La sirena canta in sardo ed esce dal fondo marino. Al modico prezzo di 70 mila euro.

Segnare la data sul calendario: oggi alle 21 il lungomare di Golfo Aranci ospiterà il Canto della sirena. Niente a che vedere con Ulisse, i Proci, la mitologia greca o la letteratura romantica. Molto più prosaicamente il sindaco più creativo della Gallura, Giuseppe Fasolino, ha deciso di lanciare l’ultima “creatura” promozionale in grande stile: oggi sarà inaugurata una statua di tre metri di altezza, con fattezze di sirena, posta sul fondo del mare di Golfo Aranci e che due volte al giorno riemergerà dai fondali “per allietare pescatori e turisti – così dice la locandina di presentazione – con un canto di buon augurio in lingua sarda”. Quanto è costato l’ultimo simbolo marino di Golfo Aranci? Il costo della statua è di 70 mila euro più l’ingranaggio meccanico che la dovrà sollevare dal fondale marino. Insomma, non proprio spiccioli.

La scultura del nuorese Pietro Longu e il museo del mare
Il sindaco di Golfo Aranci, il pidiellino Giuseppe Fasolino, ha deciso di dare lustro al centro turistico con una statua bronzea alta oltre 3 metri, dal peso di 700 chili, realizzata dallo scultore nuorese Pietro Longu, che emergerà dalle acque intonando una specie di canto sardo. E il motivetto “in limba” verrebbe svelato proprio in occasione dell’inaugurazione alla quale avrebbe dovuto partecipare il presidente della Regione. Cappellacci però ha preso a muoversi con più circospezione. E non ci sarà. D’altra parte il governatore in carica aveva già dato la sua disponibilità per la presentazione del Museo MuMart dello scorso 26 luglio a Golfo Aranci ma non si era presentato. Ormai lo annunciano dappertutto, un po’ come si faceva con quelle soubrette in declino degli anni ’60 all’inaugurazione delle prime discoteche in Sardegna.
Spese e polemiche per il MuMart: Viola attacca Fasolino
Cappellacci o meno resta la violenta polemica sullo sfondo del museo golfoarancino tra il sindaco Giuseppe Fasolino e il consigliere comunale del Pd, Andrea Viola. Fasolino difende la sua creatura: artisti, tutti di fama mondiale, posizioneranno le loro opere tra 4 e 7 metri di profondità sui bianchi fondali al largo della Terza Spiaggia. Il museo potrà essere visitato o bordo di un mini sottomarino oppure praticando immersioni o snorkeling. “Le statue vivranno in perfetta simbiosi con la fauna e la flora marina, ma per esaltare ancora di più la bellezza e l’equilibrio naturale del mondo sommerso l’amministrazione ha voluto realizzare un acquario naturale con pesci solitamente residenti nei fondali di Golfo Aranci. Ricciole, orate, razze e cernie – recita la presentazione del MuMart -.
Mentre Viola è ormai l’unico critico arruolato, pronto a vestire i panni di fustigatore dei pubblici costumi del centro che tra presunti appetiti arabi e paesaggi da sogno è sempre più entrato nell’enclave del turismo mediatico. Così Viola nel suo blog sul Fatto Quotidiano ha svelato i costi (spropositati) affrontati dall’amministrazione per il museo sottomarino. “Nel dicembre 2012, senza nessuna autorizzazione per il posizionamento delle statue sui fondali marini, l’amministrazione comunale acquistava direttamente e senza bando 13 statue da posizionare nei fondali antistanti il paese ad un importo totale, compreso di una statua da inserire in una rotatoria del paese, di euro 500.000,00 (cinquecentomila euro) – scrive Viola – e non è dato sapere chi abbia dato il valore economico alle statue”. Sempre secondo Viola, le spese complessive per il museo sottomarino, tra inaugurazioni e altro, ora ammonterebbero a quasi 700mila euro.
Fasolino replica: “La statua è costata 70 mila euro e porterà turisti e nuovi visitatori a Golfo Aranci”
Ma qui non si parla del museo sottomarino (o non solo). Si parla della sirena canterina che il sindaco Giuseppe Fasolino difende dagli attacchi dei critici più convinti. “La statua ha già richiamato grande interesse a livello internazionale – spiega il sindaco – si tratta di una sirena vestita in costume sardo che emerge dalle acque e rappresenta un’importante attrattiva per i turisti e non solo”. Il costo si aggira intorno ai 70 mila euro, più il costo dell’ingranaggio meccanico che permetterà alla sirena “sarda” di emergere dal fondale sottomarino. “Puntiamo a creare un nuovo sito di interesse per Golfo Aranci, con il richiamo turistico necessario – spiega Fasolino – per questo gli accenni polemici al Museo del mare o al lungomare sono fuori luogo e non c’entrano nulla con la statua della sirena”. Infine una chiosa importante: “Non capisco davvero le polemiche – conclude il sindaco – tanto Cappellacci non deve nemmeno venire”. Così la visita del governatore sembra trasformarsi in una repentina retromarcia.

Cappellacci prima annuncia la sua presenza poi dà forfait
La campagna elettorale è una bella cosa perché puoi accontentare (quasi) tutti. Ugo Cappellacci è frenetico, vola da Abu Dhabi a Berlino, gira in lungo e in largo, non si fa mancare nulla. Agli avvistamenti promozionali mancano ormai solo feste di compleanno e giro di aperitivi al bar. L’ultima visita annunciata però rischiava di raggiungere l’apice del kitsch e superare la barriera del suono canoro. Il condizionale diventa periodo ipotetico dell’irrealtà, però. Cappellacci ha inviato all’amministrazione comunale di Golfo Aranci la disdetta. Solo che l’impegno pare sia stato disdetto con troppa fretta. “Cappellacci ci ha comunicato che non potrà essere presente per altri impegni” spiega il sindaco di Golfo Aranci, Giuseppe Fasolino. Le malelingue dicono che dopo il viaggio ad Abu Dhabi con annessa polemica al fulmicotone su Facebook con il compagno di partito Mauro Pili, il Governatore sia più cauto nelle presenze pseudo istituzionali.

Giandomenico Mele

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