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    Si legge NUAR!!
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    Angry Confalonieri presidente Mediaset a colloquio con Napolitano! ci mancava solo questa!!

    E io che credevo di averle viste ormai tutte
    ma cosa ci fa il presidente di una azienda privata a colloquio col presidente della repubblica?
    qui ogni giorno si supera sempre di più il confine dell'assurdo
    e napolitano ha tempo da perdere con questo qui quando le urgenze del paese sono ben altre
    il tutto per tentare disperatamente di salvare il culetto a una sola persona condannata per frode fiscale
    BASTA CON RICATTI!
    diamo un taglio a tutto questo perché non se ne può davvero più

    in quale altro paese del mondo esiste una cosa del genere??

    Confalonieri, missione al Colle
    Si tenta l'ultima mediazione


    Colloquio riservato con l'ok del Cavaliere e di Marina

    ROMA - Nemmeno in guerra si interrompono le relazioni diplomatiche, e allora non è una fortuita coincidenza la nota del Quirinale con la quale Napolitano dice di confidare in Berlusconi per la tenuta del governo e il colloquio riservato concesso dal capo dello Stato a Confalonieri, presidente di Mediaset, membro del consiglio di amministrazione del «Giornale», ma soprattutto cuore braccio e mente del Cavaliere, l'amico di una vita, crocevia dei pensieri più intimi e delle iniziative più clamorose dell'ex premier.
    Nemmeno in guerra si interrompono le trattative, e a Confalonieri è stata affidata l'ultima, la più difficile, per volontà del padre e della figlia, che l'altra sera attendeva trepidante l'appuntamento, siccome tanto i Berlusconi quanto i berlusconiani ritengono che sia «tutto nelle mani di Napolitano». Così il patron del Biscione, che di sé dice sempre «non ci capisco di politica», si è incaricato di parlare di politica con i politici, ha fatto il giro romano delle sette chiese, ha consultato amici e avversari, prima e dopo la sua salita al Colle.
    Al Quirinale è giunto portandosi appresso il fardello di un destino a cui tiene e che è talmente grande da riverberarsi anche sui destini delle aziende, di un partito, del Paese. Perciò la delicatezza del momento lo ha indotto a muoversi con un sovrappiù di riservatezza, per rispetto verso Napolitano e verso Berlusconi, di cui conosce il genio e al tempo stesso la razionalità che in questa fase è però minata da un forte senso di sconforto.

    Grazia, servizi sociali, il tempo utile da guadagnare in giunta al Senato per evitare la tagliola della legge Severino con la decadenza e l'incandidabilità del Cavaliere: da un mese il catalogo è questo, e non è cambiato. Ma per districarsi in un ginepraio di norme, procedure parlamentari, interessi politici e ragioni di Stato «è necessario muoversi senza far casino». Non si contano più le volte che «Fedele» l'ha ripetuto in queste settimane a «Silvio», sostenendo che «facendo cadere il governo non si porta a casa nulla». Epperò comprende l'amico, «come si fa a non capirlo», quando lo sente inalberarsi e impugnare la durlindana: «Già, ma poi quali sarebbero i vantaggi?».

    Ciò che non tollera è l'insipienza tecnica e politica che ha condotto a questa situazione, gli azzeccagarbugli che frequentano i palazzi di giustizia e della politica. E ascolta con fastidio quelli del tanto peggio tanto meglio, quelli che «anche se nascesse un altro governo, sarebbe paralizzato perché noi controlliamo le commissioni con le presidenze». «Ma chi se ne frega delle commissioni, c'è di mezzo la vita di Berlusconi», ha urlato una volta durante una riunione, non avendo altro da difendere che «Silvio».

    Ecco l'impolitico che si fa politico, quello che durante la visita a Napolitano mantiene la freddezza necessaria nel colloquio, ma ha il cuore piccolo perché si rende conto che stavolta l'amico dovrà accettare un compromesso, se vorrà, a meno di preferire la via della rottura. Perché l'agibilità personale per Berlusconi può essere garantita con un atto di clemenza, non l'agibilità politica, almeno non come la vorrebbe il Cavaliere. In un caso come nell'altro va posta la parola fine alla commedia degli equivoci, perché la partita è alle mosse conclusive, le opzioni sono sul tavolo ed è il momento per il leader del Pdl di scegliere.

