Adriano Scianca, "Ezra fa surf. Come e perché il pensiero di Pound salverà il mondo", Zero91, Milano 2013, € 15.00, pp. 320.
IN USCITA A META' SETTEMBRE
Cosa c'entra Ezra Pound con Charles Bukowski, Allen Ginsberg, Pier Paolo Pasolini? Che rapporti ebbe con il pensatore tradizionalista Julius Evola o con il sociologo e massmediologo Marshall McLuhan?
Cosa pensava Pound di Elvis Presley? E cosa pensa Patti Smith di Pound? Perché un giorno, a tavola con David Herbert Lawrence, Pound si mangiò un fiore?
Cosa pensava dei film di Ginger Roger e Fred Astaire? E di Topolino?
Cosa si dissero davvero il poeta e Benito Mussolini nel loro incontro, avvenuto nel 1933? E quella fu realmente l'unica occasione in cui i due si parlarono?
Qual era il rapporto fra Pound e le donne? E cosa pensava dei rapporti fra i sessi, dell'amore libero, dell'omosessualità?
Cosa hanno in comune le tesi poundiane con quelle dello studioso del Graal Otto Rahn?
In che senso Pound influenzò la moderna sociologia dei mass media? Perché Pound compare nei moderni manuali universitari delle facoltà per traduttori?
Cosa pensava il poeta di Mao, Stalin e Lenin? E di Pavolini, Mezzasoma, Rossoni?
Cosa lega Pound ai Velvet Underground e a Leonard Cohen? Ed era davvero un pacifista? In che senso e fino a che punto fu un antisemita?
Perché possiamo dire che Pound anticipò le tesi di economisti e sociologi come Richard Sennett, Cristopher Lasch, Jeremy Rifkin, Serge Latouche, Guy Aznar, Geminello Alvi? Che ha da dire Pound sul precariato? E su Goldman Sachs, debito pubblico, agenzie di rating?
E quali sono le vere posizioni della figlia Mary su fascismo, nazionalsocialismo, razzismo?
Se non conosci la risposta a tutte queste domande, “Ezra fa surf” è il libro che fa per te.
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