Era il 13 agosto quando Napolitano ha pubblicato la sua nota sulla sentenza Mediaset. Subito i sudditti di Berlusconi l'hanno applaudita: 'ineccepibile', 'saggia', 'confortante'. Nei giorni successivi devono averla letta meglio o forse qualcuno gliel'ha spiegata. E adesso dicono il contrario", scrive Fabio Chiusi su L'Espresso riportando le dichiarazioni euforiche del PDL lo scorso 13 agosto, e quelle deluse e preoccupate del 19 agosto.
DICHIARAZIONI 13 AGOSTO
«Ci riconosciamo nella nota del Presidente della Repubblica che dimostra come il problema da noi posto dell'agibilità politica di Berlusconi non sia un fatto personale di Silvio Berlusconi ma una questione schiettamente politica. E ci conforta che il presidente Napolitano l'abbia ben presente in tutti i suoi aspetti e nelle sue possibili conseguenze. E che sia alla sua attenzione con serietà e impegno» (Mariastella Gelmini, 13 agosto).
«La nota del Quirinale mostra come Napolitano abbia affrontato la questione in modo serio e formalmente corretto» (Anna Maria Bernini, 13 agosto).
«Quel che è certo, dopo la nota del Quirinale, è che il Presidente della Repubblica non si è fatto strumentalizzare dai sogni onirici del Pd di vedere la scomparsa politica per via giudiziaria del leader di centro destra, Silvio Berlusconi. Sulla eventuale richiesta di grazia rifletterà il presidente Berlusconi, visto che ne va della sua vita e della sua dignità, ma sembra di cogliere con evidenza che vi sia da parte del Quirinale una disponibilità di massima» (Michaela Biancofiore, 13 agosto).
DICHIARAZIONI 19 AGOSTO
«Oggi occorre che il presidente Napolitano si misuri ulteriormente con la gravità della situazione evitando che prevalgano gli estremismi di entrambi gli schieramenti» (Mariastella Gelmini, 19 agosto).
«Quella nota è irricevibile. C'è scritto tra le righe che Berlusconi deve accettare la sentenza, deve farsi da parte, dimettersi da senatore. Tutte cose che non mi aspettavo dall'arbitro del Paese Italia. Perché come ruolo, quello del presidente è quello di far rispettare le regole che sono scritte nella nostra Costituzione. Quindi per me è nota irricevibile, in politichese e una nota drammatica per la democrazia» (Daniela Santanchè, 19 agosto).
«Nel messaggio del Capo dello stato, che non commento, non ho trovato quello che avevamo chiesto. Non entro nel merito, le posizioni del Capo dello Stato si rispettano, ma ci aspettavamo di più» (Renato Schifani, 19 agosto).
«Il presidente Napolitano e il Pd ragionino su quali mosse fare per garantire l'agibilità politica del secondo azionista di maggioranza di questo governo. Se non ci si inventa assieme una soluzione, il governo viene messo a forte rischio» (Roberto Formigoni, 19 agosto).