Premesso che Miles ha milleMila volte ragione , in realtà, più che fascista, Capitan Harlock è di chiara ispirazione wagneriana (c'è anche una versione dell'Oro del Reno con lui come portagonista) anarco-socialista, per dirla così. In questo senso potrebbe essere recuperato culturalmente a destra.
Io però trovo più soddisfazioni nella Corazzata Spaziale Yamato (dello stesso autore, Leiji Matsumoto), che è praticamente una rilettura correttiva della seconda guerra mondiale nascosta dal fatto che i buoni democratici sembrano essere i terrestri e l'equipaggio della Yamato.
Ma solo l'idea di riprendere la nave orgoglio della Marina Imperiale e farne simbolo del riscatto della terra che non si arrende di fronte ad un bombardamento annichilente (a differenza del Giappone del '45) e che con le sue forze riesce a sconfiggere i nemici esterni, beh, è una soddisfazione.
Se avessero fatto un cartone del genere in Italia avrebbero gambizzato il regista...
Tuttavia, sia in Capitan Harlock che in Yamato l'ideologia dei diritti umani e del pacifismo è altamente presente, e seppur tenuta sotto i livelli di guardia, non siamo certo di fronte ad opere "di area"...
Come operazione culturale però è meritoria, perché recupera e non demonizza. I giapponesi hanno potuto mantenere un rapporto con il loro passato molto più sano che il nostro (ed esattamente opposto a quello dei tedeschi...)
Per questo motivo, del resto, ho sempre odiato i cartoni americani e amato solo quelli giapponesi.
Altra storia, altra cultura, altro spirito. Purtroppo non siamo a Singapore o a Taiwan, ed il nostro mercato televisivo è dominato da network dipendenti dalle produzioni americane, i tempi felici della invasione dei primi anni '80 sono purtroppo lontani...