Vado a risponderti, non l'ho fatto per non intasare il tipic: non mi occorre imporre nulla e non pretendo di leggiferare in "casa d'altri" , basta decidere che qualunque prodotto per entrare in Europa deve essere stato costruito con parametri (ore di lavoro, diritti, paghe ecc...) assimilabili a quelle europee.
I vari Vietnam, Cina, India e compagnia cantante non avrebbero altra scelta per continuare ad attingere alla nostra ricchezza....
Ovviamente obtortocollo (per le multinazionali) ma con benessere per noi ed i loro cittadini.
"Cavalcare la tigre" dell'economia e piegarla alle esigenze nazionali , non il contrario, ma questo è impossibile in un sistema che mette per principio l'economia al centro e non l'Uomo.
Per il secondo paragrafo, io ledo la forza coercitiva del mercato non fornendogli manodopera a basso costo e senza diritti qui, è un fatto che aiuterebbe direttamente gli strati più bassi di lavoratori.
Non è questione di pelle, nè di simpatia, è una esigenza contingente.
Il controllo dei flussi è un dovere verso la Nazione e verso i migranti.
Dare al singolo che è utile sia accolto una vita dignitosa è un dovere, farsi vincere dal pietismo non è utile , non è utile ai mille che tu (società al tracollo) assorbi e che non hai altra scelta che lasciare a loro stessi, ai disagi o alla criminalità...
Per la parte relativa a Pasolini e alle radici culturali che non esistono, o all'italia che non esiste, semmai ti invito ad argomentare.
Per me è una eresia.