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  1. #11
    Rossobruno cattivone
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    Predefinito Re: Il pluralismo nella DDR

    Citazione Originariamente Scritto da paterfamilias Visualizza Messaggio
    il fatto che due partiti si siano fusi non vuol dire nulla. La Repubblica nasce dalla fusione di due partiti e sotto gli auspici dell'Unione Sovietica. Non considerare la SED praticamente come un partito comunista (cioè quel partito che ha una funzione direttiva nei confronti della società) mi pare svilire la natura socialista della DDR.
    Natura socialista, partito comunista al potere con compito di dirigere la società verso un determinato obiettivo (non devo specificartelo, vero?), tutto ciò non può permettere un vero pluralismo, pericoloso perché potenzialmente deviante. Lo stesso aggettivo democratico che usi ha, e lo hai sottolineato proprio tu, un significato diverso rispetto alle democrazie rappresentative: il "potere del popolo" non è legato alle oligarchie legate al grande capitale, bensì alle oligarchie legate al partito comunista.
    A) E' un dato di fatto che all'interno della DDR esistevano quattro partiti di diverso orientamento anche se fedeli alle linee guida della Repubblica Democratica Tedesca

    B) SUPPONGO (anche se non è certo) che chi , tramite l'alibi della "critica" o del "diritto di parola", volesse attentare alla Repubblica sarebbe finito in galera. Ma questo, se ci pensi, accade anche sotto la democrazia borghese. Niente di nuovo.

    C) S'è visto a cosa ha condotto la "critica" verso il socialismo della DDR. Gli ex cittadini di quei territori, praticamente, rifiutano il capitalismo e la democrazia borghese perché non in grado di garantire buoni standard di vita e sicurezza e, ironia della sorte, rimpiangono la DDR

    D) La democrazia era legata al partito comunista nella misura in cui questo garantiva lavoro, casa e pane ai cittadini. Le recenti testimonianze, tra l'altro riportate negli articoli, lo dimostrano. Se una larga fetta degli ex cittadini della DDR vuole un "ritorno al passato", significa che la maggioranza del popolo è pro-DDR.
    Potere a chi lavora. No Nato. No Ue. No immigrazione di massa. No politically correct.

  2. #12
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    Predefinito Re: Il pluralismo nella DDR

    Che balle allucinanti, ho letto un libro "C'era una volta la DDR" di Anna Funder, ex membro della Stasi, la potente polizia politica che aveva una persona ogni sei abitanti. La DDR era uno Stato orwelliano per eccellenza, la più grande macchina totalitaristica perfettamente funzionante della storia. L'Inferno sulla terra. Non per niente centinaia di migliaia di persone fuggirono e cercarono di fuggire da quella latrina.
    Ultima modifica di Cattivo; 27-08-13 alle 00:54

  3. #13
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    Predefinito Re: Il pluralismo nella DDR

    Citazione Originariamente Scritto da tercerista Visualizza Messaggio
    A) E' un dato di fatto che all'interno della DDR esistevano quattro partiti di diverso orientamento anche se fedeli alle linee guida della Repubblica Democratica Tedesca

    B) SUPPONGO (anche se non è certo) che chi , tramite l'alibi della "critica" o del "diritto di parola", volesse attentare alla Repubblica sarebbe finito in galera. Ma questo, se ci pensi, accade anche sotto la democrazia borghese. Niente di nuovo.
    il problema sono le linee guida. Se le linee guida sono il "programma politico operaio della SED", la cosa va benissimo per un comunista, magari un po' meno per chi comunista non è.
    Ribadisco che vantarsi del pluralismo (di fatto inesistente) in un paese comunista è dannoso oltreché inutile per chi si definisce comunista: esiste il partito comunista che ha la verità (la storia va in una certa direzione), il partito comunista dirige la società (quindi non è come gli altri partiti), lo stato comunista viene usato dal partito comunista per dirigere la società (operai e contadini senza il controllo, tramite il partito, sullo stato comunista ed i suoi apparati repressivi possono essere tranquillamente messi sotto dai "borghesi").
    Un pluralismo vero, cioè l'unico possibile al di là della farsa, che possa attaccare il programma e l'azione politica del partito comunista è fortemente dannoso per i comunisti ed i loro piani.

