Ultima modifica di Ivan; 27-08-13 alle 13:26
la storia della toponomastica è solo una delle vergogne itagliote fatte in quella terra....
ottima notizia, comunque la vergogna italiana della toponomastica non riguarda solo il Sud Tirolo, ma anche il Friuli, redipuglia per esempio, senza contare l'obbligo a cambiare il cognome nelle zone dell'estremo nord est. Probabilmente se non fosse scoppiata la guerra sarebbero arrivati anche in Veneto, e molti Mason o Morgan sarebbero diventati Masoni e Morgani.
bah, Redipuglia è toponimo slavo (rade polje)
mal camuffato.
Il Silenzio per sua natura è perfetto , ogni discorso, per sua natura , è perfettibile .
Anche in Veneto gli italioti hanno fatto dei bei disastri con la toponomastica, stravolgendo i nomi originali di molte località, italianizzandole, con risultati pietosi.
Comunque evviva per il Sudtirol!
sklöpp & kanù
E' ormai arcinoto da millenni che nella toponomastica dei luoghi (specie quelli poco antropizzati) permane la storia delle popolazioni antiche che li battezzarono in origine.
Sono soltanto piccole tracce, ma importantissime, per definire chi siamo e dadove veniamo, quindi presumibilmente dove andiamo....
Il fatto di "ribattezzare" in tedesco quei luoghi che furono tradotti malamente in Italiano non risove il problema della "germanicità dei luoghi"...Spesso infatti quei toponimi tedeschizzanti furono a loro volta frutto di cattive traduzioni in tedesco medievale ed imperiale di nomi preesistenti tratti da parlate locali precedenti.
Dunque se si volesse tornare a valorizzare l'origine di ogni terra si dovrebbe risalire alla radice ed alla parlata locale che generò il toponimo primigenio...ciò vale per le circa 350 etnie e territori connessi delle cosiddette minoranze etnicolinguistiche d'Europa.
Voglio dire che il problema NON è soltanto sudtirolese, ma anche (per esempio) Francese, Spagnolo ecc.
In pratica un concetto è la toponomastica originale, un altro concetto è la fruibilità dei luoghi per visitatori o turisti (guida CAI).
Se le guide attuali portano talune indicazioni in lingue diverse dall'originale, è ovvio che occorre apporre cartelli che agevolino la percorribilità dei luoghi per coloro che li frequentano per turismo.
Dunque bene applicare cartelli toponomasticamente originali (cioè non solo in tedesco), ma male la scomparsa dei cartelli corrispondenti alle guide turistiche.....
Solo una popolazione di mentecatti può pensare di ribattezzare i luoghi senza prima aver riscritto le guide turistiche, pretendendo poi di vivere sul turismo che si nutre di tali guide!!!!
D'altra parte se non si trattasse di una popolazione di mentecatti, quei territori sarebbero già liberi ed indipendenti da secoli, mentre continuano a subìre la colonizzazione ora romana, ora russa, ora veneziana, ora francese, ora spagnola, ora italiana da secoli.
Praticamente si tratta di fratelli gemelli dei cosiddetti ed inesistenti Padani ormai grecizzati e mafiosizzati da gran tempo, capaci soltanto di tante chiacchiere e di pochi fatti.
ciao
vb
non credo abbiano intaccato quelli turistici con indicazioni in varie lingue, credo si tratti dei cartelli ufficiali, quelli giustamente li vogliono nella loro lingua, e poi se devo andare in una località non la trovo se non è scritta in italiano? Per quanto riguarda i padani mafiosizzati e grecizzati lasciamo un barlume di speranza, aspettiamo che incomincino a saltare le pensioni e gli stipendi prima di trarre conclusioni, non dimentichiamoci che dal dopoguerra a due anni fa c'è stato il più lungo e sostanzioso periodo di pace e benessere della storia europea abbiamo tutti la pancia piena da parecchio tempo, quando la gente aveva fame non aveva problemi a rivoltarsi, e i settentrionali quando lo hanno fatto nella storia lo hanno fatto con decisione, coraggio e metodo, su questo siamo d'accordo credo. Aspettiamo che se va vanti così...
concordo con la tua analisi circa la pancia piena....
quanto ai cartelli forse ho interpretato male la notizia.....ma ricordo che quando lavoravo da quelle parti non era difficile trovare rifiuti a capire...c'era chi voleva esprimersi in tedesco stretto pur capendo l'italiano...ho saputo difendermi parlando a mia volta in piemontese stretto (montagne del cuneese) o genovese ermetico....
se la "ribellione" è contro il colonialismo mafioso italo-roman-meridionale capisco perfettamente i loro concetti, che sono anche i miei, ma se tale protesta si allarga anche agli italofoni tutti, cioè anche a noi cisalpini, allora mi ribello anche io contro quei popoli che dovrebbero essere fratelli ed invece fanno la guerra ai loro vicini...
cambiare i cartelli in montagna costituisce pericolo per i meno preparati....e non è detto che i meno preparati siano soltanto terronici...
ciao