    Così Confalonieri - e con lui Gianni Letta - riportano a Berlusconi un messaggio che la nota ufficiosa del Quirinale conferma e che spazza via i sospetti, le preoccupazioni, le angosce della trappola coltivate dall'ex premier. Il segnale del Colle viene infatti accolto ad Arcore con sollievo, e il barometro che ancora l'altra sera segnava tempesta mentre Berlusconi discuteva a cena con la Santanchè, ieri sera faceva registrare un ritorno al sereno mentre Alfano veniva ricevuto nella villa del Cavaliere.

    E chissà se questo stato d'animo durerà e alla fine prevarrà, è certo che il leader del Pdl ha riposto per ora in un cassetto il videomessaggio incendiario preparato mercoledì con toni bellicosi verso il governo, e ha iniziato a parlare di sé sempre in terza persona ma in altro modo, calandosi negli antichi panni dell'imprenditore, svestito dal ruolo politico e riconquistato all'azienda e alla famiglia. Quanto ci sia del presidente di Mediaset in questo (ennesimo) cambiamento non lo si saprà mai, è certo che l'amico di una vita negli ultimi tempi gli ha sempre consigliato questa strada, «e lo dico nel tuo interesse Silvio, che non coincide con quello di quanti si approfittano di te». Tocca al Cavaliere l'ultima parola. Confalonieri esce di scena, anche se lui giura di non esserci mai entrato.
    Confalonieri, missione al Colle Si tenta l'ultima mediazione - Corriere.it
    Ultima modifica di Noir; 06-09-13 alle 12:57
    l'italiano ha un tale culto per la furbizia che arriva persino all'ammirazione di chi se ne serve a suo danno.

    jesus died for somebody's sins but not mine

  2. #2
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    Predefinito Re: Confalonieri presidente Mediaset a colloquio con Napolitano! ci mancava solo ques

    Citazione Originariamente Scritto da Noir Visualizza Messaggio
    E io che credevo di averle viste ormai tutte
    ma cosa ci fa il presidente di una azienda privata a colloquio col presidente della repubblica?
    qui ogni giorno si supera sempre di più il confine dell'assurdo
    e napolitano ha tempo da perdere con questo qui quando le urgenze del paese sono ben altre
    il tutto per tentare disperatamente di salvare il culetto a una sola persona condannata per frode fiscale
    BASTA CON RICATTI!
    diamo un taglio a tutto questo perché non se ne può davvero più

    in quale altro paese del mondo esiste una cosa del genere??

    Confalonieri, missione al Colle
    Si tenta l'ultima mediazione


    Colloquio riservato con l'ok del Cavaliere e di Marina

    ROMA - Nemmeno in guerra si interrompono le relazioni diplomatiche, e allora non è una fortuita coincidenza la nota del Quirinale con la quale Napolitano dice di confidare in Berlusconi per la tenuta del governo e il colloquio riservato concesso dal capo dello Stato a Confalonieri, presidente di Mediaset, membro del consiglio di amministrazione del «Giornale», ma soprattutto cuore braccio e mente del Cavaliere, l'amico di una vita, crocevia dei pensieri più intimi e delle iniziative più clamorose dell'ex premier.
    Nemmeno in guerra si interrompono le trattative, e a Confalonieri è stata affidata l'ultima, la più difficile, per volontà del padre e della figlia, che l'altra sera attendeva trepidante l'appuntamento, siccome tanto i Berlusconi quanto i berlusconiani ritengono che sia «tutto nelle mani di Napolitano». Così il patron del Biscione, che di sé dice sempre «non ci capisco di politica», si è incaricato di parlare di politica con i politici, ha fatto il giro romano delle sette chiese, ha consultato amici e avversari, prima e dopo la sua salita al Colle.
    Al Quirinale è giunto portandosi appresso il fardello di un destino a cui tiene e che è talmente grande da riverberarsi anche sui destini delle aziende, di un partito, del Paese. Perciò la delicatezza del momento lo ha indotto a muoversi con un sovrappiù di riservatezza, per rispetto verso Napolitano e verso Berlusconi, di cui conosce il genio e al tempo stesso la razionalità che in questa fase è però minata da un forte senso di sconforto.