    Citazione Originariamente Scritto da tercerista Visualizza Messaggio
    C) S'è visto a cosa ha condotto la "critica" verso il socialismo della DDR. Gli ex cittadini di quei territori, praticamente, rifiutano il capitalismo e la democrazia borghese perché non in grado di garantire buoni standard di vita e sicurezza e, ironia della sorte, rimpiangono la DDR

    D) La democrazia era legata al partito comunista nella misura in cui questo garantiva lavoro, casa e pane ai cittadini. Le recenti testimonianze, tra l'altro riportate negli articoli, lo dimostrano. Se una larga fetta degli ex cittadini della DDR vuole un "ritorno al passato", significa che la maggioranza del popolo è pro-DDR.
    il rimpianto è inutile. I cittadini della DDR potevano lottare per difendere ciò che avevano, non l'hanno fatto e hanno preferito correre in massa in quella gigantesca vetrina che era Berlino Ovest.
    Senza contare le migliaia di persone che hanno sempre cercato di andarsene sfidando il muro e i vopos, ma qui hai gioco facile parlando di "borghesi" e "agenti".
    C'è da dire che anche la DDR è, di fatto, crollata. Nessuno l'ha invasa né bombardata.
    Ultima modifica di paterfamilias; 27-08-13 alle 09:15

  4. #14
    Rossobruno cattivone
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    Predefinito Re: Il pluralismo nella DDR

    Citazione Originariamente Scritto da Cattivo Visualizza Messaggio
    Che balle allucinanti, ho letto un libro "C'era una volta la DDR" di Anna Funder, ex membro della Stasi, la potente polizia politica che aveva una persona ogni sei abitanti. La DDR era uno Stato orwelliano per eccellenza, la più grande macchina totalitaristica perfettamente funzionante della storia. L'Inferno sulla terra. Non per niente centinaia di migliaia di persone fuggirono e cercarono di fuggire da quella latrina.
    Sì certo, e infatti : Il 49% dei tedeschi è convinto che "la Ddr avesse più lati positivi che negativi. C’era qualche problema, ma si viveva bene". E l'8% afferma: "Si viveva più felici e decisamente meglio rispetto ad oggi nella Germania riunificata"
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  5. #15
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    Predefinito Re: Il pluralismo nella DDR

    Citazione Originariamente Scritto da paterfamilias Visualizza Messaggio
    il problema sono le linee guida. Se le linee guida sono il "programma politico operaio della SED", la cosa va benissimo per un comunista, magari un po' meno per chi comunista non è.
    Ribadisco che vantarsi del pluralismo (di fatto inesistente) in un paese comunista è dannoso oltreché inutile per chi si definisce comunista: esiste il partito comunista che ha la verità (la storia va in una certa direzione), il partito comunista dirige la società (quindi non è come gli altri partiti), lo stato comunista viene usato dal partito comunista per dirigere la società (operai e contadini senza il controllo, tramite il partito, sullo stato comunista ed i suoi apparati repressivi possono essere tranquillamente messi sotto dai "borghesi").
    Un pluralismo vero, cioè l'unico possibile al di là della farsa, che possa attaccare il programma e l'azione politica del partito comunista è fortemente dannoso per i comunisti ed i loro piani.



    il rimpianto è inutile. I cittadini della DDR potevano lottare per difendere ciò che avevano, non l'hanno fatto e hanno preferito correre in massa in quella gigantesca vetrina che era Berlino Ovest.
    Senza contare le migliaia di persone che hanno sempre cercato di andarsene sfidando il muro e i vopos, ma qui hai gioco facile parlando di "borghesi" e "agenti".
    C'è da dire che anche la DDR è, di fatto, crollata. Nessuno l'ha invasa né bombardata.
    Ripeto: il pluralismo esisteva ed era qualcosa di eccezionale in una realtà politica e storica sotto COSTANTE ATTACCO da parte delle forze occidentali e dei loro galoppini. Possiamo parlare di pluralismo inesistente forse nei casi della Corea Del Nord (anche se è tutto da vedere) e certamente nella Cambogia di Pol Pot. Ma non nella DDR o in altri paesi socialisti (a Cuba, per esempio, esistono tranquillamente partiti socialdemocratici e liberali). Ripeto: pluralismo non significa certo "anarchia" o "disfattismo". Quindi gli elementi peggiori venivano monitorati. Ma certamente si aveva la possibilità di esprimere idee diverse da quelle marxiste-leniniste. Se non lo capisci non so che farci.

