DR si giunse a certi eccessi, fu solo colpa di chi invece eccedeva con la retorica patriottarda e anti-tedesca, dopo che per 5 anni italiani e tedeschi avevano combattuto fianco a fianco una guerra mondiale e in un momento storico in cui un'Europa unita da un'idea imperiale e di gerarchia sarebbe stata quanto mai necessaria.
Inutile poi deridere il mito indoeuropeo o ariano che dir si voglia, perchè fu proprio il Duce ad insistere sempre e comunque nel dire che il Fascismo era un prodotto del genio ARIANO e - nello specifico - ariomediterraneo.
Ultima modifica di Giò; 20-08-09 alle 19:41
Guarda Giò che se ti riferisci al concetto di nazional-europeismo in termini coerenti, finisci per sposare la causa thiriartiana.
Non solo gli almirantiani, ma anche quadri molto importanti nazionalrivoluzionari si impegnavano attivamente nella causa italiana in Alto Adige.
Senza dubbio Mussolini parlava di un mito ariano ma lo riservava in particolare e prioritariamente ai popoli italici-italiani, senz'altro non li vedeva o voleva sottomessi a logiche germanizzanti, come farà larga parte della DR.
Quanto ai cinque anni di guerra combattuti assieme, il discorso è molto lungo, ma non possiamo dimenticare i contrasti molto forti che avemmo nell'Asse, al punto che De Felice parla giustamente di una mussolinista "guerra parallela".Non so di chi di fu la colpa, so solo che a parte i "patriottardi" tanto denigrati che arrivarono a un passo della conquista del Principato e alla distruzione della germanica ambasciata austriaca, il resto hanno fatto in buona parte chiacchere e teoria.