    Grazia, servizi sociali, il tempo utile da guadagnare in giunta al Senato per evitare la tagliola della legge Severino con la decadenza e l'incandidabilità del Cavaliere: da un mese il catalogo è questo, e non è cambiato. Ma per districarsi in un ginepraio di norme, procedure parlamentari, interessi politici e ragioni di Stato «è necessario muoversi senza far casino». Non si contano più le volte che «Fedele» l'ha ripetuto in queste settimane a «Silvio», sostenendo che «facendo cadere il governo non si porta a casa nulla». Epperò comprende l'amico, «come si fa a non capirlo», quando lo sente inalberarsi e impugnare la durlindana: «Già, ma poi quali sarebbero i vantaggi?».

    Ciò che non tollera è l'insipienza tecnica e politica che ha condotto a questa situazione, gli azzeccagarbugli che frequentano i palazzi di giustizia e della politica. E ascolta con fastidio quelli del tanto peggio tanto meglio, quelli che «anche se nascesse un altro governo, sarebbe paralizzato perché noi controlliamo le commissioni con le presidenze». «Ma chi se ne frega delle commissioni, c'è di mezzo la vita di Berlusconi», ha urlato una volta durante una riunione, non avendo altro da difendere che «Silvio».

    Ecco l'impolitico che si fa politico, quello che durante la visita a Napolitano mantiene la freddezza necessaria nel colloquio, ma ha il cuore piccolo perché si rende conto che stavolta l'amico dovrà accettare un compromesso, se vorrà, a meno di preferire la via della rottura. Perché l'agibilità personale per Berlusconi può essere garantita con un atto di clemenza, non l'agibilità politica, almeno non come la vorrebbe il Cavaliere. In un caso come nell'altro va posta la parola fine alla commedia degli equivoci, perché la partita è alle mosse conclusive, le opzioni sono sul tavolo ed è il momento per il leader del Pdl di scegliere.

    Così Confalonieri - e con lui Gianni Letta - riportano a Berlusconi un messaggio che la nota ufficiosa del Quirinale conferma e che spazza via i sospetti, le preoccupazioni, le angosce della trappola coltivate dall'ex premier. Il segnale del Colle viene infatti accolto ad Arcore con sollievo, e il barometro che ancora l'altra sera segnava tempesta mentre Berlusconi discuteva a cena con la Santanchè, ieri sera faceva registrare un ritorno al sereno mentre Alfano veniva ricevuto nella villa del Cavaliere.

    E chissà se questo stato d'animo durerà e alla fine prevarrà, è certo che il leader del Pdl ha riposto per ora in un cassetto il videomessaggio incendiario preparato mercoledì con toni bellicosi verso il governo, e ha iniziato a parlare di sé sempre in terza persona ma in altro modo, calandosi negli antichi panni dell'imprenditore, svestito dal ruolo politico e riconquistato all'azienda e alla famiglia. Quanto ci sia del presidente di Mediaset in questo (ennesimo) cambiamento non lo si saprà mai, è certo che l'amico di una vita negli ultimi tempi gli ha sempre consigliato questa strada, «e lo dico nel tuo interesse Silvio, che non coincide con quello di quanti si approfittano di te». Tocca al Cavaliere l'ultima parola. Confalonieri esce di scena, anche se lui giura di non esserci mai entrato.
    Confalonieri, missione al Colle Si tenta l'ultima mediazione - Corriere.it
    O Noir ......ma se Giorgione è il primo a ripetere ogni giorno che bisogna trovare una soluzione per far stare in piedi la baracca ..........di cosa ti sorprendi .........

  3. #3
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    Predefinito Re: Confalonieri presidente Mediaset a colloquio con Napolitano! ci mancava solo ques

    Noir, ma tu pensi veramente che Napolitano sia meglio di Berlusconi o di Confalonieri? o di qualsiasi altro politico della casta? Illuso.