    Sarà vero quello che scrivi tu. Ma oggi, conosciuto l'inumano e violento sistema demo-capitalista, gli ex abitanti della DDR vorrebbero rivivere sotto quel "regime". Pure i giovani la pensano così.
    Ultima modifica di LupoSciolto°; 27-08-13 alle 10:11
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  6. #16
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    Predefinito Re: Il pluralismo nella DDR

    Già il fatto che esistessero 4 PARTITI POLITICI DIVERSI TRA LORO denota che nella DDR il pluralismo c'era eccome.
    Se esistevano quattro partiti politici ma nessuno osava contrastare i progetti della SED non era molto differente dalle "democrazie borghesi".

  7. #17
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    Predefinito Re: Il pluralismo nella DDR

    Citazione Originariamente Scritto da tercerista Visualizza Messaggio
    Ripeto: il pluralismo esisteva ed era qualcosa di eccezionale in una realtà politica e storica sotto COSTANTE ATTACCO da parte delle forze occidentali e dei loro galoppini. Possiamo parlare di pluralismo inesistente forse nei casi della Corea Del Nord (anche se è tutto da vedere) e certamente nella Cambogia di Pol Pot. Ma non nella DDR o in altri paesi socialisti (a Cuba, per esempio, esistono tranquillamente partiti socialdemocratici e liberali). Ripeto: pluralismo non significa certo "anarchia" o "disfattismo". Quindi gli elementi peggiori venivano monitorati. Ma certamente si aveva la possibilità di esprimere idee diverse da quelle marxiste-leniniste. Se non lo capisci non so che farci.
    ed io ti ripeto che quello di cui parli non è pluralismo. E ancora: in un paese comunista il pluralismo non è necessario né benvoluto, perché non c'è niente da discutere: il partito comunista ha ragione per definizione. Se venisse meno questo, crollerebbe tutto (come è effettivamente successo).
    Su questo punto non rispondi e lo considero grave, perché facendo leva su di un presunto "pluralismo" è come se tu stessi leccando il culo a chi del pluralismo fa la sua bandiera. Forse lo consideri "legittimante", ma da una prospettiva che di comunista ha ben poco.

    Citazione Originariamente Scritto da tercerista Visualizza Messaggio
    Sarà vero quello che scrivi tu. Ma oggi, conosciuto l'inumano e violento sistema demo-capitalista, gli ex abitanti della DDR vorrebbero rivivere sotto quel "regime". Pure i giovani la pensano così.
    ma sai benissimo che il rimpianto non serve a nulla. Né si è tradotto (né si tradurrà mai) in forza di cambiamento politico.
    D'altro canto gli ormai invecchiati abitanti dell'ex DDR rimpiangono al massimo alcuni aspetti della vecchia repubblica comunista (la sicurezza sociale tanto per cominciare. Per chi si piegava al regime tanto per intenderci), si sono scordati della repressione e del pesante deficit di libertà.
    Ultima modifica di paterfamilias; 27-08-13 alle 11:40

  8. #18
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    Predefinito Re: Il pluralismo nella DDR

    Citazione Originariamente Scritto da paterfamilias Visualizza Messaggio
    ed io ti ripeto che quello di cui parli non è pluralismo. E ancora: in un paese comunista il pluralismo non è necessario né benvoluto, perché non c'è niente da discutere: il partito comunista ha ragione per definizione. Se venisse meno questo, crollerebbe tutto (come è effettivamente successo).
    Su questo punto non rispondi e lo considero grave, perché facendo leva su di un presunto "pluralismo" è come se tu stessi leccando il culo a chi del pluralismo fa la sua bandiera. Forse lo consideri "legittimante", ma da una prospettiva che di comunista ha ben poco.



    ma sai benissimo che il rimpianto non serve a nulla. Né si è tradotto (né si tradurrà mai) in forza di cambiamento politico.
    D'altro canto gli ormai invecchiati abitanti dell'ex DDR rimpiangono al massimo alcuni aspetti della vecchia repubblica comunista (la sicurezza sociale tanto per cominciare. Per chi si piegava al regime tanto per intenderci), si sono scordati della repressione e del pesante deficit di libertà.
    Balle! Il pluralismo è importante ANCHE per i comunisti, tanto è vero che nell'URSS esistevano diverse correnti all'interno del Partito Comunista. Quello CHE NON RIESCI PROPRIO A CAPIRE è che pluralismo differisce sia da anarchia che da disfattismo. Infatti non è possibile attentare alla costituzione o alle linee guida di un paese se questo sì dichiara socialista. Pronti al dialogo e alla pluralità SI'! Coglioni calabraghe NO! Il socialismo della DDR era questo. Prendere o lasciare.

