Mai sentito parlare della cattività babilonese del popolo ebraico? Dovresti conoscerla, è nella Bibbia.
Un ebreo prigioniero identifica la propria prigionia con l'archetipo stesso della prigionia per gli ebrei. Poteva scegliere tra Egitto e Babilonia.
Basta leggere S.Paolo o conoscere un po' di storia antica per sapere che all'epoca viaggiare nel mediterraneo, per chi volesse farlo, era cosa abbastanza agevole.La tradizione cattolica da Pietro a Roma nel 48 dc, peccato che per lui sarà al concilio di Gerusalemme nel 50 dc.
Un umile pescatore che viaggia, al tempo, dalla Palestina a roma, ritorna, e torna a Roma di nuovo?
Mercanti fenici, greci, illiri collegavano tutti i porti del "mare nostrum".
In più S.Pietro era anche pescatore, per cui per un marinaio era doppiamente più facile trovare un passaggio su una nave rispetto che ad un passeggero (eppure lo stesso S.Paolo che era fabbricante di tende problemi non ne aveva mai avuti).
Calcolando una velocità di circa 5 nodi per una nave dell'epoca raggiungere per esempio la moderna Ahsdod o Haifa avrebbe richiesto circa una decina di giorni partendo da un porto adriatico dell'Italia centrale (Ancona, ad esempio).
Da Ostia circa 15 giorni.
Mi pare una cosa perfettamente verosimile, dato che comunità cristiane sono già attestate contemporaneamente alla predicazione di S.Paolo.
O pensi che i Romani destinatari della famosa lettera si fossero convertiti per telepatia.
Beh quel "a chi li rimetterete" implica obbligatoriamente che il destinatario è un uomo.ma infatti, non leggo "di a un uomo i tuoi peccati".
Noi valdesi nel culto dedichiamo 5 minuti a riflettere, in silenzio, e pregare il signore dicendogli che cosa abbiamo fatto di sbagliato.
Questo è rimettere i peccati.
In greco la cosa è ancora più evidente.