  4. #4
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    Predefinito Re: Confalonieri presidente Mediaset a colloquio con Napolitano! ci mancava solo ques

    Citazione Originariamente Scritto da Quayag Visualizza Messaggio
    Noir, ma tu pensi veramente che Napolitano sia meglio di Berlusconi o di Confalonieri? o di qualsiasi altro politico della casta? Illuso.

    sarebbe da imbecilli, pensarlo

  5. #5
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    Predefinito Re: Confalonieri presidente Mediaset a colloquio con Napolitano! ci mancava solo ques

    Citazione Originariamente Scritto da albertob Visualizza Messaggio
    O Noir ......ma se Giorgione è il primo a ripetere ogni giorno che bisogna trovare una soluzione per far stare in piedi la baracca ..........di cosa ti sorprendi .........
    Quirimediaset
    (Marco Travaglio).
    Da Il Fatto Quotidiano del 07/09/2013.

    La domanda è molto semplice e, nonostante la comicità della situazione generale, molto seria. Se è vera la notizia – pubblicata da alcuni quotidiani e non smentita per tutta la giornata di ieri – del “colloquio riservato” di Fedele Confalonieri con Giorgio Napolitano per impetrare la grazia o altri salvacondotti sfusi per l’amico Silvio, a che titolo il presidente della Repubblica ha ricevuto il presidente di Mediaset?
    Il 2 luglio scorso, quando Beppe Grillo, leader del M5S che aveva appena raccolto il 25% alle elezioni, chiese sul suo blog di incontrare il capo dello Stato, questi rispose piccato di non aver “ricevuto alcuna richiesta di incontro nei modi necessari per poterla prendere in considerazione”.
    Resta ora da capire se, quando e come il signor Confalonieri, privato cittadino sprovvisto di qualsivoglia carica o politica – anzi da vent’anni dichiarato dal Parlamento ineleggibile ai sensi della legge 361/1954 per assicurare l’eleggibilità abusiva a B. – abbia formulato una richiesta di incontro col Presidente, e nei modi necessari per essere presa in considerazione dal destinatario.
    Ma purtroppo non se ne sa nulla, come non è dato sapere a che titolo Gianni Letta, altro privato cittadino sprovvisto di qualunque carica elettiva o politica a parte la parentela diretta con il Premier Nipote, entri ed esca dal Quirinale, come riferiscono i giornali vicini a B. e N., anch’essi mai smentiti.

    In qualunque democrazia, anche la più scalcinata, quando un’alta carica dello Stato riceve Tizio o Caio, lo comunica ufficialmente ai cittadini, spiegandone il perché.
    In Italia invece la clandestinità del potere è diventata normale anche sul Colle più alto, come insegnano le trame per assecondare le pretese del signor Mancino, indagato per falsa testimonianza sulla trattativa Stato-mafia. E come dimostra l’incredibile nota diffusa l’altroieri, poco dopo l’incontro aumma aumma Napolitano-Confalonieri, non direttamente dal capo dello Stato, ma da non meglio precisati “ambienti del Quirinale” che nessuno ha mai capito in che cosa consistano, a chi rispondano, che valore abbiano, perché parlino. Un modo come un altro per dire e non dire, lanciare il sasso e ritrarre la mano, una via di mezzo fra ufficialità e ufficiosità (l’ufficialosità) per poi, a seconda delle convenienze, poter dire “io l’avevo detto” o “io non l’avevo detto”. Nella nota ufficialosa, si comunicava che il Presidente “non sta studiando o meditando il da farsi in casi di crisi” perché “conserva fiducia nelle ripetute dichiarazioni dell’on. Berlusconi sul sostegno al governo”. A parte l’involontaria assonanza con il “nutro fiducia” di Luigi Facta, ultimo premier democratico d’Italia prima del fascismo, nei giorni della marcia su Roma, quelle parole sanno di presa in giro degli italiani, visto che la visita di Confalonieri le smentisce platealmente: il Presidente sta studiando e meditando eccome, infatti prosegue la trattativa (ancora!) con gli emissari privati del noto ricattatore pregiudicato perché tenga in piedi il governo Letta.
    É la trattativa Stato-Mediaset.
    Non è la prima volta che Confalonieri scende a Roma e consulta politici di destra, centro e sinistra: lo fa ogni qualvolta l’amico Silvio, e dunque la ditta, è in difficoltà. Lo fece nel 2006 quando tentò di mandare l’amico D’Alema al Quirinale. Lo rifece nel novembre 2011 quando le azioni Mediaset precipitavano nel gorgo della tempesta finanziaria e si trattava di pilotare la ritirata di B. in cambio del suo salvataggio politico e aziendale col governo Monti e le mancate elezioni anticipate. E ora rieccolo – scrive il Corriere – “parlare di politica con i politici” in un “giro romano delle sette chiese” e “consultare amici e avversari, prima e dopo la sua salita al Colle”, convinto che “è necessario muoversi senza fare casino”. Per parlare di cosa? Dei nuovi palinsesti di Canale 5? Delle azioni Mediaset? Delle polizze Mediolanum? Della campagna acquisti del Milan?