    Ah, adesso rimpiangono solo alcuni aspetti della DDR. Insomma cerchi di girare la frittata a tuo piacimento per condannare, da perfetto anticomunista, l'esperienza tedesca in blocco. Niente di più falso. La gente VORREBBE UNA NUOVA DDR. MAGARI AGGIORNATA E SOTTO TALUNI ASPETTI LEGGERMENTE DIVERSA. MA PUR SEMPRE LA GLORIOSA DDR CHE GARANTIVA LAVORO, CASA E PANE.

    Comunque io ho chiuso con questo forum a causa dei provocatori infami e di bassa lega. Nella categoria, ovviamente, NON faccio rientrare te che, pur da posizioni diversissime, hai dialogato in maniera civile e rispettosa.

    Addio.
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  9. #19
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    Predefinito Re: Il pluralismo nella DDR

    Citazione Originariamente Scritto da tercerista Visualizza Messaggio
    Sì certo, e infatti : Il 49% dei tedeschi è convinto che "la Ddr avesse più lati positivi che negativi. C’era qualche problema, ma si viveva bene". E l'8% afferma: "Si viveva più felici e decisamente meglio rispetto ad oggi nella Germania riunificata"
    Questo lo dicevano i Tedeschi dell'Ovest che dal 1990 in poi dovettero trascinarsi dietro il baraccone dell'Est. Ci sono nostalgici della DDR ok, ma prova ad immaginare qualcuno che abbia sempre vissuto sotto un regime totalitario, prima nazista e poi comunista, che non abbia mai visto una democrazia rappresentativa parlamentare, quando questa giunge si sente spaesato, perché non esiste più una gerarchia dittatoriale che detta le regole e indirizza tutto quanto al suo scopo. Immagino che poi chi senta nostalgia per la DDR sia più per la sicurezza che per altro, c'erano più agenti della polizia segreta che cittadini comuni.
    Ultima modifica di Cattivo; 27-08-13 alle 12:13

  10. #20
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    Predefinito Re: Il pluralismo nella DDR

    Citazione Originariamente Scritto da tercerista Visualizza Messaggio
    Balle! Il pluralismo è importante ANCHE per i comunisti, tanto è vero che nell'URSS esistevano diverse correnti all'interno del Partito Comunista.
    quando ho parlato di pluralismo non ho mai inteso il pluralismo all'interno del partito comunista, bensì del pluralismo in un sistema politico che definisci pluripartitico (quindi con tutto ciò che sta al di fuori del partito comunista).

    Citazione Originariamente Scritto da tercerista Visualizza Messaggio
    Quello CHE NON RIESCI PROPRIO A CAPIRE è che pluralismo differisce sia da anarchia che da disfattismo. Infatti non è possibile attentare alla costituzione o alle linee guida di un paese se questo sì dichiara socialista. Pronti al dialogo e alla pluralità SI'! Coglioni calabraghe NO! Il socialismo della DDR era questo. Prendere o lasciare.
    l'ho capito benissimo. Quello non è socialismo. E' discutere delle tonalità di rosso della bandiera del partito.



    Citazione Originariamente Scritto da tercerista Visualizza Messaggio
    Ah, adesso rimpiangono solo alcuni aspetti della DDR. Insomma cerchi di girare la frittata a tuo piacimento per condannare, da perfetto anticomunista, l'esperienza tedesca in blocco. Niente di più falso. La gente VORREBBE UNA NUOVA DDR. MAGARI AGGIORNATA E SOTTO TALUNI ASPETTI LEGGERMENTE DIVERSA. MA PUR SEMPRE LA GLORIOSA DDR CHE GARANTIVA LAVORO, CASA E PANE.
    leggermente diversa in cosa? Se era il paradiso dei lavoratori non c'è alcun motivo di cambiare alcunché.

    Citazione Originariamente Scritto da tercerista Visualizza Messaggio
    Comunque io ho chiuso con questo forum a causa dei provocatori infami e di bassa lega. Nella categoria, ovviamente, NON faccio rientrare te che, pur da posizioni diversissime, hai dialogato in maniera civile e rispettosa.

    Addio.
    è un peccato. Ti chiedo di restare ma so già che a me non presterai ascolto. Buona fortuna altrove.
    Ultima modifica di paterfamilias; 27-08-13 alle 12:16

 

 
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