    No, secondo il Corriere ha parlato di “garantire l’agibilità personale per Berlusconi con un gesto di clemenza”.
    Sarà un caso, ma appena il presidente di Mediaset è sceso dal Colle, i proclami guerreschi del Pdl si sono interrotti.
    È l’apoteosi del conflitto d’interessi che, dopo avere privatizzato governi, parlamenti, codici, leggi e Costituzione, s’impossessa dell’ultimo arbitro, cancellandone definitivamente la terzietà e l’imparzialità.
    Dopo Confalonieri e Letta, si attende con ansia il pellegrinaggio al Colle di Doris, Galliani, Marina e Pier Silvio, Allegri, Balotelli, Kaká e Gabibbo (ma perché non Dell’Utri?). Poi sul campanile del Quirinale, al posto del Tricolore, garrirà giuliva la bandiera del Biscione.

  6. #6
    Si legge NUAR!!
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    Predefinito Re: Confalonieri presidente Mediaset a colloquio con Napolitano! ci mancava solo ques

    Citazione Originariamente Scritto da albertob Visualizza Messaggio
    O Noir ......ma se Giorgione è il primo a ripetere ogni giorno che bisogna trovare una soluzione per far stare in piedi la baracca ..........di cosa ti sorprendi .........
    in realtà non mi sorprendo di nulla.
    però fortunatamente queste cose mi fanno ancora incazzare perché non riesco e non voglio assuefarmi. è inconcepibile che un presidente della repubblica perda tempo con gente del genere.

    buona serata e speriamo che lunedì sia un buon lunedì
    l'italiano ha un tale culto per la furbizia che arriva persino all'ammirazione di chi se ne serve a suo danno.

    jesus died for somebody's sins but not mine

  7. #7
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    Predefinito Re: Confalonieri presidente Mediaset a colloquio con Napolitano! ci mancava solo ques

    Citazione Originariamente Scritto da Quayag Visualizza Messaggio
    Noir, ma tu pensi veramente che Napolitano sia meglio di Berlusconi o di Confalonieri? o di qualsiasi altro politico della casta? Illuso.

    E grillo? Cosa ne pensi di grillo?

  8. #8
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    Predefinito Re: Confalonieri presidente Mediaset a colloquio con Napolitano! ci mancava solo ques

    la puzza pervade ogni cosa....
    su questo forum è meglio non rispondere ai fessi!
    se l'europa non cambia sistema conviene andarsene...altrimenti ci ridurrà come e peggio della grecia.

  9. #9
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    Predefinito Re: Confalonieri presidente Mediaset a colloquio con Napolitano! ci mancava solo ques

    Citazione Originariamente Scritto da Quayag Visualizza Messaggio
    Noir, ma tu pensi veramente che Napolitano sia meglio di Berlusconi o di Confalonieri? o di qualsiasi altro politico della casta? Illuso.
    Il gioco è semplice e si chiama "Salvo uno, salvi tutti".
    Veramente credete che il PD non sia nelle medesime condizioni del Nano?
    Oppure credete che Napolitano non lo sappia?

    Bersani ha pregato Gesù (pur senza crederci) ché il governo col M5S non si facesse, perché se fosse avvenuto sarebbero stati cavoli amari per tutta la casta.

  10. #10
    tra Baltico e Adige
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    Predefinito Re: Confalonieri presidente Mediaset a colloquio con Napolitano! ci mancava solo ques

    Citazione Originariamente Scritto da yure22 Visualizza Messaggio
    E grillo? Cosa ne pensi di grillo?
    Voto venetista e voglio la secessione del Veneto o della Padania, dei grillini non me ne frega niente ma trattare un grillino appena entrato in parlamento come un Casini o un Alfano o un Letta qualsiasi mi sembra sbagliato. Se alle prossime elezioni il Südtiroler Volkspartei si presenta anche in Veneto lo voto.



 

 
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